Rapporti in rete sul progetto Fondazione "Antonio Meucci"
Mirror, link e referenze sul Tavolo dei domini

Nasce la Fondazione Meucci nuove regole per i domini ".it"

A luglio la nuova organizzazione che dettera' le regole da seguire per i siti italiani

14.04.2003

ROMA. Rivoluzione in vista per il Web italiano. Entro luglio, infatti, vedrà la luce la Fondazione Meucci, il nuovo organismo che si occuperà di stabilire le regole per la gestione dei domini «.it» e che potrà tra l'altro intervenire nei casi di contenzioso per un indirizzo Internet. A lavorare al progetto è il ministero delle Comunicazioni, che conta di poter dare il via alla Fondazione entro l'avvio del semestre di presidenza italiana dell'Unione europea.

Il nuovo organismo avrà quindi competenze nella gestione delle regole e dei domini, accorpando alcune delle funzioni attualmente svolte dalla Naming authority italiana e dalla Registration authority italiana. Tra le sue funzioni ci sarà anche quella di decidere a chi andrà un determinato indirizzo Web, mettendo fine una volta per tutte alle dispute su chi può «impossessarsi» di marchi d'azienda, nomi celebri, città, luoghi geografici. Si tratterà, in ogni caso, di una sorta di gran giurì, dal momento che la magistratura continuerà a mantenere le sue competenze in materia nei successivi gradi di giudizio. Le competenze della Fondazione, inoltre, saranno limitate ai domini «.it», dal momento che quelle sull'altra grande estensione «.com» rimangono saldamente appannaggio dell'Icann.

La Fondazione, secondo quanto si è appreso, sarà costituita da un consiglio d'amministrazione composto da sette membri a maggioranza nominati dal governo e da un comitato tecnico, di 15 persone, che invece vedrà rappresentato il mondo della ricerca e del pianeta Internet (provider, operatori e manteiner). Il cda, che dovrebbe esprimere al suo interno il presidente della stessa Fondazione, si occuperà della gestione amministrativa del nuovo soggetto, mentre il comitato tecnico provvederà a scrivere le regole per l'assegnazione dei domini e alla gestione dei server. La Fondazione, che dovrebbe avere sede a Roma, non godrà di un finanziamento specifico, ma si autofinanzierà.

La procedura di autofinanziamento consiste nella gestione dei contributi derivanti dalla registrazione dei domini Internet: si tratta di circa 5 euro l'anno per i «manteiner», i rivenditori all'ingrosso degli stessi domini, che poi li girano agli utenti finali a circa 25 euro.

La decisione di dare vita a uno specifico organismo per la gestione dei domini «.it» si è arrivati nell'ambito del comitato esecutivo della 'Naming authority', che ha espresso a più riprese l'esigenza di un riconoscimento. È così partito un tavolo tecnico al ministero, che ha cominciato a ragionare sulla costituzione della Fondazione, un soggetto terzo che rappresenti la Naming authority, la Registration authority e il Governo.

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