Teleomatica

[ Corrispondenza su Neotenìa / Creazione di Universi ]

Eusebio Giandomenico

[07 Marzo 2004]

L' informatica <...> "veniva" da secoli di ingegnerizzazione [le macchine di Archimede, Leonardo, Pascal ...] degli standard logico-formali."

Possiamo, anzi dobbiamo, scendere a livello piu' basso.

Le macchine sono strumenti compositi e sono - ovviamente - l'evoluzione di strumenti semplici. Dobbiamo dunque considerare che il presupposto fondamentale, che ha reso possibile l'avvento dell'informatica, e' stato l'adattamento che la nostra specie e' riuscita a realizzare per poter impugnare la clava (non la clava in se'). Dal mutato funzionamento del nostro pollice e' derivata la possibilita' per il nostro encefalo di acquisire nuovi strumenti cognitivi che ci hanno a loro volta reso possibile la costruzione di sistemi logici piu' potenti, l'abilita' di usare strumenti extrasomatici e - soprattutto - di usare diversamente il nostro stesso soma e di modificarlo, dalla stazione eretta, allo sfondamento della barriera prefrontale. Fino a quel momento non si poteva parlare di neotenia, almeno non nei termini in cui la stiamo trattando. Da quel momento in poi il periodo di estero-gestazione della specie ha subito un progressivo e sensibile allungamento, indispensabile per addestrare la prole ad un uso raffinato del soma che comprendesse la possibilita' di manipolare strumenti somatici ed extrasomatici, tra questi i modelli logici complessi, la cui manipolazione richiedeva un'abilita' propedeutica: quella di saper generare e concordare un linguaggio. Saper comunicare e' proprio di tutte le specie, solo l'homo sapiens riesce ad incapsulare dentro i canali di comunicazione comuni a tutti i mammiferi (ma non solo) dati strutturati in grado di contenere dati e logica assieme, ossia a trasmettere informazioni. La capacita' di trasmettere informazioni e' poi il presupposto per lo sviluppo di strumenti compositi, pensate un po' se vi arrivasse a casa un telaio senza le informazioni necessarie ad usarlo, non riuscireste a farne assolutamente nulla oggi, figuriamoci due-tremila anni fa. Ho usato l'esempio del telaio per risparmiare migliaia di anni/righe ma prima di arrivare a Jaquard debbo passare per la scrittura, che segna il momento in cui la memoria volatile del nostro encefalo ha sentito il bisogno di paginare perche' la logica richiedeva l'accesso alle bancate di memoria occupate da dati statici (mnemotecnica). In quel momento i presupposti per la nascita dell'informatica c'erano tutti, serviva solo raggiungere una massa critica di efficenza produttiva, poi la complessita' degli strumenti avrebbe richiesto di trasferire allo strumento non solo dati, ma anche qualche informazione di base, non serviva molto, anche un codice binario poteva bastare.

Si e' trattato di un'accelerazione logaritmica, dalla clava al linguaggio e' passato moltissimo tempo, dal linguaggio alla scrittura e' passato molto tempo, per trasferire le schede perforate da un telaio ad un calcolatore e' bastato un attimo. "L' informatica bisognava proprio inventarla, non c' era scampo" era una esigenza teleonomica della specie. La "orientata e specializzata, ed inesausta, accelerazione tecnologica" cui stiamo assistendo e' spinta dall' inerzia teleonomica della specie, fermarla significa fermare la specie.

Per una "rappresentazione e interpretazione dell' informatica", della sua storia, e pure della sua pertinente epistemologia, si puo' ben applicare un modello culturale formale, coerente, chiuso, dinamicamente autocontrollato, e ben interoperabile col proprio oggetto: la cibernetica, come propone Eusebio Giandomenico.

Concordando, ossia adottando per convenzione il linguaggio specialistico della tecnica informatica.

Per la telematica [come per la "rivoluzione del personal computer", che non e' oggetto di queste note] no: la telematica e' "nata troppo presto". E in quel pezzo di telematica che e' internet c'e' un pesante interferenza nel sistema tecnologico, ci sono dentro irrevocabilmente i simboli e la comunicazione di massa- in somma l' egemonia e il potere: un modello di "rappresentazione e interpretazione" per internet deve quindi avere caratteristiche di plasticita' sufficientemente eretiche.

In quanto i fenomeni teleonomici sfuggono al controllo dei singoli o dei particolari aggregati sociali.

Cambiando il parametro [come sempre nelle rivoluzioni scientifiche] Bolk la chiamo' neotenia - una nascita drammaticamente anticipata.

Se scendiamo ancora piu' in basso e dal livello teleonomico arriviamo a quello biologico, questo e' sicuramente vero, ma gia' interferire con i comportamenti teleonomici equivale a entrare in quello che tutte le culture definiscono taboo, peccato mortale, oltrepassare tale limite significa avvicinarsi ad un nuovo Peccato Originale.

nternet <...> e' un Miracolo, come dice Stefano [Trumpy], e questo miracolo consiste proprio, fenomenologicamente, nella originaria sua neotenìa.

Certo, ma se scrivi:

Per funzionare deve essere la matrice di sviluppo di se stesso [in termini economici: riproduzione allargata di servizi a mezzo di servizi, da Sraffa], inseguire e "mirrorizzare il mondo", o precederlo, ed abbattere ogni digital divide.

Hai appena descritto una specie: riproduzione di individui a mezzo di individui.

Probabilmente Internet deve "stare nel mondo" con tutta la sua permanente fragilita', disarmato, senza altro potere che la soggettivita' di condivisione che realizza di fatto.

Gia'.

E senz' altro i poteri altri devono rinvenire al proprio interno o letteralmente reiventare un approccio ed una interfaccia non-standard, con la rete; ogni improprio intercettamento di una neotenìa restituisce al sistema una macchina irrevocabilmente spenta.

Non e' possibile spegnerla, la si puo' al massimo rallentare in alcune zone, fino anche a percepirla ferma nell'arco di una generazione, ma nel lungo periodo (e trattandosi di un'accellerazione logaritmica parliamo di lustri) il fenomeno deve seguire la sua curva gaussiana. Si tratta solo di gestire lo scostamento e gli effetti che questo puo' provocare.

  • L' informatica e' "venuta al momento giusto"
  • La telematica e' "venuta prima".

La specie sta solo replicando se stessa, come ogni gruppo sociale tende a mantenersi uguale, come ogni individuo tende a riprodursi e a riprodurre una realta' a sua immagine, cosi' come Dio all'inizio di tutto ha fatto l'uomo a sua immagine e somiglianza.

Mio figlio oggi ha due anni, e' nato al momento giusto e non lo considero incompleto perche' balbetta, anzi mi sarei stupito se in sala parto avesse tenuto una dissertazione dotta.

Quello che so' e' che non riesco a prevedere lo sviluppo della sua generazione, se penso alla matita della mia scuola elementare e la rapporto a questo iMac che posso usare solo quando il pargolo me lo concede, mi vengono i brividi.

[Commenti, gg, 07 Marzo 2004]

La Teleomatica [...] Si e' trattato di un'accelerazione logaritmica, dalla clava al linguaggio e' passato moltissimo tempo

Piu' di quanto ne occorrerebbe per l' esito entropico di simmetira. Einstein:

  • Non so con quali armi [n.d.r.: macchine] si combattera' la terza guerra mondiale [n.d.r.: globalizzazione<>digital divide], ma so' cosa useremo nella quarta: la clava.
........................................ dal linguaggio alla scrittura e' passato molto tempo, per trasferire le schede perforate da un telaio ad un calcolatore e' bastato un attimo. ... La "orientata e specializzata, ed inesausta, accelerazione tecnologica" cui stiamo assistendo e' spinta dall'inerzia teleonomica della specie, fermarla significa fermare la specie.

Mentre questo ci riporta agli eccitanti temi all' O.d.G. dell' anno 2004 d.C. : di "quanto" esoscheletro [cioe' "fuori" di IANA, IETF, ETSI, ICANN, ICANN at-large, WC3, CENTR, RIPE per l' Europa, i Registri Generali, i Registri Nazionali, ISOC e suoi i Capitoli nazionali, GAC, ITU, WIPO, WSIS, ...] ha bisogno Internet - con particolare riferimento ai Registri Nazionali, proprio quei ccTLD sanciti da rfc 1591, ISO 3166-Maintenance Agency [che sono i multipli cuori, e il sistema venoso e arterioso che fisiologicamente garantisce la rete dalla trappola di una costituzione imperiale, nel ghetto dei gTLD].

Vorrei segnalare senza diplomazia il problema del ruolo di garanzia nella "distribuzione della fiaccola" degli old boys: siamo ancora nella prima generazione di "quelli del tcp-ip", e il sistema e' under pression da parte dei nuovi sceriffi del www.cumpra' , della economia, della politica.

Hai appena descritto una specie: riproduzione di individui a mezzo di > individui.

:-)

La specie sta solo replicando se stessa, come ogni gruppo sociale tende a mantenersi uguale, come ogni individuo tende a riprodursi e a > riprodurre una realta' a sua immagine, cosi' come Dio all'inizio di tutto ha fatto l'uomo a sua immagine e somiglianza.

Mirror, i suppose.

Dove va
Internet
cctld.it
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