Fonti e ricerche per una storia dell' internetworking in Italia

Il Background : fonti e ricerche per una storia dell' informatica in Italia

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Commenti a Produrre anime e' ben piu' difficile che produrre corpi

Un appropriato livello legislativo di astrazione e di dettaglio tecnico

Alessandro Berni [2 Luglio 2007]

  • L'astrazione, la capacita' di riconoscere i concetti generali nascosti dietro manifestazioni complesse e' per un informatico una capacita' fondamentale. Questa dote emerge chiara dalle risposte di Angelo Raffaele Meo, che nella sua conversazione con Giorgio Giunchi ci stimola all'analisi ed all'approfondimento di alcuni temi di interesse per tutta la comunita' Internet.
  • Dell'intervista vorrei rilevare alcuni passaggi fondamentali, che acquistano un interesse notevole se proiettati nella situazione in cui viviamo oggi.
    • "Internet e' uno straordinario e inusuale esempio di bene pubblico, non soggetto ad appropriazione privata esclusiva, il cui uso non desta rivalita'"
    • "I due aspetti che mi paiono oggi piu' importanti sono (...) l'agnosticismo protocollare rispetto al canale e l'agnosticismo protocollare rispetto al segnale"
    • "Le implicazioni economiche, politiche e sociali del nuovo modello di comunicazione sono imprevedibili"
  • L'ultimo punto in particolare era gia' stato toccato da Bob Kahn, co-autore insieme a Vint Cerf del protocollo TCP/IP, in un'intervista concessa all'IEEE History Center dove asseriva che "cio' che e' accaduto con l'Internet probabilmente non sarebbe potuto succedere se la gente avesse compreso quale grande impatto questa avrebbe avuto" [1].
  • Riportiamoci ora un contesto piu' generale e prendiamo come riferimento il rapporto 2007 sulla societa' della informazione della Commissione Europea [2].
  • Da questo documento si rileva che l'Italia e' caratterizzata da quadro di sviluppo disomogeneo, dove ad una posizione preminente nell'utilizzo dei servizi 3G e nella diffusione della televisione digitale (rispettivamente secondo e quinto posto tra i 27 paesi dell'Unione piu' Islanda e Norvegia) corrisponde un gravissimo ritardo nell'utilizzo dei servizi Internet da parte dei cittadini (venticinquesimo posto, dopo di noi solo Cipro, Grecia, Bulgaria e Romania).
  • Quest'ultimo dato e' sorprendente se ricordiamo il ruolo di primo piano svolto dai centri di ricerca del nostro paese nello sviluppo dell'Internet europeo.
  • Cosa ha impedito di capitalizzare l'importante (e raro) know-how disponibile, quando e' noto che le tecnologie dell'informazione sono il motore del 25% della crescita economica e del 40% degli incrementi di produttivita' [3]?
  • Si tratta di un problema esclusivamente tecnologico o anche di un problema culturale? Un maggiore legame tra esperti della materia e decision makers sarebbe stato d'aiuto per evitare questa situazione?
  • Negli Stati Uniti, paese dove l'Internet e' stata concepita e sviluppata, questo legame e' stato assicurato a partire dal 1991 [4] dal President's Information Technology Advisory Committee (PITAC) [5], un comitato composto da esperti indipendenti di altissimo livello incaricato di fornire pareri esperti sulle strategie necessarie per il mantenimento della preminenza nel campo delle tecnologie dell'informazione e del networking. Tale comitato, incaricato tra l'altro della promozione degli standard di rete aperta, e' stato poi assorbito dieci anni dopo nel President's Council of Advisors on Science and Technology (PCAST) [6].
  • Considerando il livello di maturita' raggiunta dall'Internet nel corso di quel periodo, grazie anche all'intervento governativo, si puo' dire con ragionevole fiducia "missione compiuta". E' verosimile pensare che anche il nostro paese potrebbe giovarsi di un approccio simile, creando occasioni strutturate di formale dialogo tra istituzioni ed esperti della materia.
  • La Societa' Internet ha emesso una sollecitazione in tal senso lo scorso anno, proponendo la istituzione di una commissione parlamentare per l'Internet in grado di acquisire i punti di vista e le istanze dei responsabili dello sviluppo e delle operazioni della rete come prerequisito per una legislazione piu' efficace e mano controversa.
  • Uno sviluppo in tal senso sarebbe auspicabile, per assicurare alle leggi in materia di Internet un maggiore respiro strategico ed un appropriato livello di astrazione e di dettaglio tecnico.

RIFERIMENTI