Verso una Governance Europea di Internet ?

[English version]

Parigi Stati Generali Domini EU 03/07/2003

Paolo Vigevano

Capo della Segreteria Tecnica del Ministro per l' Innovazione e Tecnologie

Intervento di Paolo Vigevano a:
  • Stati generali europei per il sistema di denominazione Internet, II - Parigi, 3 luglio 2003 Organizzati da
    • ISOC France,
    • Cigref (Club informatico delle grandi imprese),
    • Medef (Associazione degli imprenditori),
    • Camera di Commercio e Industria di Parigi,
  • in partenariato con AFNIC (registro francese) e la
  • Società Gandi

L' intervento e' stato presentato da Stefano Trumpy, rappresentante italiano al GAC, nella sessione plenaria "Verso una Governance Europea di Internet ?"


Per opportuna diffusione si presenta qui la versione italiana, a cura di Giampaolo Bonora, del testo ufficiale in lingua inglese.

Man mano che Internet si diffonde dappertutto e diventa più pervasivo e maturo, i politici di tutto il mondo riconoscono il bisogno di nuovi modelli di governance e coordinamento per essere all'altezza delle sfide globali che Internet pone.

Alcuni stati-nazione si stanno orientando verso organizzazioni non tradizionali di coordinamento e formulazione di indirizzi, sia come guida per armonizzare l'attività legislativa nazionale, che per la effettiva formulazione di politiche vincolanti. Queste entità stanno assumendo decisioni che un tempo sarebbero stare proprie degli stati-nazione, attraverso la legislazione nazionale e la regolamentazione in via amministrativa. Questo mutamento rappresenta un importante sviluppo per la governance e il coordinamento sociale, come sappiamo. Questo trend può onorare la promessa di una attività di indirizzo efficiente, stabile e internazionale in supporto a una industria rapidamente crescente.

La Internet Corporation for Assigned Numbers and Names (ICANN) rappresenta questo sforzo di creare un nuovo modo di coordinamento o "governance" fuori del tradizionale quadro delle organizzazioni internazionali e dei governi nazionali. Come tale, ICANN fu designato per rappresentare direttamente i portatori di interessi, piuttosto che attraverso gli stati-nazione. Il ruolo o missione di ICANN non è di "gestire" o "regolare" o "governare" Internet, ma piuttosto funzionare unicamente come organismo di coordinamento tecnico. Effettivamente, molto del lavoro di ICANN si inquadra perfettamente in questa descrizione. Tuttavia, anche se molto di quello che fa ICANN può essere caratterizato come "coordinamento tecnico", è spesso inestricabilmente intessuto con la formulazione di politiche. ICANN insiste che le sue attività sono "semplice gestione tecnica" del sistema dei nomi di dominio e del sistema di indirizzamento IP.

Questo argomento è indifendibile. Le attività fondamentali di ICANN hanno implicato scelte politiche piuttosto che dettagli tecnici. E' difficile sostenere, ad esempio, che sviluppare una protezione per i proprietari dei marchi contro nomi di dominio confusamente simili è un argomento senza implicazioni di politica pubblica. La maggior parte dei problemi sollevati dall'aggiunta di nuovi domini generici di massimo livello, solleva più ampie questioni politiche. I nomi nel ciberspazio possono identificare accessi utente, nominare e trovare risorse, e aiutare nella navigazione e ricerca su Internet. L'assegnazione e la registrazione dei nomi è diventata un business notevole. L'emergenza di questo mercato ha creato nuovi problemi e ha ridefinito quelli tradizionali. Attaccare nomi a individui, gruppi o entità economiche dà l'opportunità di essere coinvolti nella regolazione del contenuto.

Il principio sottostante a ICANN è che è una istituzione non governativa. Tuttavia, questa interrelazione di aspetti tecnici e politici rende la partecipazione pubblica alla governance interna di ICANN assolutamente importante. I governi giocano un ruolo formale in ICANN attraverso il Comitato Consultivo Governativo (GAC) e hanno iniziativa nel processo decisionale di ICANN. I governi sono visti con sospetto dalla comunità Internet, principalmente a causa della loro inefficienza e della mancanza di risposte ai rapidi sviluppi sociali e tecnologici che hanno marcato la crescita di Internet.

Tuttavia, i tentativi di tenere il processo di formulazione delle politiche per Internet, lontano dall'input governativo ha avuto spesso come risultato interventi dei governi, dannosi per Internet e per la sua comunità globale. Per di più, la mancanza di ruolo formale per i governi e gli interessi delle agenzie governative nel processo globale di formulazione di politiche per Internet hanno già portato ogni sorta di esiti sfortunati.

I governi nazionali di molti paesi hanno già implementato regole unilaterali, restrizioni e politiche talvolta bizzarre, molte delle quali sono prive di senso nel contesto senza confini di Internet. Il risultato è confusione dappertutto, per utenti individuali, attività economiche, organizzazioni non-profit e chiunque altro. Le polemiche internazionali, come il continuo disaccordo tra Unione Europea e Stati Uniti sulle politiche per i consumatori e per la privacy in Internet, sono un altro esempio dei problemi che sorgono quanso questi problemi non sono affrontati adeguatamente, in modo continuo ed evolutivo, con input da governi nazionali ed altri, su base cooperativa in ogni fase del processo.

Sarebbe molto meglio definire in primo luogo il ruolo partecipativo dei governi, e considerarli parte del processo decisionale. La partecipazione del settore pubblico attraverso i governi e le loro varie istituzioni è assolutamente cruciale. Non ci si può aspettare che i mondi for-profit che non-profit possano coprire adeguatamente questo ruolo da soli.

Proprio per questa ragione, c'è bisogno di identificare i mezzi più appropriati attraverso cui i governi possano esercitare la loro autorità politica pubblica e per fare da guida dove è richiesto. In particolare, crediamo che il ruolo dei governi dovrebbe concentrarsi in due aree:

  • 1. Mostrare un chiaro supporto per l'organizzazione di un organismo tecnico esperto e supportare la sua indipendenza
  • 2. Fornire input, come stanno facendo attualmente attraverso il GAC

Nella situazione attuale, gli Stati Uniti sono il solo governo che ha un collegamento diretto con ICANN, per mezzo del Memorandum of Understanding (MoU) con il Dipartimento del Commercio (DoC). Il fatto che solo il governo degli Stati Uniti abbia un coinvolgimento così stretto in questa importante risorsa pubblica mette a disagio molti paesi nel GAC. Consentire un maggior input governativo internazionale nella formulazione delle politiche è un mezzo per ottenere una maggiore legittimazione poichè ICANN, pur essendo una entità privata, cerca di giocare un ruolo di solito proprio degli enti pubblici. La rappresentanza assicurerà che le sue decisioni siano il prodotto di un processo democratico.

Guardiamo con favore alla approvazione da parte di ICANN di un quadro di riferimento per la formazione di gruppi at large locali, globali e regionali, al recente meeting di Montreal. Questo è un chiaro passo verso un maggior coinvolgimento della comunità degli utenti nelle decisioni che riguardano come funziona Internet. Siamo ugualmente soddisfatti che ICANN abbia raggiunto un accordo per migliorare le comunicazioni con i registri dei ccTLD (domini nazionali di massimo livello), creando la Country Code Names Supporting Organization (ccNSO).

Vorrei anche aggiungere che Paul Twomey, che è stato recentemente nominato Presidente e C.E.O. di ICANN, è stato Chairman del GAC per quattro anni. Vorrei interpretare questa nomina come un altro significativo riconoscimento del ruolo dei governi.

Un altro elemento importante di questa nuova fase di ICANN è l'introduzione di .eu che è previsto diventi la identificazione distintiva pan-Europea di siti web e indirizzi e-mail, paragonabile a .org o .com

La Commissione Europea ha deciso di designare EURID - il registro europeo per i domini Internet - come Registro per il dominio di massimo livello (TLD) .eu . I tre membri fondatori di EURID stanno attualmente gestendo i codici nazionali .be (Belgio) .it (Italia) e .se (Svezia). Due membri associati provengono da paesi in via di adesione all'Unione (Repubblica Ceca e Slovenia). EURID è impegnato a consultare gli interessati dalla Comunità Europea Internet e ad assicurare contatti con organizzazioni regionali e internazionali attive a proposito di Internet.

La selezione del Registro che gestirà il TLD .eu è un passo importante verso la disponibilità di .eu. Una volta che il Regsitro sarà pienamente operativo, imprese, organizzazioni e cittadini nella Unione Europea saranno in grado di registrare i loro nomi di dominio nel TLD .eu . La creazione di .eu darà a cittadini europei e imprese la possibilità di acquisire una identità Europea su Internet.

La Commissione finalizzerà ora un contratto con EURID, poi saranno fatti i passi necessari con ICANN per la inclusione di .eu nel DNS globale di Internet. Contemporaneamente, la Commissione, in consultazione con gli Stati Membri e il Registro, stabilità regole di politica pubblica per problemi come la registrazione speculativa e abusiva di nomi di dominio, la proprietà intellettuale e diritti simili, problemi di linguaggio e concetti geografici e risoluzione extragiudiziale delle dispute. Vorrei enfatizzare quest'ultimo aspetto dell'azione della Commissione perchè penso che supporti le funzione centrali di ICANN: il coordinamento tecnico dei sistemi di denominazione e indirizzamento. Per la loro natura essenzialmente tecnica, queste funzioni sono meglio amministrate da una autorità esperta indipendente. Chiarezza di mandato e di missione sarà essenziale per isolare le funzioni per le quali ICANN è responsabile, e quelle per le quali non lo è. ICANN dovrebbe cercare di mantenere le sue funzioni di indirizzo verso:

  • a) argomenti che derivano direttamente da, e sono necessari al, coordinamento di funzioni tecniche del sistema dei nomi a dominio (DNS) di Internet; e
  • b) argomenti per i quali è il solo, o il più appropriato organismo, per risolvere i problemi sul tappeto.

L'adozione di indirizzi in aree come la privacy, problemi dei consumatori e competizione è in capo ai governi e alle organizzazioni intergovernative.

Il problema vero nel discutere la Internet Governance è di tirare una riga fra dove finiscono gli aspetti tecnici e dove cominciano gli aspetti politici; questa demarcazione serve a chiarificare come il ruolo di formulazione delle politiche di ICANN può essere riconciliato con il livello politico di altri organismi intergovernativi e/o internazionali come ITU, WIPO, OCSE, WTO, ISOC, W3C, ETSI. ICANN dovrebbe affrontare questi problemi solo nella misura in cui vengono sollevati dalle attività all'interno del suo mandato. E' in questo contesto che di tanto in tanto può essere richiesta consulenza o guida da parte dei governi.

Conclusioni

In Italia, c'è un dibattito in corso sui problemi della governance di Internet e sul futuro del registro italiano in particolare; il governo deve agire per preservare le competenze di alto livello accumulate finora, dando legittimazione al registro e favorendo una crescita nel settore privato, riservando a se stesso di intervenire solo nei casi improbabili di gravi malfunzionamenti.

Durante il nostro mandato alla Presidenza dell'Unione Europea, intendiamo incoraggiare la Commissione Europea a monitorare da vicino la riforma che sta prendendo corpo all'ICANN e ad analizzare in dettaglio il modello di gestione della governance globale di Internet, alla luce di una possibile evoluzione/consolidamento.

La relazione tra ICANN e il governo USA è vista in una luce positiva nella misura in cui, come previsto, può dissolversi in favore di un modello di eguale partecipazione con altri paesi, e con l'Europa in particolare. Per questa ragione, attribuiamo una particolare importanza al GAC che rappresenta in ICANN la voce dei governi.

E' sempre più evidente che Internet, come rappresentato dal World Wide Web e da una larga varietà di servizi e tecnologie basate sulla rete, sta rapidamente diventando un requisito critico e il fondamento di virtualmente ogni aspetto delle nostre vite, dai più fondamentali a quelli estremamente mondani. E' probabile che solo pochi aspetti di commercio, educazione, comunicazioni, governi, divertimento od altra manifestazione della nostra esistenza quotidiana, non siano toccati da questo cambiamento estremamente rapido che si sta distendendo sul globo molto più rapidamente di quel che si poteva prevedere solo pochi anni fa.

Questi sviluppi globali e interconnessi, senza precedenti nella storia umana, suggeriscono che le decisioni che riguardano politiche, regolazione, controllo e correlate attività di Internet saranno preoccupazioni cruciali per l'intera popolazione mondiale. Di conseguenza, la rappresentazione appropriata dei molti interessi variegati riguardante queste attività dev'essere rispettata.

[Traduzione di Giampaolo Bonora]

Dove va
Internet
cctld.it
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