- Stefano Giordano
ha iniziato la propria esperienza nel mondo delle reti di telecomunicazioni
alla fine degli anni '80 quando fu selezionato dall'Ing. Stefano Trumpy
allora direttore dell'Istituto CNUCE del CNR e suo docente universitario
in corso integrativo sull'organizzazione di un Data Center per partecipare
al progetto ASTRA finanziato dall'IBM Europa per la realizzazione di un
sistema per la condivisione dei risultati (application software & technical
reports) relativi agli "Study Contracts" che IBM finanziava in
Europa e nel mondo.
- Sono gli
anni in cui la più evoluta rete per la ricerca in Italia era EARN
(gemella dell'americana BITNET).
- Da li a poco
sarebbe nata in Italia la rete GARR (1992) che trasportava originariamente
traffici X.25, SNA, DECNET e TCP/IP su un unica dorsale dove la connettività
veniva condivisa con tecniche TDM non adattative (venivano cioè
allocate ai diversi stack protocollari porzioni fisse della capacità
trasmissiva a quel tempo a soli 2 Mbit/s).
- A livello
locale e metropolitano si stavano diffondendo gli standard FDDI e DQDB
e più tardi, sempre presso l'Istituto CNUCE diretto da Stefano Trumpy,
avrebbe svolto la sua tesi di laurea in Ingegneria Elettronica (con Luciano
Lenzini, Enrico Gregori e Marco Conti come relatori) sullo standard IEEE
802.6/DQDB (ed in particolare sulla gestione delle priorità in questa
rete capace di offrire garanzie prestazionali a traffici real-time voce
e video e di funzionare nel contempo come collettore di traffico per l'interconnessione
di LAN disseminate in area metropolitana).
- A livello
nazionale a fianco degli sviluppi del GARR a Torino ed in Toscana (grazie
ai finanziamenti del progetto Finalizzato Telecomunicazioni del CNR) si
stavano pianificando la realizzazione di reti metropolitane (realizzate
da Siemens ed Alcatel) che rivendevano un componente realizzato in Australia
da una società fondata da alcuni professori universitari tra i quali
l'italiano Tony Cantoni enominata QPSX.
- Dopo la Tesi
aveva vinto un premio di Laurea finanziato da IRI al Consorzio Pisa Ricerche
ed una borsa di studio finanziata dall'allora SIP (oggi Telecom Italia).
E' questo l'evento che l'aveva rimesso in contatto con il prof. Franco
Russo (di cui era stato allievo nel corso Elaborazione Numerica dei Segnali),
a quel tempo Pro-Rettore Vicario dell'Università di Pisa (oggi professore
Emerito dell'Università di Pisa) che gli propose un posto di Dottorando
di Ricerca nel settore che da Ingegneria Elettronica si era trasformato
in Ingegneria delle Telecomunicazioni. Sarebbe stato il primo (ed a quel
tempo unico) elemento del costituendo Gruppo di Ricerca in Reti di Telecomunicazioni.
- Il dottorato
partì con le attività sperimentali relative alla realizzazione
della rete MAN da realizzarsi in Toscana e la partecipazione al Sottoprogetto
V del progetto Finalizzato Telecomunicazioni diretto dal prof. Aldo Roveri.
- E' in quella
occasione che ha avuto la possibilità di collaborare con Marco Sommani
e Blasco Bonito grazie ai quali per la prima volta in Italia si sperimentò
il protocollo di routing OSPF proprio sulla MAN Toscana.
- Con Blasco
Bonito sperimentò inoltre per la prima volta a Pisa la possibilità
non solo di consentire un Dial-Up IP ad utenti finali dotati di modem per
banda fonica ma di interconnettere "on-demand" LAN Ethernet mediante
l'impiego di tecniche di IP-Diviplexing (le LAN venivano collegate mediante
l'allocazione simultanea di più linee telefoniche in parallelo).
- Tale connessione
venne realizzata impiegando un router prodotto dalla Telebit (società
fondata da Paul Baran a cui si attribuisce la proposta originaria di reti
di telecomunicazioni basate sulla commutazione di pacchetto). Si accorse
però che quel prodotto era basato sul software KA9Q (realizzato
da Phil Karn) e, su finanziamento di SIEMENS realizzò poi insieme
a Davide Adami (oggi docente del corso Laboratorio Internet) un router
IP Dial Up che invece di normali linee telefoniche usava schede di basso
costo realizzate in germania da una ditta fondata da un professore di TU
Berlin (Sigram Schindler) Teles.
- L'attività
svolta su reti reali, il contatto con gli esperti del CNR, lo stretto contatto
con le aziende manufatturiere ed IRI (che aveva finanziato la sua borsa
di studio post-lauream al Consorzio Pisa Ricerche) lo appassionarono moltissimo
sull'idea di una università che non si doveva limitare "all'analisi"
di singole funzioni o componenti di rete inventati da altri quanto "alla
sintesi" di nuovi componenti ed architetture.
- Sono gli
anni in cui ha conosciuto Silvano Gai, Joy Marino ed in particolare Maurizio
Decina che presso il Cefriel lo invitava alle presentazioni intermedie
del Master organizzato dal Politecnico di Milano e dove ebbe modo di assistere
alla dimostratore di un componente basato su una workstation unix capace
di funzionare come connection-less server consentendo l'interconnessione
tra reti FDDI ed ATM.
- E' proprio
dal contatto con Decina, con il Cefriel, con il prof. Davoli all'Università
di Genova, con Marco Listanti all'Università di Roma la Sapienza
che rafforza il proprio convincimento verso un altro modo di fare ricerca.
- Non esclusivamente
basata su aspetti teorici e simulativi ma anche su attività sperimentali.
Chiede allora supporto a Siemens per riuscire a fare misure a livello di
segmento DQDB sulla rete MAN Toscana (sulla porzione di accesso della rete
a 34 Mbit/s) ed apre così la strada per quelle che saranno le prime
attività di ricerca di un settore che oggi viene denominato "Metrologia
della Rete" nella quale si è impegnato per oltre vent'anni
sul tema della misura, della generazione e del controllo del traffico.
- Sono gli
anni in cui grazie ad azioni di sostegno alla ricerca Hewlett Packard nella
figura di Lorenzo Coslovi e poi di Renato Sommacal che gli consentì
di acquisire i più potenti protocol Analyzer Ethernet e ATM (rispettivamente
l'Internet Advisor e l'ATM Broadband Series Test System).
- Gli studi
sul traffico avevano consentito di mettere per la prima volta in evidenza
anche in Italia la natura Frattale o Auto-Simile del traffico proprio sulla
rete MAN Toscana.
- Tali ricerche
condotte in particolare presso i laboratori di AT&T Research (ex Bellcore)
rivoluzionarono un decennio di studi su modelli di traffico che potessero
risultare maggiormente realistici rispetto ai modelli tradizionali di tipo
markoviano (mai validati sperimentalmente) da sempre impiegati nello studio
delle prestazioni dei protocolli di reti di telecomunicazioni a commutazione
di pacchetto.
- Stefano Giordano
ha anche condotto insieme a Maurizio Lancia presso l'istituto CNR IASI
di Roma le prime sperimentazioni italiane di Multicast IP sulla rete MBONE
ed i primi esperimenti con Ipv6 già sulla dorsale SIXBONE e poi
nell'ambito del progetto SIXNET come sub contractor del GARR nell'ambito
del quale ha contribuito in particolare sugli aspetti relativi alla mobilità
su Ipv6.
- Ha partecipato
nei primi anni 2000 al Consiglio di Amministrazione di Interfree (uno dei
principali Internet Service Provider italiani). Stefano Giordano è
stato il primo docente universitario italiano che ha inserito la didattica
su "Open hardware" basato su NetFPGA all'interno dei corsi ufficiali
in Ingegnera delle Telecomunicazioni grazie al supporto dell'Ing. Gianni
Antichi.
- Il gruppo
di ricerca è il primo gruppo in Italia a lavorare sulla scheda NetFPGA
a 10 Gigabit/s.
- Ha partecipato
nei primi anni 2000 al Consiglio di Amministrazione di Interfree (uno dei
principali Internet Service Provider italiani).
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- Stefano Giordano
è professore associato presso il Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione:
Elettronica, Informatica, Telecomunicazioni dell'Università di Pisa
e titolare dei Corsi "Reti di Telecomunicazioni" e di "Ingegneria
del Teletraffico" rispettivamente nell'ambito del Corso di Laurea
e nella Laurea Magistrale in Ingegneria delle Telecomunicazioni.
- E' docente
di Reti di Telecomunicazioni anche presso l'Accademia Navale di Livorno
e titolare del corso in Sistemi di Telecomunicazioni per la Logistica del
Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale dell'Universita' di
Pisa.
- E' inoltre
titolare del corso obbligatorio Teletraffic Engineering nella Laurea Magistrale
a numero chiuso e lingua inglese "Computer Science & Networking"
realizzata dalla Università di Pisa in collaborazione con la Scuola
Superiore S. Anna.
- E' responsabile
dei Laboratori di Reti di Telecomunicazioni presso il Dipartimento di Ingegneria
dell'Informazione dell'Università di Pisa è stato membro
del Comitato tecnico scientifico del centro SERRA (SERvizio Reti Ateneo)
dell'Università di Pisa e per numerosi anni responsabile dell'Area
Reti presso il Centro Meta del Consorzio Pisa Ricerche sotto la Direzione
di Roberto Gagliardi.
- E' senior
member dell'IEEE Communication Society di cui è membro dal 1989,
dell'Internet Society dalla sua fondazione nel 1992, dell'IFIP WG 6.3 (Performance
of Communication Systems).
- E' vice-chair
del Technical Committee dell'IEEE Comm. Society denominato "Communication
Systems Integration and Modelling (CSIM)".
- E' membro
del CNIT (Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni).
- E' il rappresentante
dell'Università di Pisa nel gruppo nazionale GTTI (Gruppo Telecomunicazioni
e Teoria dell'Informazione).
- E' membro
del consiglio direttivo del Charter italiano dell'Internet Society (Isoc.it).
- E' membro
del Comitato Spin-Off dell'Università di Pisa su nomina del Rettore.
E' membro del Comitato di Presidenza della Facoltà di Ingegneria
dell'Università di Pisa.
- Dalle sua
attività di trasferimento tecnologico sono nate Nextworks e Netresults
ed ha contribuito alla nascita di Witech e del consorzio CUBIT (nel quale
siede nel consiglio di amministrazione).
- Ha inoltre
fondato, per la prima volta in Europa, insieme a Juniper Networks un centro
di alta formazione nel settore delle Reti (Juniper Networks Higher Learning
Center) rivolto alla formazione di personale specializzato sui temi dell'Internet
di prossima generazione.
- Da tali attività
è nato il corso Laboratorio Internet di cui è responsabile.
- E' revisore
(o ha partecipato in passato ad attività di revisione) per la comunità
Europea, della National Science Foundation (USA), del MIUR e del MAP per
progetti nel settore Telecomunicazioni.
- E' uno dei
revisori nell'"Albo di esperti in innovazione tecnologica" del
Ministero della Istruzione e della Ricerca.
- E' autore
di oltre 200 articoli a congressi e riviste internazionali sugli aspetti
teorici e pratici della progettazione delle moderne reti di telecomunicazioni.
- E' stato
responsabile di numerosi progetti di ricerca nazionali ed internazionali
(in alcuni casi anche come coordinatore europeo).
- E' stato
il responsabile per l'Università di Pisa della partecipazione alla
Rete di Eccellenza "Future Generation Internet in Europe" che
ha coinvolto oltre 50 Università europee leader nel settore del
networking per NGN (Next Generation Networks).
- Fa parte
dell'editorial board delle riviste International Journal on Communication
Systems di Wiley e del Journal of Communication Software and Systems, pubblicazione
co-sponsorizzata dalla IEEE Communication Society. E' membro del comitato
editoriale dell'IEEE Communication Surveys and Tutorials.
- E' co-autore
della voce "Multimedia Communications" nell'Encyclopedia of Telecommunications
di John Wiley.
- E' stato
General Chair e Technical Program Co-Chair della conferenza IEEE CAMAD
(Computer Aided Modelling Analysis and Design) 2009 tenutasi a Pisa nel
Giugno del 2009, TPC co-chair del Simposio Communication QoS, Reliability
and Modelling dell'IEEE Globecom 2011 che si è tenuto a Houston
in Texas.
- Sarà
TPC co-chair del Symposium Next Generation Networking and Internet Symposium
che si terrà ad Anaheim nel Globecom 2012
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