Geopolitica della Rete

Rapporto sui meeting di ICANN tenutisi a Kuala Lumpur dal 16 al 24 luglio 2004

Stefano Trumpy

Rappresentante nel GAC per l’Italia

Responsabile delle Relazioni Internazionali del registro “.it”

Decisioni del Board di ICANN Il Board di ICANN, come di consueto, si è riunito in coda ai meeting delle “constituency” e del Public Forum nel quale il Board ha spiegato ai rappresentanti di tutte le “constituency” la linea che il Board stesso avrebbe seguito nella riunione finale del giorno successivo. Per le risoluzioni adottate dal Board vedi la URL: http://www.icann.org/minutes/kl-resolutions-23jul04.htm; seguono miei commenti sulle principali risoluzioni adottate.
  • Adoption of ICANN Budget for Fiscal Year 2004-2005 Il budget di ICANN decorre dal 1 luglio al 30 giugno dell’anno successivo; come di consueto, la proposta di budget è stata pubblicata 45 giorni prima della discussione del Board ed è stata commentata pubblicamente. La discussione è stata accesa sopratutto sul fatto che il budget dell’anno finanziario che comincia adesso avrebbe avuto un incremento di circa il 100% rispetto a quello dello scorso anno. Le proteste delle constituencies che sono chiamate a contribuire al budget (i registri gTLD per circa il 55%, i ccTLD per circa il 35% ed i registri dei numeri IP per circa il 10%) hanno portato il Board a presentare un budget rivisto nelle priorità, in data 21 luglio, quando i meeting a Kuala Lumpur erano già in corso. Il Board ha deciso quindi di adottare il budget come rivisto il 21 luglio ed ha incaricato il Presidente e lo staff di ICANN di interagire con le “constituency” al fine di garantire la copertura. La proposta iniziale di budget avrebbe portato il fabbisogno finanziario di ICANN da 8.300 Milioni di $ a 15.830 milioni; la proposta rivista comporta una possibile riduzione delle spese di circa il 25%, ottenuta dilazionando alcuni degli obiettivi previsti (quali creazione di un fondo di riserva, la creazione di uffici regionali di ICANN (uno esiste già a Bruxelles) ed investimenti operativi nel settore della sicurezza, la diffusione dell’utilizzo di IPv6 nei registri e la implementazione su vasta scala dello Internationalised Domain Name. Tra le discussioni più accese vi è quella relativa al contributo da parte dei ccTLD i quali rifiutano il concetto del contributo proporzionale al numero di nomi registrati battezzato “tassa sul nome”. Le discussioni quindi continuano.
  • WIPO II President's Working Group Recommendation Il Board ha incaricato il Presidente di ICANN e lo staff di predisporre un report per la prossima riunione del Board (che si terrà a Cape Tawn alla fine di novembre) per implementare le raccomandazioni di WIPO per quanto riguarda i nomi di nazione e delle organizzazioni internazionali intergovernative.
  • SSAC Report on Redirection in the COM and NET Domains A seguito delle raccomandazioni del Comitato per la sicurezza e la stabilità (SSAC), il Board ha incaricato il Presidente e lo staff di ICANN di implementare la raccomandazione di evitare la utilizzazione dell’utilizzo della tecnologia “wildcards” nell’ambito dei TLD e di fare in modo che qualunque cambiamento nei servizi collegati ai registri sia fatto solo a valle di una consultazione delle parti coinvolte. Riporto qui di seguito una mia relazione fatta al GAC in merito alla vicenda della ridirezione dei nomi a dominio inserita da Verisign per i nomi sotto “.com” e “.net” nello scorso dicembre, in qualità di liaison del GAC con il comitato SSAC.
  • First of all, let me congratulate with the SSAC for the comprehensive study that constitute a very relevant achievement for ICANN. The difficulty of the case is that Verisign used a technique that is not against the standards (wildcards) but that, due to the dimension of parties involved, lead to a serious problem on the stability of the global infrastructure. Actually this report will not have immediate practical consequences but I desire to point out the strategic and policy aspects of it, with the help of Steve Crocker (SSAC chairman). The initiative of Verisign caused:
  • - a disturbance on a number of Internet services;

    - a disturbance in the fundamental Internet engineering principles;

    - confusion due to the abruptness of introduction of the new service;

    - confusion connected to the necessity of introducing urgently corrective patches as a consequence of the protests from ISPs and users;

    - possible violation of privacy and discretion of the end users;

    - undermined expectations about reliable behavior of the network and reduced trust in security and stability of the network.

  • After this analysis, the SSAC then ends with recommendations to the Board: - Although the wildcard mechanism is documented in the RFCs, this facility was intended to be used only in narrow contexts and it is unfortunate that it has been used abruptly in such a vast scale. - As a consequence of this particular episode, the use of synthesized responses should be excluded in TLDs or zones that serve the public; - As a consequence, the RFCs referring to wildcards should be better specified in order to avoid cases like the one we are referring to. - Any change in registries services should be introduced only after a suitable time for consultation with the parties involved.
  • ICANN has been accused by Verisign to be against innovation and to exercise abuse of power; I welcome this case as an example where ICANN, through the SSAC, demonstrated to have an eye to the global community including the users, the private sector and the governments, through the GAC.
  • Stefano Trumpy GAC liaison to SSAC

  • World Summit on the Information Society Il Board apprezza la iniziativa della “consitutuency” ALAC (At Large membership) il cui comitato organizzatore è coordinato da Vittorio Bertola, (italiano) e della “business constituency” di organizzare uno workshop dedicato al WSIS al quale ha partecipato Markus Kummer, incaricato dal segretariato delle Nazioni Unite di mettere in piedi lo “working group” sulla “Internet governance” (WGIG) e riconosce la importanza per ICANN di fornire ogni supporto ed assistenza al WGIG.
  • Internationalized Domain Names Il Board, constatato che la introduzione di caratteri ed alfabeti non ASCII nel DNS (Internationalized Domain Names – IDN) è argomento molto sentito da tutte le “constituency” di ICANN, incarica lo staff di fornire un rapporto sullo stato della implementazione dello IDN nei registri dei nomi, indicando i punti di criticità. Incarica inoltre il Presidente di insediare un “Advisory Committee” sul tema al fine di evidenziare gli aspetti di “policy” e i problemi di una adozione su vasta scala di IDN nei registri dei nomi a dominio.
  • Congratulations on the Inaugural Meeting of the CCNSO Council Il Board si congratula con il CCNSO (Country Code Names Supporting Organization) che ha tenuto la sua prima riunione ufficiale, dopo la costituzione, avvenuta durante il passato meeting di ICANN a Roma, lo scorso marzo. Nel frattempo è stato costituito il “council” del CCNSO che è presieduto da Chris Disspain del registro australiano. Riporto qui, come nota personale che i più scettici nella partecipazione al CCNSO sono stati sinora i registri europei che ritengono che vi siano ancora alcune questioni da precisare con ICANN quali il valore eventualmente vincolante delle decisioni prese dal CCNSO per i registri nazionali, il ruolo di ICANN nei confronti dei registri e del CCNSO stesso. Per quanto riguarda il nostro registro, è in corso una attenta analisi per raggiungere la determinazione di sottoscrivere o meno al CCNSO; in condizione simile sono i registri della Francia, Svezia, Belgio ed altri; alquanto scettici ed attendisti sono i registri più grossi in termini di nomi registrati: UK e Germania.
  • Comunicato risultato della riunione plenaria del GAC Alla URL: http://194.78.218.67/web/meetings/mtg19/index.shtml è riportato il comunicato finale del GAC che è stato presentato durante la riunione del “Public Forum”. Alla riunione hanno partecipato 48 nazioni e 7 osservatori (le organizzazioni intergovernative ed altri non membri del GAC). Riporto qui di seguito alcuni commenti sui punti che sono stati rilevanti per le decisioni del Board.
  • A. Consultation with the ICANN Board Durante la riunione con il Board di ICANN è stato chiesto un chiarimento sul così detto “contingency plan” contemplato nel MoU tra ICANN ed il Dipartimento del Commercio (DOC) del governo USA. Tale piano prevede che cosa ICANN farebbe in caso di: - disastro naturale che ne comprometta la funzionalità; - bancarotta o fallimento operativo Il Presidente di ICANN ha illustrato il piano ed ha spiegato che questo è in linea con quanto aspettato dal DOC.
  • B. Consultation with Security Stability and Advisory Committee (SSAC) Alla riunione è intervenuto Steve Crocker, chairman del SSAC che ha illustrato il rapporto fornito al Board sulla “redirection in the .com e .net domains”; su questo si vedano le mie note sul relativo punto delle decisioni del Board. Steve Crocker ha poi aggiornato il GAC sulla situazione della adozione del protocollo DNSSEC nei registri che dovrebbe assicurare transazioni sicure nella interazione tra registri e loro clienti diretti Qui di seguito riporto il mio rapporto al GAC sui risultati dell’incontro.
  • The GAC liaison with SSAC welcomes the chair of SSAC for his summary on DNSSEC deployment The subject DNSSEC will make it possible for an end system to check that the answers it gets to DNS queries are authentic and have not been changed in caches or during transmission. Signatures are attached to each level, all the way to the root. DNSSEC will prevent various forms of hijacking and significantly strengthen the security of the domain name system. Some policy aspects A handful of policy questions will also attract considerable attention. There will have to be a key associated with the root zone, which leads naturally to the question of who generates and controls that key. Closely related but not quite the same question is how the root key will be distributed to all of the end users. Another policy question is how end systems should interpret unsigned responses. Implementation initiatives and funding In recognition of the complexities of getting DNSSEC deployed, a new project has been created to facilitate and support DNSSEC deployment. This is a broad effort involving many organizations. ICANN is one of the supporters of the project and many of the SSAC members are involved. Funding from multiple governments is being sought. At present, the U.S. Dept of Homeland Security is planning to provide funding. This work will continue to be closely coordinated with both IANA and SSAC.
  • Stefano Trumpy GAC liaison to SSAC

  • C. GAC Principles for the Delegation and Administration of Country Code Top Level Domains (GAC ccTLD Principles) I GAC principles attualmente in vigore sono stati elaborati all’inizio dell’anno 2000 quando la realtà di ICANN era molto diversa; adesso si tratta di aggiornarli in un momento nel quale si discute l’assetto del CCNSO che regolerà i rapporti tra i ccTLD ed ICANN nonché si discute la “Internet governance” nell’ambito del WSIS nel quale si dovrebbe chiarire il ruolo dei governi, di ICANN e delle organizzazioni intergovernative nella gestione dei registri dei nomi a dominio. Per questo motivo il GAC ha adottato la linea di mantenere aperta la discussione e possibilmente arrivare ad una versione aggiornata dei principles per la prossima riunione di ICANN, alla fine dell’anno.
  • D. Country Code Names Supporting Organisation (ccNSO) Il GAC intenzionalmente non è entrato nel problema della sinora scarsa adesione dei registri al CCNSO (circa 40 su 240) poiché questo è un problema che devono singolarmente risolvere i registri, in autonomia. Il GAC ha quindi genericamente incoraggiato il CCNSO a facilitare il dialogo tra tutti i registri e favorire così una adesione più ampia. È stato comunque molto significativo il fatto che il GAC ha organizzato una riunione col nuovo consiglio del CCNSO ed affermato così che questo è il consesso nel quale intende affrontare i problemi che riguardano i registri “country code”.
  • E. Generic Names Supporting Organisation (GNSO) Per quanto riguarda questo punto il GAC ha espresso la intenzione di seguire da vicino la discussione che riguarda la adozione delle raccomandazioni in merito al “whois” per quanto riguarda i gTLD (che sono regolati da ICANN) nonché la introduzione dei nuovi “sponsored gTLD” di cui si parlerà nel prossimo meeting di ICANN.
  • F. Address Supporting Organisation (ASO) I registri regionali che allocano i numeri IP hanno costituito una loro associazione esterna ad ICANN e, attraverso questa, partecipano alle attività di ICANN. Tale associazione (NRO) è in procinto di stabilire un MoU con ICANN per definire i rispettivi ruoli. Il GAC ha raccomandato che questo accordo non vanifichi i principi di base del funzionamento di ICANN: trasparenza, rappresentatività e processo bottom up. In sostanza si vuole limitare la deriva a costituire un “cartello” di natura semi-monopolista.
  • G. Internationalised Domain Names (IDN) Il problema dello IDN non è tanto quello degli standard che hanno risolto il problema di come affrontare alfabeti e caratteri differenti da quelli usati dalla lingua inglese (ASCII) quanto quello di definire i “character sets” nelle varie lingue e di trovare un accordo tra le nazioni che vogliono adottarle nei propri DNS. Si pensi per esempio all’arabo che è parlato come lingua principale in diverse nazioni; il problema è di definire un set di caratteri che li metta d’accordo tutti; se non si farà questo, sarà una babele nel senso che i riconoscimenti non saranno uniformi e quindi si perderebbe la unicità dell’indirizzamento che è una delle caratteristiche fondamentali di Internet. Su questo tema vi è una forte attenzione politica, spesso accompagnata da una non comprensione dei problemi (non solo quelli tecnici ma anche quelli culturali – linguistici). Taluni parlano addirittura di una cospirazione dei paesi che parlano inglese contro i paesi in via di sviluppo in particolare. Il parere del GAC è stato comunque molto equilibrato, così come quello del Board di ICANN (si veda sopra).
  • H. Internet Protocol version 6 (IPv6) La migrazione verso IPv6 è un processo in atto che è regolato principalmente da leggi di mercato; comunque trattasi di un processo che avrà forti impatti sul futuro dei servizi di Internet e pertanto attira una notevole attenzione politica. In particolare ICANN prevede di accelerare la introduzione di IPv6 nei registri e nei root server. Il GAC incoraggia ICANN a proseguire su questa linea.
  • L. WSIS Il GAC accoglie con favore la iniziativa dello workshop su WSIS ed incoraggia ICANN a dare supporto al WGIG delle Nazioni Unite.
  • Joint ICANN/ITU-T ccTLD workshop In coda a tutti i meeting, si è tenuto lo workshop congiunto ICANN ITU-T sui country code. Faccio notare innanzitutto che è notevole che questo evento si sia tenuto; in apertura il Presidente di ICANN e Houlin Zhao, direttore del ITU-T si sono scambiati intenzioni di reciproca collaborazione. Il meeting in se è stato interessante perché ha permesso, in una atmosfera rilassata, di passare in rassegna modelli di organizzazione di vari registri. Le relazioni saranno disponibili a breve sul sito dello ITU. Un tema che ha attratto (nuovamente) attenzione è stato anche quello dello IDN.

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