IL DIBATTITO SUL ccTLD.IT

Assemblea Naming Authority 09 Dicembre 2003
  • Contributo all' interpretazione [a cura di cctld.IT]
  • Msg in lista ita-pe [3 Nov 2003 Claudio Allocchio]
  • Bozza Verbale Assemblea [23 Dic 2003 Daniele Vannozzi]

Contributo all' interpretazione [a cura di cctld.IT]

Note di contesto istituzionale
  • Dopo le Assemblee di
    • Milano [1998: fondazione NA],
    • Bologna [1999: dove viena sancita una liberalizzazione indiscriminata della registrazioni di Nomi a dominio per le persone giuridiche],
    • Pisa [2000: dove Franco Denoth candida Stefano Trumpy alla Vicepresidenza NA],

    le successive sessioni fisiche della Naming Authority hanno evidenziato una progressiva tensione nei rapporti con la Registration Authority, con simmetrico incremento di conflittualita' interna.

  • E' pure abbondantemente riconosciuto che il maggiore esercizio di Regole e Procedure e' stata operato
    • dal Comitato Esecutivo 98-99 [Enzo Fogliani Direttore, Marco Negri, Valeria Rossi, Andrea Mazzucchi Pierfranco Bini Cristina Ruggieri, Maurizio Codogno , Gabriella Paolini, Edoardo Calia (UNINFO), Daniele Vannozzi (Registration Authority Italiana), Francesco Nonno (Autorita' Garante per Comunicazioni)]
    • e dal successivo 99-00 [Maurizio Codogno Direttore, Valeria Rossi, Pierfranco Bini, Andrea Monti, Marco Negri, Enzo Fogliani, Loris Marcovati, Andrea Mazzucchi, Edoardo Calia (UNINFO) Daniele Vannozzi (Registration Authority Italiana), Antonello Busetto (Min. Industria Commercio e Artigianato), Giuseppe Pierri (Min. delle Comunicazioni)]

    mentre i successivi CE hanno scontato una decadente condizione di stallo operativo, per accentramento del dibattito sulle proposte di riforma statutaria sollecitate dalla lista e dalla Registration Authority [... documentato in http://cctld.it/scenari/index.html ] : si segnalano qui pure alcune conseguenti disaffezioni e dimissioni dalla lista e dai CE, appunto per la pratica evasione dei compiti originari di Statuto.

  • Mentre incrementava la quota di esperti di Diritto Telematico in lista ita-pe e Comitato Esecutivo, e si avviava la esperienza [promossa da Enzo Fogliani] degli Enti Conduttori per la risoluzione delle dispute, si e' rilevata una crescente latitanza dei provveditori economici di servizi di registrazione - d' altro canto persisteva la cronica difficolta' di rappresentazione propria dei diritti utenti e degli Assegnatarii di Nome a Dominio e casella di Posta Elettronica.
    • I dibattiti sullo Spam sono stati progressivamente spostati su lista dedicata [spam@2talk.it, poi spam@isoc.it] owner Gian Carlo Ariosto];
    • Raimondo Bruschi ha promosso, col contributo di Tullio Andreatta e Francesco Orlando una lista consociativa MNTtoMNT [cc@2talk.it, poi MNTTOMNT@NIC.IT riconosciuta dal Registro ] che ha guadagnato adesioni significative e comprensive nel taglio sia dei piccoli che medi e grandi Maintainer;
    • alcuni membri ita-pe hanno reso la loro disponibilita' a lato diritti sul chapter italiano dell' Internet Society, e si cita fra questi Vittorio Bertola, esponente dell' at-large ICANN di spicco internazionale.
  • In questo articolato scenario una difficile continuita' in Naming Authority e' comunque stata salvaguardata dalla costanza, nei turni di Comitato Esecutivo, di una pattuglia di fondatori [Bini, Fogliani, Mazzucchi e, lato Registro, Daniele Vannozzi] e dalla reiterata fiducia alla Presidenza nella figura di Claudio Allocchio.
  • Delle recenti gestioni restano comunque a futuro credito:
    • una importante istruttoria di Alessia Ambrosini sulla LAR;
    • una discussione sul superamento della obsoleta discriminazione in Registrazione fra persone fisiche e giuridiche [con rivisitazione critica dei limiti della liberalizzazione del 1999];
    • alcuni thread sulla sospensione e sul rigetto di nomi semanticamente critici;
    • l' avvio del dibattito sull' implementazione degli IDN;
    • alcuni studi sulla espansione dei SLD [con particolare riferimento alla Scuola e Pubblica Amministrazione]

Note di contesto politico

  • La vincente resistenza alla proposta Passigli di controllo governativo sulla delegazione del country code Top Level Domain .IT con pregiudizio agli organi di Regole e Registro [al declinare della XIII Legislatura] e' stata seguita, a mutata maggioranza, da una logorante trattativa di 20 mesi, accentrata a lato politico sul Ministero delle Comunicazioni, sul progetto di una Fondazione mista [partecipano alla trattativa, in varie fasi: Claudio Allocchio, Franco Denoth, Gian Battista Frontera, Andrea Mazzucchi , Gian Luca Petrillo, Luca Sambucci, Stefano Trumpy, Daniele Vannozzi]
  • Questo disegno di cogestione si e' palesato critico
    • in radice per l' idea stessa di una Fondazione in cogestione [cogestione, si badi bene, non delle implicazioni sociali dell' Intenet ma dell' oggetto DNS];
    • per la richiesta di maggioranza governativa nel Consiglio di Amministrazione [respinta quasi unanimemente dalla Local Internet Community];

    ed e' stato in fine unilateralmente invalidato dal CODICE DELLE COMUNICAZIONI ELETTRONICHE laddove, al Capo II Art. 15 Par. 1. recita:

… Il Ministero controlla l'assegnazione di tutte le risorse nazionali di numerazione e la gestione del piano nazionale di numerazione, garantendo che a tutti i servizi di comunicazione elettronica accessibili al pubblico siano assegnati numeri e blocchi di numeri adeguati. Il Ministero, altresì, vigila sull'assegnazione dei nomi a dominio e indirizzamento.
  • Contestualmente il Ministero dell' Innovazione e il MIUR, con formali dichiarazioni di rappresentanti di qualificato livello, hanno assunto la tesi dell' autonomia sostanziale dell' Internet e dei suoi Istituti dal controllo politico.

Assemblea Naming Authority 09 Dicembre 2003

  • Si giunge quindi all' Assemblea sulla critica sovrapposizione di questi due contesti in una condizione divaricata per diagnosi, proposta, valutazioni di gestione, candidature alternative di leadership.
  • La contraddizione principale, ed originaria di ogni altra, e' costituita dunque dall' impatto fra l' urgenza di radicale riforma unanimemente riconosciuta in lista ita-pe [ma con approcci differenziati], e un datata considerazione di Registration Authority a nominare autonomamente un Policy Board per l' esercizio di Regole e Procedure [proposta in prima istanza - Wed, 19 Sep 2001 - da Bruno Piarulli al tempo leader dei provider/mnt nazionali]
  • Dal conseguente intreccio di contraddizioni deriva il rischio di una Assemblea implosiva, fortemente antagonista, a difficile risoluzione per la difficolta' di comporre interessi centrifughi.
  • "Gira" quindi nell' imminenza della riunione la preoccupazione, ma pure il pronostico, di una duplice, concreta e pubblica scissione [fra NA e RA da una parte; all' interno di NA dall' altra] con reciproche costituzioni ed invalidazioni.
  • Questo renderebbe un autolesionistico varco obbiettivo a risolutivi interventi a lato politico, in una delle due versioni consolidate [modello Passigli ovvero modello Fondazione sul DNS a maggioranza governativa nel vertice legalmente responsabile].
  • In questa condizione entra in campo, per iniziativa di Stefano Trumpy [cui le varie e disperse componenti della Local Internet Community, talora in difetto di reciproco dialogo, accreditano ruolo di interlocutore] un teorema di convergenza che processi una difficile ma unitaria composizione e transizione delle culture e ragioni della rete.

Msg in lista ita-pe [3 Nov 2003 Claudio Allocchio]

http://listserv.nic.it/cgi-bin/wa?A2=ind0311&L=ita-pe&O=A&P=1131

  • Date: Mon, 3 Nov 2003 17:47:20 +0100
  • Reply-To: Assembly of the Italian Naming Authority <ITA-PE@NA.NIC.IT>
  • Sender: Assembly of the Italian Naming Authority <ITA-PE@NA.NIC.IT>
  • From: Claudio Allocchio <Claudio.Allocchio@GARR.IT>
  • Subject: Inizio della Discussione per la preparazione dell'Assemblea
  • X-To: Naming Authority Italiana <ITA-PE@NA.nic.it>
  • X-cc: "Comitato Esecutivo N.A." <exec@NA.nic.it>

Buona sera a tutti,

mi scuso con tutti per il ritardo con cui vi passo alcune di queste informazioni, ma, oltre ad aver dovuto nuovamente verificarne alcune, ed ottenerne altre nuove, mi sembrava opportuno attendere la discussione interna al CE e le sue conclusioni ed il suo comunicato.

Breve riassunto degli eventi passati: -------------------------------------

Il Ministero delle Comunicazioni, all'inizio del 2002, ha preso l'iniziativa di convocare un "Tavolo dei Domini", a cui sono stati invitati a partecipare, a titolo indviduale, rappresentanti dela RA e della NA mentre per parte ministeriale ha partecipato esclusivamente il Ministero Comunicazioni, a parte una presenza iniziale del Ministero Innovazione e Tecnologia.

Dopo varie discussioni, alla fine del 2002, al Tavolo dei Domini, e' stata prodotta una bozza di "statuto" di una fondazione che, nelle intenzioni del Ministero delle Comunicazioni, doveva prendersi in carico (facendo da cappello istituzionale) sia l'attivita' di gestione del Registro dei domini "it", che quella della creazione delle regole di naming stesse. Le dichiarazioni delle varie parti politiche del Ministero Comunicazioni, e non solo, erano comunque tutte orientate a dire che comunque poi il registro sarebbe stato mantenuto in carico al gestore attuale, e che il previsto Comitato Tecnico per fare le regole avrebbe goduto di indipendenza operativa dal Consiglio di Amministrazione della fondazione, dove la maggioranza era previsto che fosse pero' ministeriale. La fondazione, sempre nelle intenzioni del Ministero Comunicazioni", era previsto che potesse progressivamente anche assumersi ulteriori compiti di supporto ed aiuto per lo sviluppo della comunita' Internet Italiana. Di queste intenzioni si sono avuti anche vari riscontri nelle dichiarazioni pubbliche del Ministro Gasparri stesso.

La bozza di statuto e' stata discussa e distribuita in vari ambienti, primo fra tutti la Naming Authority, raccogliendo commenti, e critiche anche forti su alcuni punti particolari. I commenti ricevuti sulla lista della NA sono stati passati al Ministero come primo ed informale feedback da parte della NA.

Da questi commenti ricevuti, era previsto che il Ministero Comunicazioni producesse una nuova versione della bozza, e che chiedesse successivamente commenti a tutte le entita' interessate, tra cui Naming Authority, CNR, GARR, Ministero dell'Universita' e Ricerca, Ministero dell'Innovazione Tecnologica, Associazioni dei Provider, ISOC, ... Questa seconda bozza non e' pero' mai stata creata, e di conseguenza non vi e' stata la richiesta di commenti da parte del Ministero.

Nonostante gli annunci di costituzione imminente della Fondazione Meucci da parte del Ministero Comunicazioni, i motivi di impedimento causati sia dalla situazione interna dei vertici del CNR e dai contatti tra i ministeri coinvolti a vario titolo, la questione e' stata rimandata ed apparentemente non e' piu' da considerarsi imminente la attenzione dei politici. Questo non vuol dire che il fuoco non covi sotto la cenere e che non sia pronto a riaccendersi.

I commenti ricevuti alla proposta di fondazione: ------------------------------------------------

Anche se il Ministero Comunicazioni non ha mai apparentemente interpellato gli interlocutori diversi da NA ed RA, i commenti emersi dalle discussioni interne alla NA ed alla RA sono pero' stati fatti pervenire comunque al Ministero, tramite i loro esponenti presenti al tavolo dei domini. Inoltre, anche GARR e CNR hanno contribuito in qualche modo con i loro commenti alla bozza resa pubblica.

In particolare per quel che riguarda il GARR, le reazioni all'ipotesi fondazione sono state piuttosto negative, sia per ragioni formali (ad esempio l'ipotesi che i fondatori potessero essere GARR e CNR e' sembrata impraticabile) che di sostanza: perche' creare una struttura cosi' complessa per la gestione dei nomi a dominio? perche' un Consiglio di Amministrazione cosi' fortemente ministeriale? Positiva e' stata invece ritenuta l'ipotesi di composizione del Comitato Tecnico, dando anche la disponibilita' a collaborare nell'evoluzione della gestione attuale del Registro, ad esempio verso una realta' autonoma, eventualmente anche sotto normativa privatistica, con partecipazione di tutti i soggetti interessati, compreso il Ministero Comunicazioni.

Il CNR, pur attraverso le sue vicende interne di evoluzione el vertice, ha anch'esso indicato la difficolta' a fare partire una fondazione come era proposta. Si e' pero' dichiarato disponibile allo studio di altre soluzioni, ed anche ad impegnarsi ad esternallizzare (con uno spin-off, o una azienda speciale o un consorzio) l'attivita' di Registro entro tempi tecnici necessari a questa realizzazione. Anche il CNR ha ritenuto "salvabile" la composizione suggerita del Comitato Tecnico.

Il MIUR, pur riconoscendo il compito di "vigilanza" sul Registro assegnato al Ministero Comunicazioni, ha esternato le proprie posizioni attraverso varie occasioni pubbliche, tramite le dichiarazioni dei suoi esponenti di rilievo. Oltre a sottolineare il ruolo importante (e storico) nella gestione della rete Internet in Italia avuto dalle proprie istituzioni, ha affermato che l'iniziativa di riforma deve partire "all'interno delle strutture esistenti", con il supporto ministeriale, ma non ingerenza degli stessi.

Anche dal Ministero dell'Innovazione Tecnologica i commenti sono arrivati sopratutto in forma di pubbliche dichiarazioni e presentazioni (si veda la presentazione di Vigevano ampiamente referenziata anche nella discussione sulla lista NA). In particolare e' stato indicato che il ruolo ministeriale deve essere appunto al massimo di "supporto e vigilanza", e l'iniziativa va lasciata alle strutture esistenti ed autoregolamentanti della rete. L'expertise esiste gia' nei gruppi della rete, e quindi non e' necessario aggiungere sovrastrutture, se non benedire in comitato di esperti, sul modello del proposto Comitato Tecnico.

I commenti dalla Naming Authority, che gia' conoscete dalla lista ITA-PE per cui mi scuso se il mio sommario ne dimentichera' qualcuno, possono venire riassunti come un deciso "no" all'esistenza di un CdA con maggioranza ministeriale, una serie di perplessita' forti sui rapporti di potere tra CdA e Comitato Tecnico, il suggerimento di rendere solo cooptabili i membri ministeriali nel Comitato Tecnico, e la richiesta di lascisare partire dalla LIC l'espressione dei membri del Comitato Tecnico stesso. Sono state inoltre fatte obiezioni specifiche e puntuali anche sulla modalita' di gestione di una simile fondazione, e sui criteri di nomina dei vari organi amministrativi. La discussione ha pero' salvato l'idea di un Comitato Tecnico, con funzione normativa ed legato al Registro in modo piu' formale di quanto non sia ora, sia dal punto di vista operativo (procedure, gestione dei costi, etc) che formale (formalizzazione anche come organo interno del Registro).

Societa' Internet (sezione Italiana di ISOC) si e' dichiarata disponibile a partecipare al progetto di riforma, ed ha richiesto ufficialmente ad NA di venire coinvolta nelle attivita' e nei pensamenti in corso. In particolare Societa' Internet si e' impegnata a collaborare per la creazione di una rappresentanza dell'utenza "significativa" nel Comitato Tecnico e nel futuro assetto del Registro.

Il (non)-seguito ai commenti: -----------------------------

Visto i commenti ricevuti, sia io che gli altri presenti non ministeriali al Tavolo dei Domini abbiamo suggerito in varie occasioni, private e pubbliche (si veda ad esempio il mio intervento al convegno di Udine dello scorso Maggio, e quello di Stefano Trumpy al convegno CNR dello stesso mese, http://www.isoc.it/tavolarotonda4/allocchio/ ed anche http://www.isoc.it/tavolarotonda4/trumpy-caneschi/ ) la necessita' di rivedere le ipotesi fatte a riguardo della fondazione, cercando alternative "piu' leggere e meno dall'alto". Anche le indicazioni di Vigevano (Innovazione Tecnologica) e Musumeci (MIUR) in convegni pubblici andavano infatti in questa direzione. Basti citare la frase di Vigevano "...c'e' bisogno di identificare i mezzi piu' appropriati attraverso i quali i governi possano esercitare la loro autorita'politica pubblica e per fare da guida dove e' richiesto. In particolare, crediamo che il ruolo dei governi dovrebbe concentrarsi in due aree: 1. Mostrare un chiaro supporto per la legittimazione di un organismo tecnico esperto e supportare la sua indipendenza 2. Continuare a fornire input..."

Questi pareri pero' sono sembrati rimanere nel vuoto, e non vi e' stata apparentemente reazione alcuna da parte del Ministero Comunicazioni. E" possibile che si sia capito che il modello di fondazione ipotizzato non era percorribile e si e' generata una situazione di stallo.

Infine va notato che e' stato anche ampiamente segnalato un "case study" delle soluzioni adottate negli altri paesi, dove comunque tutti gli interventi ed accordo sono di ordine di "vigilanza" e "supporto" ad iniziative partite e governata direttamente dall'evoluzione dei registri e dei loro policy board. ( http://www.isoc.it/tavolarotonda4/trumpy-caneschi.html )

Come procedere? ---------------

Vista la situazione di stallo della discussione con il Ministero Comunicazioni, a fine estate si e' inziato a pensare possibili soluzioni su come procedere. E' inoltre da sottolineare che anche il Registro si e' dichiarato molto disponibile nel collaborare a trovare una soluzione comune. Se infatti a primavera tutti (compresa la discussione sulla lista NA) sembravano in attesa di vedere arrivare questa fondazione come l'ineluttabile futuro, e ci si domandava se ci fossero alternative, vista la convergenza di commenti esterni al Ministero Comunicazioni, e la mancanza di proposte alternative, ora e' piu' chiaro che tocca alle altre parti in causa organizzarsi, e preparare una soluzione alternativa che raccolga la parte positiva delle proposte circolate e sui cui c'e' stata convergenza di opinioni. Una volta preparata una struttura diversa dalla attuale, ma che comunque sia compatibile con le discussioni avvenute, sara' piu' facile anche sbloccare l'interazione con il Ministero Comunicazioni, con il vantaggio di poter creare qualcosa di originato dalla comunita' di interessati.

Dalla discussione sono emersi dei punti che sono imporatanti. Cerco di riassumerli.

I punti di forza della NA sono essenzialmente il fatto di aver prodotto comunque delle regole di naming che hanno fatto funzionare il sistema delle registrazioni, anche in momenti controversi e problematici, e di aver costituito il modo con cui la LIC ha espresso i propri pareri, anche su argomenti che a volte non avevano a che fare strettamente con i nomi a dominio.

D'altra parte, vi sono anche dei punti "deboli" di NA; il suo stato di associazione non registrata induce dei problemi amministrativi e logistici, ed in alcuni casi anche un atteggiamento sfavorevole da parte degli interlocutori. Inoltre la sua composizione si e' progressivamente modificata, passando da un consesso che comunque rappresentava abbastanza bene la LIC, e di esperti di funzionamento del DNS, ad una rappresentativita' parziale della LIC, dove anche molti addetti ai lavori hanno preferito "lasciare il campo" e ritrovarsi in altri consessi. Inoltre vi sono stati vari momenti di rapporti difficili con il Registro, che hanno contribuito a creare un problema di unitarieta' delle opinioni all'interno dei membri NA.

La soluzione prospettata per rimettere in moto la situazione potrebbe pero' essere la seguente:

- le discussioni su sutti i fronti hanno come punto comune il consenso (almeno di massima) che se si vuole un comitato che fa le regole di naming rappresentativo delle parti interessate al problema, la sua composizione "dal basso" deve essere quella indicata come "Comitato Tecnico" della bozza di statuto di fondazione discussa al tavolo dei domini, ovverosia:

2 componenti eletti dai provider/maintainer con un contratto in essere per la registrazione di domini nel ccTLD "it"; 2 componenti delle associazioni di internet service provider/operatori di telecomunicazioni; 2 componenti eletti tra le associazioni riconosciute di utenti Internet; 2 componenti del gestore tecnico del Registro; 1 componente della Rete dell'Universita e della Ricerca Scientifica Italiana.

Lasciando poi ai vari ministeri la possibilita' di avere, su richiesta del comitato stesso, la cooptazione di altri membri, da loro designati, e comunque in numero inferiore a quelli di nomina dal basso.

- il Comitato Esecutivo della Naming Authority prevede un numero di posti molto simile, con un meccanismo di cooptazione degli esterni tale da essere adatto a fare rientrare in se la componente ministeriale.

- senza necessita' di modifiche statutarie della NA, ma con accordo implicito tra le parti, e' possibile eleggere un Comitato Esecutivo tale che la sua "rappresentativita'" rispecchi la composizione di cui sopra. Si tratta ovviamente di avere la capacita' di organizzarsi all'interno della NA in modo tale da proporre una lista di candidati fatta per constituencies, i dettagli ovviamente da definire da parte di un gruppo di persone che potrebbero costituire una commissione elettorale che a breve deve definire il meccanismo.

- e' necessario anche un un accordo (gentlemen agreement) con cui tutte le parti che si possono riconoscere in piu' gruppi non usino questo fatto per cercare di occupare piu' posti: ad esempio i candidati dei MNT dovrebbero NON essere anche associati alle associazioni di categoria (al momento qulle riconosciute de-facto sono AIIP ed Assoprvider, perlomeno come soluzione iniziale), cosi' come chi si riconosce come "rappresentante dell'utenza" (anche qui le opinioni diffuse danno come rappresentanti iniziali Societa' Internet ed NA stessa), non dovrebbe appartenere alle altre categorie, etc.

- allo stesso tempo, e' necessario che l'attuale gestore del registro, IIT/CNR, inizi a muoversi, compatibilmente con le burocrazie varie, per la "esternalizzazione" della attivita' di registro dei nomi, creando cosi' una "entita' esterna" (Azienda speciale, Consorzio, Associazione, la forma migliore e'da identificare... anche "fondazione" in caso) dove le componenti di cui sopra siano rappresentate.

- nei confronti del Ministero delle Comunicazioni, la NA (di concerto con la RA) si fa interprete di richiedere loro l'indicazione, come previsto nella bozza di Statuto della fondazione, delle componente ministeriale del Comitato Esecutivo, che verra' quindi, come da statuto NA, cooptata la suo interno. Allo stesso modo, per rispettare i numeri previsto dal nostro statuto per la composizione del CE, anche il rappresentante del GARR andrebbe cooptato, e non "eletto".

- per permettere un rapporto chiaro, ed anche una efficienza operativa ed il supporto economico alle spese, nella fase che precede la esternalizzazione, lo IIT/CNR si deve impegnare ad "assumere al proprio interno" (nella forma amministrativamente possibile, ad esempio come "consiglio scientifico") il Comitato Esecutivo cosi' composto. I punti del MoU tra NA e Registro vanno utilizzati come base di partenza per la stesura di un nuovo documento che regola comunque i rapporti tra questo comtitato ed il Registro.

I vantaggi di una soluzione come questa ---------------------------------------

Non e' necessario a breve modificare lo statuto della NA per renderla praticabile;

I rapporti tra Comitato Esecutivo (che a questo punto avrebbe anche il doppio nome di policy board del registro o consiglio scientifico dello IIT/CNR) ed il registro sarebbero all'interno di uno scnario definito e regolato, dando certezza agli operatori del settore;

E' la base di partenza per creare la struttura "ad hoc" che si occupa della gestione dei nomi a dominio, controllata ed originata dalla comunita', ma in accordo che le indicazioni giunte dalle discussioni ministeriali;

Permette alla NA stessa di svolgere la funzione di contenitore dove la LIC si esprime sui problemi dei nomi a dominio, eleggendo, per constituencies, il policy board del registo; facilita la discussione con gli altri attori della LIC, per ridefinire meglio i ruoli di tutti, questo in particolare verso le discussioni sulla rappresentantivita' dell'utenza della rete, nei rappori con Societa' Internet, etc. In base al risultato della discussione, si puo' poi piu' facilmente deifinire quale possa essere l'evoluzione della NA, sia come modifiche al proprio statuto, sia come fuoco del suo ruolo, nel rapporto con gli altri.

Spero di aver riassunto in modo corretto quanto e' stato discusso, e vi chiedo di iniziare attivamente la discussione sull'ipotesi di cui sopra, in modo da poter arrivare all'assemblea in modo costruttivo e preparato. Come appunto sugerito dal CE stesso, l'assemblea sara' entro e non oltre la prima decade di Dicembre 2003.

Per completezza e facilita' d'informazione, vi riporto anche i testi di:

Alessandro Musumeci - Direttore Generale Servizio Automazione ed Informatica ed Innovazione tecnologica del Ministero Istruzione, Università e Ricerca Roma, tavola rotonda CNR, 22 maggio 2003:

"Occorre una forte attenzione sull'aspetto internet per i minori; in quest'ambito sicuramente bisogna fare delle azioni forti, occorre in qualche modo salvaguardare coloro che sempre più spesso, da casa o da scuola, accedono ad internet. Al tempo stesso non è pensabile utilizzare solamente dei metodi, delle regole; occorre mettere delle protezioni, dei software. Occorre anche salvaguardare i domini: per esempio non è pensabile che possa accadere un'appropriazione selvaggia dei nomi di dominio senza una regolamentazione ben precisa; in quest'ambito esiste senz'altro un buco legislativo che va colmato al più presto."

Paolo Vigevano - Consigliere del Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie e Capo della Segreteria Tecnica, Roma, tavola rotonda CNR, 22 maggio 2003:

"Il messaggio che intendo portare da parte del ministro Stanca in merito alla evoluzione della RA e della NA che gestiscono la registrazione dei nomi a dominio sotto il ".it", è che, innanzitutto, va garantita la tutela delle ragioni fondanti del DNA di internet, del mondo della rete, che costituiscono il patrimonio che dobbiamo valorizzare e non cercare di vincolare il mercato con norme che potranno arrivare solo quando si consolideranno le tecnologie. La norma è efficace quando il fenomeno è descrivibile, è noto; quindi occorre tempo. è un processo che va seguito passo-passo, con capacità e grande responsabilità e con la pazienza di contemplare i diversi diritti e i diversi pesi, amministrando in questo modo un fenomeno che non può essere sottoposto ad una normativa di tipo tradizionale."

Sempre Paolo Vigevano, Parigi 3 Luglio 2003, stalcio delle "conclusioni":

"In Italia, c'è un dibattito in corso sui problemi della "governance" di Internet e sul futuro del registro italiano in particolare; il governo deve agire per preservare le competenze di alto livello accumulate finora, dando legittimazione al registro e favorendo una crescita nel settore privato, riservando a se stesso di intervenire solo nei casi improbabili di gravi malfunzionamenti."

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in attesa dei vostri commenti costruttivi, vi ringrazio ancora una volta per la pazienza. A presto

Claudio Allocchio

Bozza Verbale Assemblea [23 Dic 2003 Daniele Vannozzi]

http://listserv.nic.it/cgi-bin/wa?A1=ind0312&L=ita-pe&O=T&H=0&D=0&T=1#76

  • Date: Tue, 23 Dec 2003 11:49:03 +0100
  • Reply-To: Assembly of the Italian Naming Authority <ITA-PE@NA.NIC.IT>
  • Sender: Assembly of the Italian Naming Authority <ITA-PE@NA.NIC.IT>
  • From: Daniele Vannozzi <Daniele.Vannozzi@IIT.CNR.IT>
  • Organization: Italian Registration Authority - IIT-CNR - Pisa
  • Subject: Prima bozza verbale assemblea NA del 9 dicembre

Vi invio la prima bozza del verbale dell'assemblea della NA che si e' tenuta a Pisa lo scorso 9 dicembre. Per comodita' vi allego sia la versione testo che la versione "Word". Con l'occasione auguro a tutti un buon natale ed un felice anno nuovo.

Daniele

------------------------------- versione testo -------------------------

Naming Authority Italiana

Verbale dell'Assemblea Annuale

Pisa, 9 dicembre 2003 Area della Ricerca del CNR di Pisa

- bozza -

L'elenco Partecipanti è riportato nell'Appendice 1

Ordine del Giorno

  • 1) Amministrazione e Logistica - Segreteria - Minute - Revisione Agenda.
  • 2) Disamina verbale riunione precedente (già approvato via e- mail).
  • 3) Revisione action items riunione precedente.
  • 4) Relazione del Presidente sulle richieste di iscrizione/cancellazione pervenute entro il 5 dicembre 2003 e delibere relative.
  • 5) Elezione di Presidente e Vicepresidente.
  • 6) Discussione e voto sulle mozioni presentate in lista ita-pe: a) mozione di autoriforma proposta da Mario Chiari; b) mozione di nullità del MoU proposta da Mario Chiari; c) mozione relativa alla proposta di non eleggere il CE ed alla proposta Monti
  • 7) Elezione di CE o PB a seconda di quanto deliberato sulle mozioni di cui al punto precedente.
  • 8) Discussione sullo stato della NA, sulle possibili riforme interne e sulle prospettive future; adozione di tutte le delibere conseguenziali.
  • 9) Varie ed eventuali

1)Amministrazione e Logistica - Segreteria - Minute - Revisione Agenda

La riunione ha inizio alle ore 11:15. Claudio Allocchio ringrazia l’Area della Ricerca del CNR di Pisa e lo IIT per l’ospitalità e lo IIT-RA per aver posticipato la riunione annuale dei contributori. Verificato il numero dei presenti, e constatata la presenza del numero legale per la validità dell'assemblea, da inizio alla stessa.

Le funzioni di segretario sono svolte da Daniele Vannozzi che tiene anche le minute della riunione.

Claudio Allocchio, ricordando che l'assemblea è sovrana e come tale può decidere sul suo svolgimento, propone anche sulla base delle discussioni avvenute sulla lista ita-pe in precedenza, una modifica dell'odg ed in particolare l’inversione del punto 5 (“Elezione del Presidente e del Vice Presidente della NA”) con il punto 6 (“Discussione e voto sulle mozioni presentate in lista ita-pe”), l'assemblea approva la modifica dell'odg dopo una breve discussione.

Claudio Allocchio ricorda a tutti i partecipanti che gli archivi della lista sono pubblici ed accessibili a chiunque lo desideri presso la seguente URL:

http://www.nic.it/RA/servizi/listserv/index.html

mentre l'iscrizione alla lista è regolata da quanto previsto dallo statuto della Naming Authority Italiana, all'articolo 5.

2)Disamina verbale riunione precedente (già approvato via e-mail).

Approvato definitivamente senza ulteriori modifiche e archiviato sul server della Naming Authority Italiana alla url:

http://www.nic.it/NA/verbali/na-020520.txt

3)Revisione action items riunione precedente.

Nessuna azione pendente dalla scorsa riunione

4) [qui omesso]

Al termine della discussione la situazione degli iscritti alla lista risulta:

Iscritti prima dell'assemblea 350 Nuovi iscritti 15 Cancellazioni 15

Totale iscritti 350

5)Discussione e voto sulle mozioni presentate in lista ita-pe:

Claudio Allocchio illustra la sua proposta partendo dai fatti salienti degli ultimi mesi della lista ita-pe evidenziando anche i passi e le modifiche apportate negli ultimi mesi alle regole e procedure di naming del ccTLD “it”. Ritiene inoltre importante tener conto, per il processo di ridefinizione degli scopi e dei compiti della NA, anche delle discussioni avvenute al “tavolo dei domini” ed in particolare dei punti dove si era raggiunta una convergenza. Claudio Allocchio illustra brevemente la proposta di Mario Chiari, volta a non alterare il meccanismo attuale di funzionamento del ccTLD “it” (NA e RA) e conseguentemente di considerare nullo il MoU sottoscritto tra RA e NA, invitandolo ad illustrare direttamente le sue due mozioni all’assemblea. Claudio Allocchio invita altresì Andrea Monti ad illustrare la sua mozione.

a) mozione di autoriforma proposta da Mario Chiari;

Mario Chiari illustra brevemente la sua mozione inviata nei giorni scorsi sulla lista ita-pe. Il testo completo della mozione è il seguente:

L'Assemblea della Naming Authorithy, riunitasi in Pisa, il 9 Dicembre 2003, considerate le proprie funzioni regolamentari nella formulazione delle regole per la registrazione dei nomi a dominio nello spazio italiano, secondo protocolli sia IPS sia OSI;

Considerata la propria storia e le fonti della propria legittimità ad agire come documentate alla pagina http://www.nic.it/NA/nastory.html;

Riconoscendo di agire, pur nell'evoluzione delle proprie modalità organizzative e nella difesa della propria autonomia, ad-interim, ancora in attesa delle decisioni dell'allora Commissione TLC del Ministero PPTT, ovvero di chi ne ha assunto le responsabilità nell'evoluzione dell'ordinamento giuridico italiano ed europeo;

Considerato che la comunità di sviluppatori, operatori, e utenti Internet italiana si è ampiamente allargata, e in particolare strutturata in una varietà di associazioni di varia tipologia;

Valutando urgente indicare criteri secondo cui più la ampia e strutturata comunità Internet italiana possa partecipare alle proprie attività;

Considerata la propria missione di formulare regole di registrazione che siano tecnicamente sensate, compatibili ovvero in accordo con gli standard internazionalmente condivisi, atte ad agevolare il più possibile sia l'accesso alla comunicazione in rete senza discriminazioni, in modo stabile, veloce, equo e libero sia il rispetto e la tutela dei diritti e degli interessi legittimi legalmente riconosciuti e tutelati tanto degli operatori e degli utenti quanto di terzi;

Valutando ancora valido e meritevole di rispetto il principio secondo cui le attività di registrazione, ovvero di Registration Authority, e quelle di regolamentazione, ovvero di Naming Authority, siano da affidare ad entità distinte e reciprocamente autonome;

DELIBERA

1. che gli articoli del proprio Statuto concernenti l'elezione, la costituzione, i compiti, e le responsabilità del Comitato Esecutivo, ovvero in particolare gli articoli [DA SCRIVERE], sono abrogati;

2. che a tutti gli effetti i membri della NA eletti al Comitato Esecutivo nella passata riunione plenaria dell'Assemblea sono considerati decaduti dalle loro funzioni e non sono autorizzati a nessun titolo ad esprimere pareri, prendere decisioni o partecipare a qualsiasi attività in nome e per conto della NA;

3. che i rimanenti articoli dello Statuto sono modificati come indicato nell'allegato A [DA SCRIVERE] di questa delibera al fine di permettere alla NA di svolgere le sue funzioni senza soluzioni di continuità, limitatamente a situazioni di urgenza, nei prossimi mesi fino alla prossima riunione plenaria dell'Assemblea plenaria;

4. che è costituita una Commissione per l'elaborazione di una proposta di modifica dello Statuto della NA, composta dal Presidente e da <N2>, <N3>, <N4>, <N5> i cui compiti, da svolgere entro e non oltre il 1 Maggio 2004, sono qui indicati essere:

4.1. precisare, rispetto agli standard internazionali di riferimento, gli ambiti di competenza propri della NA, ovvero proporre un aggiornamento dei documenti rilevanti presenti al sito della NA (http://www.nic.it/NA) in un linguaggio tale da poter essere integrato nel testo dello Statuto;

4.2. formulare distinti criteri, di tipo generale e astratto, in un linguaggio tale da poter essere integrato nel testo dello Statuto, e tali che la loro soddisfazione possa plausibilmente, e senza poter dare adito a discriminazioni o valutazioni inique, essere considerata, ai soli fini dei compiti della NA e delle competenze nello spazio italano, condizione necessaria e sufficiente per essere qualificati come:

4.2.1. utente;

4.2.2. entità rappresentativa degli utenti;

4.2.3. operatore;

4.2.4 entità rappresentativa degli operatori;

4.2.5 entità dedita, primariamente in ambito italiano, alla elaborazione e/o allo sviluppo e/o alla promozione e/o alla diffusione e/o alla adozione e/o alla divulgazione, di standard internazionalmente condivisi per la comunicazione in rete;

4.2.6. entità, pubblica o privata, con rilevanti responsabilità nel quotidiano funzionamento delle infrastrutture di rete in Italia;

4.3. formulare una proposta articolata di integrazione dello Statuto che fissi la composizione, la durata, i compiti e le responsabilità, le modalità di nomina e di revoca dei menmbri, le modalità e le procedure di funzionamento, convocazione, pubblicità e verbalizzazione, e qualsiasi altro aspetto verrà ritenuto necessario precisare statuariamente, di un nuovo organo della NA, secondo le seguenti direttive:

4.3.1 il nuovo organo sarà denominato Comitato Regole;

4.3.2 i compiti e le responsabilità del nuovo organo saranno limitati alla formulazione delle regole di registrazione, come precisate dalla stessa Commissione secondo le indicazioni del precedente punto 4.1;

4.3.3. il nuovo organo sarà composto da 12 membri e le modalità di nomina e revoca saranno tali che, secondo i criteri e le definizioni che la stessa Commissione formulerà secondo le indicazioni del precedente punto 4.2,

4.3.3.1. sarà prevista una equa e chiara procedura di accreditamento delle entità che ritengono di soddisfare i criteri per i casi dei precedenti punti 4.2.2., 4.2.4., 4.2.5, 4.2.6; e

4.3.3.2. tre posti saranno riservati agli utenti, tre posti saranno riservati agli operatori, tre membri saranno indicati, secondo criteri di competenza scientifica, dalle entità di cui al precedente punto 4.2.5, tre membri saranno indicati, anche a rotazione, dalle entità di cui al precedente punto 4.2.6;

4.4. richiedere alle autorità pubbliche competenti, o almeno non ovviamente incompetenti, e rendere noto alla lista NA nelle modalità concordate con l'interlocutore, uno o più pareri sulla possibile migliore configurabilità istituzionale e giuridica, all'interno del nostro attuale ordinamento, delle attività di formulazione e stipulazione delle regole di registrazione di nomi a dominio nello spazio italiano;

5. che nel periodo dal 1 Maggio 2004 al 1 Giugno 2004 il presidente si adopererà per la più ampia discussione delle proposte della Commissione Ristretta e che la prossima riunione plenaria dell'Assemblea è convocata per il primo Lunedì non festivo di Giugno, alle ore 9.00 in prima convocazione, presso la sede che il Presidente comunicherà non oltre il 15 Maggio 2004.

Allegato A: DA SCRIVERE: Deve contenere le modifiche rese necessarie dall'abrogazione del CE, la costituzione di un Comitato di Presidenza di 3 membri, con responsabilità di amministrazione ordinaria e straordinaria, le modalità con cui tale Presidente + Comitato possono emendare le regole di registrazione, in casi di urgenza, nel periodo transitorio.

b) mozione di nullita' del MoU proposta da Mario Chiari;

Mario Chiari illustra brevemente la sua mozione inviata nei giorni scorsi sulla lista ita-pe. Il testo completo della mozione è il seguente:

L'Assemblea della Naming Authorithy, riunitasi in Pisa, il 9 Dicembre 2003, Letto il testo del MoU con lo IIT-CNR formulato ed approvato dal Comitato Esecutivo nella seduta 27 ottobre 2003;

Letti gli articoli del proprio Statuto su i poteri di delega del Comitato Esecutivo;

Valutando il testo del MoU sopra citato grammaticalmemte ambiguo e essenzialmente vacuo, non prevedendo lo Statuto della NA un organo denominato “Policy Board”;

Considerato che una possibile interpretazione del MoU in oggetto sia che il Comitato Esecutivo abbia delegato le proprie funzioni di stabilire le regole di Naming ad organismo esterno alla NA;

Valutando che appare che il Comitato Esecutivo abbia agito in abuso dei propri poteri e senza rispettare i propri limiti di delega;

Valutando comunque l'inutilità del MoU rispetto a qualsiasi titolo e circostanza che non fosse già adeguatamente considerata in precedenti atti, delibere e impegni della NA,

DELIBERA

la nullità, a tutti gli effetti, della delibera del Comitato Esecutivo in oggetto, e il non riconoscimento del MoU in oggetto come atto o accordo a qualsiasi titolo vincolante per la Naming Authorithy.

c) mozione relativa alla proposta di non eleggere il CE ed alla proposta Monti

Andrea Monti illustra brevemente la sua mozione inviata nei giorni scorsi sulla lista ita-pe. Il testo completo della mozione è il seguente:

L’Assemblea della Naming Authority Italiana, riunitasi in Pisa il 9 dicembre 2003, in relazione all’attuale stato dei rapporti con la Registration Authority e con gli interlocutori governativi, ha espresso le seguenti valutazioni.

Il c.d. “tavolo dei domini” di cui si era discusso in occasione dell’ultima assemblea, tenutasi a Roma il 20 maggio 2002, non ha a tutt’oggi ancora prodotto alcun documento ufficiale. Il “memorandum of understanding”, discusso ed approvato dal Comitato esecutivo della NA riunitosi il 27 ottobre 2003, impone alla NA di riunirsi entro il 31 gennaio 2004, al fine di poter esprimere membri del policy board eletti in rappresentanza della LIC. In considerazione dell’approvazione del nuovo MoU, il CE ha espressamente suggerito di tener conto, nella formulazione delle candidature per il CE (o Policy Board), “di una pluralità di rappresentanza di tutte le componenti della LIC”. Il Registro ha manifestato la sua volontà, in un prossimo futuro, di assorbire al proprio interno il Policy Board che l’odierna assemblea dovesse eleggere secondo i suddetti criteri di rappresentanza, purchè ritenuti congrui dal Registro stesso; ha inoltre espressamente affermato che, qualora alla data del 31 gennaio 2004 la NA non dovesse ancora avere eletto tale Policy Board, esso non si riterrà più vincolato in alcun modo dalle regole di naming emanate dal Comitato esecutivo della NA stessa. Un Comitato esecutivo, eletto secondo le abituali procedure NA, sarebbe a questo punto del tutto incompatibile con quel Policy Board auspicato dal Comitato esecutivo uscente e dal Registro, principalmente - tra le altre - per le seguenti ragioni: · l’elezione del Comitato esecutivo non fornirebbe le richieste garanzie di rappresentanza di tutte le principali componenti della LIC che si sono occupate di nomi a dominio; · alla luce del MoU approvato dal CE del 27 ottobre 2003, il Comitato esecutivo si vedrebbe costretto ad operare in violazione dell’attuale statuto della NA, che ne prevede la totale autonomia dalla Registration · Authority; · L’elezione di un normale CE comporterebbe inevitabilmente, alla prossima scadenza del 31 gennaio 2004, la completa perdita di qualsiasi potere normativo per la NA. L’elezione di un Policy Board secondo le raccomandazioni del Registro e dello stesso Comitato esecutivo uscente comporterebbe, invece, la possibilità per la NA di rimanere un valido punto sia di riferimento che di rappresentanza della LIC come sopra identificata, e di esprimere di conseguenza il proprio delegato per il Policy Board stesso. Gli Enti conduttori hanno sin qui svolto un'importante attività funzionale ai fini del contrasto al cybersquatting, ed è quindi opportuno che essi intrattengano rapporti formali a carattere consultivo con il Registro. In considerazione di tutto quanto sopra, l’attuale statuto della NA è ritenuto assolutamente superato dalla realtà dei fatti ed inidoneo a garantire l’ulteriore, efficace sopravvivenza della NA stessa. Si rende pertanto necessaria ed indifferibile una radicale riforma dello statuto stesso. Viste e considerate tutte le valutazioni sopra esposte, l’assemblea della NA

DELIBERA

di non eleggere il Comitato esecutivo; al CE uscente (in prorogatio) resterà l’esclusivo compito di gestire l’amministrazione della NA e di predisporre le proposte di modifica dello statuto, da sottoporre alla prossima assemblea.

di eleggere un Policy Board, di 6 (sei) persone, secondo i criteri di rappresentanza della LIC di cui sopra; tale Policy Board non sarà sottoposto alle attuali regole statutarie previste per gli organi NA, ed avrà il compito di gestire al meglio la fase di transizione e l’applicazione del MoU approvato in data 27 ottobre 2003;

di eleggere, oltre al suddetto PB, un delegato - esterno allo stesso e con sole funzioni consultive - che rappresenti le istanze e le posizioni degli Enti conduttori nei confronti del Registro;

di riunirsi nuovamente entro il 30 giugno 2004 per l’adozione delle necessarie modifiche statutarie.

Inoltre l'assemblea DELIBERA:

di affidare al delegato degli Enti Conduttori la manutenzione ed aggiornamento delle pagine relative agli Enti Conduttori e Procedure di Riassegnazione nel sito Web del NIC.

Dopo l’esposizione delle tre mozioni, presentate rispettivamente due da Mario Chiari e una da Andrea Monti, si apre la discussione prima di passare alla votazione.

Pierfranco Bini chiede ad Andrea Monti se la struttura proposta del “Policy Board (PB)” sarà quella definitiva.

Andrea Monti ritiene che le sei persone da eleggere nel PB debbano essere incaricate di gestire la fase transitoria e l'applicazione del MoU, non sottoposto alle regole statutarie fissate per i vari organi NA. Al termine del processo di transizione vi potrebbe essere anche la necessità di rivedere le modalità ed il processo di elezione/costituzione del PB stesso. Propone altresì a) di affidare al CE attuale il compito di “organizzare il futuro della NA”, b) di avere un delegato presso il Registro, esterno al PB e senza diritto di voto, per rappresentare, quando necessario, le istanze/problematiche degli enti conduttori. Infine ricorda che la sua proposta è formulata nel rispetto dello statuto attuale della NA e che anche l’approvazione del MoU da parte del CE è avvenuta nel rispetto dello statuto. Conclude evidenziando la distinzione netta di funzioni tra CE e PB e la necessità di dar mandato al CE di proporre le modifiche necesarie allo Statuto e di riconvocare un’assemblea della NA nei prossimi mesi per proporre una bozza di attività di quello che è/sarà la NA.

Mario Chiari non si dichiara favorevole alla proproga dell'attuale CE per continuare il lavoro di riorganizzazione della NA. Evidenzia la necessità di far chiarezza sul ruolo e sul “legame” delle 6 persone indicate dalla NA nel PB visto il loro inserimento in un organismo di un ente come il CNR.

Andrea Monti evidenzia la necessità di arrivare al termine della discussione alla votazione di una mozione che sia chiara nella definizione dei principi e nei ruoli e funzioni dei vari organismi. Si dichiara favorevole a esplicitare nella mozione che le 6 persone sono parte integrante del PB ed evidenzia il fatto che il registro pur essendo gestito all’interno di un ente pubblico è una attività di tipo privatistico. Ritiene importante non disperdere il bagaglio di esperienze della NA per questo propone di cambiare gli scopi ed obiettivi e ruoli della NA, cambiandogli anche nome, rimandando ad un momento successivo la definizione di una bozza di statuto della “nuova NA”.

Ettore Panella non è favorevole alla smobilitazione della NA e chiede che questa continui ad avere un ruolo per il futuro, non gli piace l'organizzazione in gruppi di interesse che a suo avviso sono stati uno dei motivi che hanno portato alla disgregazione della NA.

Enzo Fogliani, commenta la proposta di Mario Chiari accettando anche le critiche, come componente del CE, per aver approvato il MoU. Evidenzia infine il fatto che la proposta di Mario Chiari non è congruente con lo statuto attuale della NA al contrario di quella avanzata da Andrea Monti.

Claudio Allocchio evidenzia il fatto che tutte le proposte vanno nella falsariga di salvare le origini ed il lavoro fatto dalla NA, ma che al contempo sono modificate le situazioni al contorno della NA rispetto a 5 anni fa. Ricorda che anche i “politici” hanno evidenziato la necessità di non perdere il patrimonio di esperienze fin qui svolto per la NA. Ribadisce che ogni gruppo di interesse ha scelto autonomamente il/i loro rappresentanti, in analogia a quanto avviene ad esempio in ICANN, e la necessità di lasciare ad un momento successivo la definizione di eventuali strutture che li raccolga. Conclude ricordando inoltre che esistono posizioni diverse tra i vari ministeri sul “controllo governativo” da esercitare sul registro del ccTLD “it”.

Vittorio Bertola illustra le motivazioni che lo hanno portato ad accettare di far parte del PB ed i suoi incarichi all’interno degli organismi della NA, esprime il suo non gradimento per come si sono svolti i lavori intorno al “tavolo dei domini”, ricorda che c'è un MoU firmato e che questo prevede la possibilità di vedere interrotto il lavoro della NA dal 31 gennaio. Ricorda anche che la struttura di gruppi di interesse è ormai comune in vari organismi dell'Internet odierno, per la sua esperienza diretta in Icann ritiene che il modello sia buono e che possa funzionare per il PB. Ritiene infine che sia ormai irrimandabile il processo di revisione delle regole di naming del ccTLD “it” e che quindi vi sia molto lavoro da fare sia per il PB (regole e procedure di naming) che per il CE (definizione di scopi ed obbiettivi della “nuova NA)”.

Pierfranco Bini, supporta la proposta di Andrea Monti, ricordando che sono anni che auspica una più stretta sinergia tra le attività di NA e RA. Personalmente fa un po' fatica a riconoscersi in uno dei gruppi di interesse che faranno parte del PB e si dichiara disponibile a rappresentare gli interessi dei piccoli operatori nel PB.

Eusebio Giandomenico chiede maggiori chiarimenti in merito all’interazione tra la lista ita-pe ed i sei componenti del PB.

Andrea Monti ribadisce il fatto che le 6 persone non hanno una relazione con la NA e non sono vincolate a quanto decide l'assemblea della NA.

Ignazio Guerrieri, illustra la sua posizione, molto vicina alla posizione di Vittorio Bertola, ed i motivi per cui lo hanno spinto a dare la propria disponibilità a far parte del PB. Precisa infine che non vi sono al momento dei vincoli tra l’assemblea della NA ed il PB e quindi l'unica cosa che lega l'assemblea ed il membro eletto nel PB non può che essere un rapporto morale di fiducia.

Mario Chiari chiede di avere maggiori dettagli sui passi formali necessari per la costituzione del PB. Ritiene inoltre che con la costituzione del PB vengano meno i motivi e gli scopi che sono alla base della NA. Il lavoro di rappresentanza delle istanze della LIC avverrebbero attraverso i gruppi di interesse presenti nel PB.

Andrea Monti, ricorda che giuridicamente vi è una differenza tra il registro del ccTLD “it” e il CNR. Gli atti del registro non sono necessariamente atti giuridici del CNR. Inoltre ricorda che la NA ha basato il suo lavoro sulla sua autorevolezza nel settore dell’assegnazione dei nomi a dominio del ccTLD “it” e visto che negli ultimi anni questa è venuta meno occorre pensare ad un nuovo modello di funzionamento. Se la “nuova NA”, tornerà a funzionare al meglio potrà ambire ad avere di nuovo un ruolo autorevole.

Franco Denoth si esprime positivamente sulla proposta di Andrea Monti, ma ritiene indispensabile che qualsiasi decisione debba in ogni caso essere presa nell’interesse di tutta la collettività del ccTLD “it” e con la massima chiarezza e trasparenza. Ricorda inoltre che il ruolo di registro del ccTLD “it” è attuato nell'ambito e nel rispetto dei regolamenti del CNR, che consentono agli istituti di svolgere in autonomia attività rivolte all’esterno. Evidenzia che negli ultimi anni è stato necessario intervenire sull’organizzazione del registro per rimanere al passo con il progredire delle tecnologie e con quanto richiesto dalla LIC e dalla società in generale e che il livello di assunzione delle responsabilità è molto aumentato . Continua dicendo che l'attività della NA è stata importante e prende atto che la NA ritiene oggi di dover riconsiderare i propri scopi ed il proprio funzionamento; peraltro una proposta di “riorganizzazione” venne avanzata dallo IIT-RA già nell'assemblea del 2001. Conclude illustrando una possibile via attraverso la quale i membri designati dall’assemblea collaboreranno con lo IIT-CNR. Ritiene che, fatto salvo il principio di terzietà degli enti conduttori, l’esistenza di un loro rappresentante faciliterà l’interazione con il registro.Infine Denoth raccomanda all’assemblea di esprimersi in maniera chiara senza lasciare spazio ad interpretazioni ambigue.

Mario Chiari chiede a Franco Denoth di precisare eventuali obblighi di riservatezza a cui saranno chiamati a rispondere i membri del PB.

Franco Denoth precisa che i limiti di riservatezza delle decisioni e degli atti saranno stabiliti dal PB stesso, nel rispetto della legge e della regolamentazione in vigore. Claudio Allocchio precisa che le persone indicate dai gruppi di interesse saranno poi nominati/ratificati dallo IIT-RA e che per il proprio lavoro seguiranno le regole e le norme che PB si darà.

Lapo Sergi non concorda per il regime di proroga per l'attuale CE e ritiene che vi possano essere delle incompatibilità/sovrapposizioni con il PB.

Al termine della lunga discussione si procede alla votazione delle due mozioni presentate da Mario Chiari e di quella presentata da Andrea Monti con i seguenti risultati:

Votazione delle mozioni di Mario Chiari: Favorevoli 7 Contrari 147 Astenuti 1

Votazione della mozione di Andrea Monti Favorevoli 152 Contrari 3 Astenuti 0

Franco Denoth propone di modificare la proposta di Andrea Monti come segue: “intrattengano rapporti formali a carattere consultivo con il Registro” modificato in: “intrattengano rapporti a carattere consultivo con il Registro”.

la modifica viene messa ai voti ed approvata con una sola astensione e tutti gli altri voti favorevoli.

6) Elezione di Presidente e Vicepresidente.

Claudio Allocchio chiede se vi sono altri candidati alla presidenza della NA oltre a lui stesso ed a Maurizio Codogno. Ettore Panella si candida alla vice-presidenza. Non essendoci altri candidati e vista l’assenza di Maurizio Codogno, comunicata da tempo sulla lista ita-pe, passa a leggere le motivazioni della candidatura di Maurizio Codogno inviata nei mesi scorsi sulla lista ita-pe.

Claudio Allocchio, illustra le proprie idee condividendo alcune parti del programma di Maurizio Codogno ed in particolare la necessità di riportare la NA agli scopi originali per ridargli quindi maggiore autorevolezza. Ritiene che la “nuova NA” debba sorvegliare che siano mantenuti gli scopi ed i fini che sono alla base del MoU tra NA e RA e delle decisioni approvate nel punto precedente dell’odg. Evidenzia la necessità di avere un vice- presidente che condivide modi e termini della sua candidatura, propone per questo come vice-presidente Giovan Battista Frontera.

Giovan Battista Frontera, dopo aver ricordato quanto da lui fatto due mandati fa come vice-presidente accetta la candidatura.

Ettore Panella, illustrando la sua candidatura evidenzia il fatto che sia lui che Giovan Battista Frontera appartengono alla stessa associazione di categoria e che svolgono la stessa attività (MNT). Comunica che intende mettersi al servizio della lista, dare un contributo alle modifiche statutarie necessarie alla “nuova NA”, propone che la “nuova NA” torni ad essere un soggetto autorevole nel settore dell’Internet. Dopo l’illustrazione delle candidature si apre una breve discussione prima di passare alla elezione.

Daniele Vannozzi, ricorda che in passato la NA ha avuto un ruolo autorevole quando si è occupata di nomi a dominio e non delle problematiche dell'Internet in Italia, per questo propone a tutti i candidati di tornare ad occuparsi dei nomi a dominio e non delle politiche dell’Internet in Italia.

Giorgio Giunchi si dichiara favorevole a quanto detto da Daniele Vannozzi.

Si procede quindi alla votazione per la carica di presidente con i seguenti risultati:

Claudio Allocchio voti113 Maurizio Codogno voti18 Astenuti 24

Si procede quindi alla votazione per la carica di vice-presidente con i seguenti risultati:

Giovan Battista Fronteravoti94 Ettore Panella voti18 Astenuti 43

7) Elezione di CE o PB a seconda di quanto deliberato sulle mozioni di cui al punto precedente.

Claudio Allocchio propone la lista con i candidati circolati in lista ita-pe nei giorni scorsi. Si apre una discussione durante la quale Loris Marcovati propone di inserire tra i candidati anche Maurizio Codogno. Claudio Allocchio indica, in base alle dichiarazioni fatte sulla lista ita- pe, che Maurizio Codogno non fosse interessato a far parte del PB. Non essendoci altri candidati Claudio Allocchio propone di passare alla votazione dei 6 candidati per il PB proposti in lista ita-pe.

Vittorio Bertola (indicato da Isoc) Ignazio Guerrieri (indicato dalla NA) Andrea Mazzucchi (indicato dai MNT) Gianluca Pellegrini (indicato dai MNT) Joy Marino (indicato da AIIP) Francesco Orlando (indicato da Assoprovider)

Favorevoli 147 Astenuti 8

Dopo una breve discussione e vista la candidatura di Enzo Fogliani come rappresentante degli enti conduttori verso il Registro l’assemblea procede alla votazione con il seguente risultato:

Favorevoli 57 Astenuti 98

8) Discussione sullo stato della NA, sulle possibili riforme interne e sulle prospettive future; adozione di tutte le delibere consequenziali.

Claudio Allocchio introduce brevemente l’argomento. Stefano Trumpy fa una breve presentazione sul panorama internazionale legato ai nomi a dominio, soffermandosi su quanto avviene in Icann e sulle maggiori problematiche trattate in questo momento (gestione del DB whois, spam, root-servers, ecc) Si apre una breve discussione durante la quale vengono suggeriti alcuni punti/argomenti per la definizione di ruoli e scopi della “nuova NA” tra cui una coerenza del disegno generale, il mantenimento della lista ita-pe, definire i criteri con cui sono formati ed eventualmente accreditati i gruppi di interesse, l’ambito di interesse della “nuova NA”, ecc.

9) Varie ed eventuali.

La riunione termina alle ore 17

Elenco delle Azioni:

1) Claudio Allocchio e Daniele Vannozzi: aggiornare la lista di distribuzione ita-pe@nic.it

2) Daniele Vannozzi: aggiornare le due liste di distribuzione presid@na.nic.it e exec@na.nic.it

3) Daniele Vannozzi: creare la lista di distribuzione per il Policy Board presso il Registro.

Allegato 1 - Elenco Partecipanti [qui omesso]

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