Sociologia della Rete

Un milione di nomi da dominio nel ccTLD IT

Testimonianze personali: memorie, scenari ...

Intervista a Daniele VANNOZZI [31 Gennaio 2005]

Daniele ... e cosi' alla fine ci siamo arrivati: un milione di nomi a dominio registrati nel dBASE del country code Top Level domain .IT. 1994, 153 nomi a dominio registrati - ti ricordi i *primi* nomi, i *primi* assegnatari ?
  • I primi nomi a dominio registrati nel ccTLD "it" sono stati quelli degli enti di ricerca che hanno partecipato ai progetti per la nascita di Internet in Italia (CNR, INFN, Politecnico di Torino, ecc).
  • Nei primi anni 90 sono stati assegnati i primi nomi a dominio nel ccTLD "it" ad organizzazioni non accademiche e di ricerca (es: elsag.it, dslogics.it, sarin.it, q8.it, italtel.it, esaote.it, aitek.it, ecc.)

Chi era lo staff ? *Chi" all' inizio ? *In quanti* eravate ?

  • Lo staff inizialmente era composto da poche persone, Antonio Blasco Bonito è stata la persona che ha seguito fin dall'inizio quest'attività, rimanendo al timone del ccTLD "it" fino a poco prima della liberalizzazione del 1999.
  • Nel corso degli anni si sono aggiunte persone come Giuseppe Romano, Laura Abba ed il sottoscritto.
  • Inizialmente anche per coordinare i gateway che connettevano "l'Internet" italiana con le altre reti attive a quel tempo (EARN/BITNET, Decnet, X25, UUCP) questo gruppo di persone si avvaleva della collaborazione di altri colleghi di altri istituti e centri di ricerca (Csata di Bari, Politecnico di Torino, Università di Genova, ecc.)

*Come* facevate a registrare? Quali erano, all' inizio, i formalismi, le "regole di naming" e le "procedure tecniche"? Quando e come avete cominciato a pensare alle *regole* ? Quale era la vostra *giornata tipo* ... oppure, visti i volumi, quale era la periodicita' dei processi?

  • Fin dall'inizio e' stato adottato un modulo/form con cui inviare i dati necessari per la registrazione del nome a dominio.
  • Il modulo/form si è evoluto nel corso degli anni e la formulazione attuale è stata decisa e predisposta con la collaborazione di Valeria Rossi, a quel tempo impiegata presso il Cilea di Milano.
  • La lettera di assunzione di responsabilità e le regole e procedure sono entrate in servizio sin dai primi anni 90, una formulazione più organica delle regole e procedure è avvenuta già dal 1996.
  • Fino alla metà degli anni 90 le risorse necessarie all'attività di assegnazione dei nomi a dominio non richiedevano l' impiego full time, per questo motivo si tenevano degli incontri settimanali durante i quali venivano esaminate le richieste pervenute.

1995: 1.420 nomi a dominio nel fienile

1996: 6.565

1997: 21.210

1998: 45.125

1999: 90.500

Si passa da un centinaio di nomi al mese a parecchie migliaia: quale e' stata la evoluzione del vostro ufficio, della organizzazione delle registrazioni, dal 1994 al 1999 ?

  • Occorre tener conto che dal 1995 al 1999 vi è stata anche una forte evoluzione dell'infrastruttura della rete Internet italiana, con un importante riflesso anche sul modello e sulla struttura organizzativa del gruppo di persone che hanno seguito la nascita del primo nodo della rete Internet in Italia e l'assegnazione dei nomi a dominio.
  • Nei primi anni 90 il cosiddetto "NIC" si occupava sia dell'assegnazione dei nomi a dominio sia degli indirizzi IP per conto del GARR e di alcuni ISP commerciali.
  • Con la crescita della rete ed il conseguente aumento della domanda di nomi a dominio ed indirizzi IP, questa seconda attività è passata nelle mani di altri soggetti, facendo si che il lavoro del nostro gruppo fosse finalizzato solo all'assegnazione e gestione dei nomi a dominio.
  • Così in pochi anni siamo arrivati ad avere alcune unità di personale interamente dedicate a quest'attività.

13 Ottobre 1994 ... te la ricordi questa... la prima corrispondenza di in pubblico archivio PE http://listserv.nic.it/cgi-bin/wa?A2=ind9410&L=ita-pe&O=D&P=57

Mi fai un rapido excursus da MAIL-ITA > a PE/GARR > ITA-PE/NIC fino al 1998 ?

  • Lo ricordo bene, prima di tutto per la splendida accoglienza che abbiamo ricevuto dall' Università di Catania che con la regia di Enrico Commis ha sancito il passaggio da GARR-PE a ITA-PE.
  • Se partiamo dal 1988 il gruppo di persone che ha seguito l'evoluzione del ccTLD "it" è stato MAIL-ITA composto esclusivamente da tecnici degli enti accademici e di ricerca, successivamente con la costituzione del GARR, il gruppo di lavoro è confluito nella sua quasi totalità nel gruppo GARR-PE che seguiva appunto per conto del GARR tutte le problematiche del servizio di Posta Elettronica.
  • Infine alla fine del 1994 con la nascita dei primi ISP commerciali, il gruppo GARR-PE si è trasformato in ITA-PE facendo si che ai lavori prendessero parte, non più come osservatori, ma in maniera attiva anche i tecnici degli ISP commerciali; tra questi vale la pena ricordare persone dello spessore di Joy Marino e Marco Negri.

A proprosito di Posta Elettronica, nel 1996 viene distribuita la versione italiana della Netiquette. Fuori i nomi, chi ha collaborato alla sua stesura ? Sara il caso di *aggiornare* netiquette ?

  • La formulazione delle regole di Netiquette è avvenuta molti anni fa prendendo spunto da varie iniziative che a livello europeo e mondiale cercavano di dettare i principi di "buon vivere" sulla rete.
  • Certamente Claudio Allocchio è stato insieme a Antonio Blasco Bonito tra quelli che maggiormente hanno contribuito alla predisposizione del documento.
  • Oggi, credo che la "netiquette" abbia perso un po' della sua ragione di essere, in quanto la rete Internet si è evoluta, dimenticando in alcuni casi in un angolo i suoi buoni principi.

Nel 1998 viene distribuita la prima versione di Regole e Procedure ... come ci si arriva ? Chi collabora alla redazione ? Quali i punti qualificanti ?

  • Il lavoro come puoi vedere anche dagli archivi presenti sul sito web del Registro nasce all'interno del gruppo ITA-PE dietro alla spinta di interconnessione ed armonizzazione del servizio RFC 822 e X 400.
  • Alcune scelte come quella di utilizzare un albero dei nomi piatto era già stata fatta da tempo, ma non era stata formalizzata in maniera strutturata.
  • Durante la prima redazione dei documenti si arrivò a definire che un nome a dominio veniva concesso solo in uso e non diveniva quindi di "proprietà" dell'assegnatario, concetto questo ribadito anche nella lettera di assunzione di responsabilità.
  • Il principio alla base di tale scelta fu quello che lo spazio dei nomi è un bene "pubblico" e come tale deve essere concesso solo in uso e non ceduto in proprietà.
  • La strutturazione in regole, procedure e nomi riservati fu definita in un gruppo ristretto di persone e poi sottoposta, come sempre al vaglio ed approvazione dell'assemblea.

Quali sono stati i passaggi *forti* delle successive versioni?

  • Furono introdotti principi come
    • quelli di introdurre nell'albero dei nomi la struttura geografica predefinita, al fine di avere un naming omogeneo per le amministrazioni locali,
    • l'introduzione di un primo embrione di liberalizzazione, permettendo agli ISP che avevano una specifica autorizzazione ministeriale, di registrare un nome a dominio per ciascun servizio a valore aggiunto che erogavano,
    • la necessità di allegare alla lettera di AR una documentazione comprovante l'esistenza del soggetto richiedente il nome a dominio
    • ed altri

E questa ai maintainer te la ricordi ?

http://listserv.nic.it/cgi-bin/wa?A2=ind99&L=maintainers&O=A&P=4117

Ho come il vago sospetto che non lo dimenticherai facilmente, l' inverno 1999-2000 :-) ... la mitica *liberalizzazione* ... Daniele, sono passati 5 anni ... com'e' andata ? Quanti mesi ci avete messo ad asciugarla e a riportare la situazione sotto controllo ... Dove e' che abbiamo fatto la *cosa giusta* ? E dove "... non e' che l' abbiamo proprio imbroccata" (col senno di poi, ovviamente) ? [NOTA 1]

  • Giorgio come dimenticare il Natale 1999 ….. passato insieme ai colleghi tra sacchi di posta e montagne di fax contenenti le lettere di AR.
  • Alcune misure che furono prese per cercare di calmierare e gestire l'onda della liberalizzazione si sono dimostrate dei veri e propri boomerang … pensiamo ad esempio al fatto di chiedere di inserire una sola lettera di AR per ogni busta ricevuta per posta… in un giorno solo ne ricevemmo quasi 6000 e tutte con ricevuta di ritorno e con il postino che pretendeva subito la firma delle cartoline di AR…
  • Le previsioni di aumento del numero di richieste di registrazione fatte anche da autorevoli esperti del settore si rivelarono completamente sottostimate e solo a marzo riuscimmo a rivedere la luce in fondo al tunnel … peccato poi che a aprile … un grosso ISP, in concomitanza con il cambio del modello delle lettere di AR ci abbia inviato in una sola spedizione qualcosa come 25.000 lettere.
  • Ci siamo di nuovo rimboccati le maniche e con l'inizio dell'estate … abbiamo riportato il tempo di registrazione di un nome a dominio all'interno di valori accettabili.
  • Con il senno di poi alcune cose potevano essere evitate ma credo che a quel tempo nessuno avesse veramente una percezione delle dimensioni del boom delle nuove registrazioni e del verificarsi di alcuni eventi come quello "Grauso".

Nel 1998 viene stabilizzata la statutaria accoppiata Naming Authority - Registration Authority, che e' stata una creativa interazione fra iso 6523 e rfc 1591, una straordinaria vocazione e apertura di pubblico dominio ad una lista di pubblico accesso ... e per me (ma io sono un bieco riduzionista) una bella stretta di mano fra Stefano Claudio e te ... Come e' andata, questa bella pensata? Non mi interessano i verbali, quelli sono pubblici ... mi interessa capire i ragionamenti di allora, i problemi da risolvere allora, a quali speranze corrispondeva la NA *allora* ...

  • In quel periodo, come dicevo precedentemente vi era la necessità di far convivere un mondo già molto formalizzato (x400) ed mondo un po' più libero (internet) e partendo proprio da queste esigenze si arrivo' a determinare una divisione di compiti e ruoli senza che nessuna delle due parti avesse un ruolo di potere e di controllo sull'altra.

2000: 409.694 nomi a dominio nel fienile

2001: 580.442

2002: 711.797

2003: 823.892

2004: 961.218

Gennaio 2005: si passa dal "fattore kappa" al "fattore mega"

Quale e' stata la evoluzione del vostro ufficio, della organizzazione delle registrazioni, dal 2000 ad oggi?

  • La struttura ed il modello attuale, se escludiamo la recente istituzione della Commissione Regole è in essere sin dal 2000.
  • Nel corso degli anni vi sono stati degli affinamenti ed adeguamenti al fine di avere sempre il miglior livello di servizio.

Daniele, non sbracciarti a ringraziarmi per la gentile domanda che sto per farti, con cortese premessa:

    voi siete il Registro cui l'indimenticabile Postel ha dato la delegazione sul country code Top Level Domain .IT;

    siete pure un ufficio di un istituto di quel CNR che minimo minimo ogni titolare MIUR ha l' ambizione di riformare (insieme alla Scuola) appena nominato;

    e siete pure *immersi nel mondo* della rete italiana ...

Pochi mesi fa' abbiamo impiantato questa bella pensata della Commissione Regole, veramente in rough consensus (da parte di ita-pe, AIIP, ASSOPROVIDER, ISOC, del coordinamento dei Maintainer ... del GARR ...).

Quali ragionamenti, quali *speranze* accrediti sulla Commissione Regole?

  • Tantissime e credo ben riposte.
  • Credo che oggi vi sia la necessità di rivedere interamente il Regolamento di assegnazione dei nomi a dominio al fine di recepire quanto la tecnologia e l'evoluzione della rete ha creato, senza però dimenticare il percorso fatto fino ad oggi.
  • Il compito è di quelli difficili, ma credo che vi siano tutti i presupposti per fare un buon lavoro.
  • Nei prossimi mesi ritengo che il lavoro di predisposizione della nuova struttura del Regolamento arrivi ad uno stadio che ne consenta una presentazione organica a tutti gli attori che ruotano intorno ai nomi a dominio; questo al fine di recepire eventuali commenti e suggerimenti utili per passare poi alla fase finale di stesura della nuova versione del Regolamento stesso.
  • Un'altra fase importante sarà quella di dare stabilità e continuità ai lavori della Commissione facendo tesoro anche qui dell'esperienza accumulata nel primo anno dei lavori.

Un milione di nomi a dominio, si puo' pensare ad una bella riverniciata a Regole e Procedure ... si puo' pensare pure a "rileggele tutte d' un fiato" ... si puo' pensare a ridefinire gli statuti propri e reciproci fra Registro, maintainer, assegnatari ?

  • Certamente, si tratta di un opera di revisione importante che necessita di un grosso investimento di energie e risorse.
  • Speriamo di poter a breve iniziare a vederne i frutti.

Al di la' della gestione "tipica", avete un sacco di interazioni ... risolvere problemi quotidiani con i maintainer, con gli assegnatari... mi vuoi dire qualcosa in proposito ?

  • E' un lavoro spesso fuori linea che avviene dietro le quinte, quando da tutte le parti si mette un po' di buon senso … la soluzione si trova sempre.

Punto EU: cosa comporta per il Registro italiano ?

  • Un grosso stimolo a fare sempre meglio il nostro lavoro ed a attingere esperienze utili per il futuro del ccTLD "it".

Ripensando a questi anni ... ne e' valsa la pena ?

  • Mah, direi di si.
  • Personalmente ho dedicato molto tempo a questa attività cercando di rimanere sempre coerente a certi principi di base.
  • Insieme a vari colleghi con cui ho avuto l'opportunità di lavorare intorno a questa attività ho condiviso momenti felici ed altri meno … cercando però di prendere decisioni nell'interesse della collettività e non dell'interesse del singolo o del potente di turno.

In queste interviste dedicate alla sociologie della rete la penultima domanda e' sempre: fatti una domanda e datti la risposta ...

  • Me l'hai "bruciata" con la domanda precedente….

Io non sono un fornitore di servizi, ma un assegnatario: a uno come me hai qualcosa da dire, qualcosa da chiedere ? ...

  • Si, di continuare a fare la tua parte, cercando di contribuire attivamente alla crescita del nostro ccTLD e della rete in generale.

Grazie per la disponibilita' ... a presto !

[NOTE]

[NOTA 1] Su alcuni processi generati dalla *liberalizzazione* vedi il flusso di link "scenari 1999-2004"

Sociologia
della Rete
cctld.it
Home