Introduzione
- Da qualche tempo
si parla con insistenza di termini che indicano vari aspetti dello stesso
fenomeno quali "autostrade informatiche" (mettendo l'enfasi sul
flusso dei dati), "villaggio globale" (mettendo l'enfasi sull'aspetto
sociale dell'uso dei servizi telematici), cyberspazio (mettendo l'enfasi
sulla universalità dell'uso della cibernetica, termine invero un
poco retrò), "società dell'informazione" (mettendo
l'enfasi sugli aspetti organizzativi della società moderna) o "servizi
multimediali" (mettendo l'enfasi sulla tipologia di servizi che richiedono
mezzi trasmissivi di alte prestazioni).
- Viene naturale
domandarsi se siano state fatte, in tempi recenti, scoperte o avanzamenti
nelle conoscenze di base dell'informatica e delle telecomunicazioni tali
da giustificare la enfasi attuale sul fatto che stiamo entrando in una
nuova era, se tutto questo rumore e' un fenomeno di moda destinato a rientrare,
se e' un cavallo di battaglia politico, oppure se si tratta della promozione
economica di un processo destinato ad ingigantirsi.
- In realtà
non vi sono state, in tempi recenti, scoperte eccezionali e, per gli addetti
ai lavori, i presupposti tecnologici del fenomeno attuale erano gia' noti
e studiati in precedenza. E' vero piuttosto che certe tecnologie ed i relativi
prodotti industriali sono giunti adesso a maturazione in modo tale da rendere
attuabili le "autostrade informatiche" ed il "villaggio
globale". La chiave di volta del fenomeno sta quindi nel fatto che
si stanno creando le condizioni per un utilizzo dei servizi da parte di
numeri molto grandi di utenti finali e questo fa si' che si giustifichino
i grossi investimenti necessari e che i costi unitari "per servizio"
possano essere sufficientemente bassi.
- Elementi necessari
per la realizzazione delle autostrade informatiche sono il personal computer
e le telecomunicazioni. Il personal computer, negli anni recenti, ha avuto
incrementi molto sensibili di prestazioni a parità di costo, ma
non ha avuto certamente l'incremento di prestazioni dei prodotti per le
telecomunicazioni. Ad esempio, il costo dei modem, che permettono ad un
personal computer di connetersi alla rete attraverso una normale linea
telefonica, e' andato negli ultimi anni diminuendo vertiginosamente ed
anche la loro affidabilità e' cresciuta moltissimo.
- Questo ultimo
fatto ha creato i presupposti affinché l'enorme numero di possessori
di personal computer abbiano oggi la possibilità di connettersi
alla rete Internet con dei costi molto bassi, utilizzando un altro oggetto
domestico diffusissimo: il telefono. Il successo dell'Internet e la sua
diffusione si basa su questi semplici fattori con la aggiunta di un altro
elemento fondamentale: la affermazione di uno standard (protocollo TCP/IP)
che ha permesso ad ogni computer presente sul mercato di interconnettersi
con gli altri efficacemente ed a costi molto bassi. Infine i servizi di
base di Internet, basati sul TCP/IP, hanno permesso di costruire applicazioni
destinate a categorie diverse di utenza, utilizzando una piattaforma di
sviluppo comune.
- La costruzione
delle "autostrade informatiche" e del "villaggio globale"
dovrebbe partire dagli elementi chiave del successo di Internet ed estrapolarne
le potenzialità, attivando lo sviluppo di servizi di informazione
di larghissimo uso che avrà grossi risvolti industriali e commerciali,
nonché di tipo sociale.
- Quando si parla
di "autostrade", in analogia con le vie di transito di grossi
flussi di autoveicoli, ci si riferisce al trasporto dei dati; in sostanza,
si parla di "autostrade" per evidenziare quella crescita delle
infrastrutture che verranno messe a disposizione dagli operatori di telecomunicazioni,
in modo che trasmettere da A a B risulterà molto piu' affidabile
ed a basso costo rispetto ad oggi. La evoluzione degli attuali servizi
di Internet avverrà nella direzione multimediale (integrazione di
voce, immagini e dati) e richiederà delle capacita' trasmissive
notevoli.
- Anche se, da
addetto ai lavori, tendo a sminuire l'aspetto dell'invenzione e della straordinarietà,
tanto caro a certi giornalisti cacciatori di scoop, intendo, nei paragrafi
seguenti, mettere in evidenza la portata del fenomeno che e' solo agli
inizi e tutta una serie di implicazioni che comportano grossi aspetti sistemici,
anche se non strettamente collegati alla tecnologia di base.
I servizi del "villaggio
globale"
- I servizi disponibili,
entro un numero non elevato di anni, saranno sostanzialmente: video on
demand (offre la possibilità di ordinare la proiezione di film e
programmi a piacimento) e televisione interattiva (offre la possibilità
all'utente di interagire in linea durante le trasmissioni), quale evoluzione
della attuale televisione; videotelefono (viene offerta l'immagine dell'interlocutore)
e presenza virtuale (delle telecamere permettono di avere immagini dell'interlocutore
e dell'ambiente in cui egli si trova), quale evoluzione del telefono attuale;
inoltre sarà disponibile di informazione in linea di ogni tipo,
capacità di comunicazione interpersonale e con gruppi di opinione
o di interesse, tele lavoro, servizi telematici per operazioni bancarie,
per prenotazioni di ogni tipo, per ordinativi di spesa, per richieste di
certificati e servizi di enti pubblici, apprendimento a distanza, consultazione
di librerie, etc., quale evoluzione dell'Internet attuale.
- I servizi di
cui sopra saranno disponibili attraverso un unico "filo" che
sarà disponibile oltre che negli uffici, anche nelle abitazioni
con la possibilità di connettere uno o più terminali capaci
di svolgere l'insieme delle funzioni sopra descritte; inoltre gli stessi
servizi saranno disponibili, se pure in misura più ridotta, anche
ad utenti mobili che si collegano via radio.
- L'enfasi attuale
sulle "autostrade informatiche" e' giustificata dal fatto che
la realizzazione di servizi sopra accennati richiederà dei grossissimi
investimenti che potranno realizzarsi soltanto tramite un concerto di volontà
politiche e finanziarie delle amministrazioni e tramite investimenti privati
di consorzi di aziende.
- Attualmente
i piani delle amministrazioni dei paesi più sviluppati per la completa
realizzazione delle "autostrade informatiche" traguardano fino
al 2015; in tale data si prevede di avere la fibra ottica distribuita fin
nelle abitazioni e l'utilizzo, su questa, delle tecnologie fotoniche che
sfruttano al massimo le potenzialità del mezzo fisico. Per dare
una idea dell'incremento delle prestazioni previsto a medio termine, oggi
sulla rete di distribuzione sono disponibili all'utenza capacità
trasmissive fino a 2 megabit per secondo; con la adozione della tecnologia
ATM si prevede di arrivare, entro due o tre anni, a 155 megabit per secondo
(75 volte la capacità attuale) e, entro cinque o sei anni, al gigabit
per secondo (500 volte la capacità attuale).
- Con la dicitura
"autostrade informatiche", si deve includere anche la fornitura
ai vari gruppi di interesse presenti nella nostra società dei servizi
di informazione e di elaborazione dell'informazione che sono la estensione
di quelli attuali di Internet. Occorrerà del tempo affinché
questo obiettivo ampio sia realizzato e si stabilisca un opportuno equilibrio
tra offerta e domanda di servizi di informazione.
Impatti previsti
sulla organizzazione della vita sociale
- E' indubbio
che ci si trova di fronte ad una accelerazione del fenomeno di "informatizzazione"
della vita privata e sociale che viene, in questo periodo, enfatizzato
dalla attenzione posta dai mezzi di comunicazione sulle "autostrade
informatiche".
- Questa "informatizzazione"
sta procedendo con costanza, favorita dalla rapidissima evoluzione dell'offerta
di prodotti per la comunicazione e di personal computer e dal conseguente
abbassamento dei costi, ma incontra indubbiamente anche delle resistenze
culturali ed organizzative che fanno si' che si sia oggi ben lungi dallo
sfruttare appieno le potenzialità dei mezzi informatici.
- Per quanto riguarda
le carenze culturali, basti pensare che, solo in anni recenti, l'informatica
si insegna nelle scuole in modo diffuso e che pertanto la grande maggioranza
dei cittadini non giovanissimi ha difficoltà a familiarizzare con
il mezzo informatico; per quanto riguarda invece le questioni organizzative,
la introduzione delle automazioni informatiche, ad esempio nella pubblica
amministrazione, richiede non indifferenti revisioni delle mansioni degli
addetti, con conseguenti problemi di tipo sindacale e di gestione delle
risorse.
- Quanto sopra
mette in evidenza gli elementi frenanti; e' indubbio comunque che la disponibilità,
in via progressiva e su scala sempre più vasta dei servizi menzionati,
farà si che lo stabilirsi del "villaggio globale" avrà,
in tempi relativamente brevi, un impatto sia sulla vita individuale che
sulla vita sociale. All'individuo sarà possibile ottenere in casa
molti servizi che oggi richiedono degli spostamenti; sara' disponibile
una quantità di informazioni in linea quali previsioni del tempo
specifiche per aree delimitate, itinerari turistici, orari, segnalazione
preventiva di disservizi, disponibilità di alberghi, di posti per
spettacoli, etc.; in sostanza l'individuo avrà una vastissima possibilità
di servirsi da solo in qualunque momento, senza dipendere da vari intermediari
dell'informazione, cosi' come potrà fare operazioni bancarie, ordinare
la spesa, acquistare biglietti, richiedere certificati, verificare lo stato
di pratiche in corso, etc..
- Il "villaggio
globale" non risolverà certamente le ansie dell'umanità
ne' la "presenza virtuale" potrà mai sostituire le sensazioni
della presenza fisica dell'interlocutore ma la persona sarà meno
vincolata da una serie di impegni che oggi ha e che gli impongono di "andare
a fare le cose".
- La maggiore
libertà ottenuta dovrebbe avere, da una parte, un effetto benefico
sulla disponibilità del tempo libero; dall'altra, potrebbe essere
vista negativamente proprio in quanto sfavorisce i rapporti interpersonali
diretti. Questo e' il dilemma che la società tecnologica ci pone
da quando esiste; il vero problema, per l'umanità, e' di fare un
buon uso della tecnologia visto che comunque delle invenzioni, come per
esempio dell'automobile, non riesce a fare a meno.
- In quanto poi
alla socializzazione, la realizzazione del "villaggio globale"
permetterà a gruppi di interesse nati spontaneamente per affinità
di interessi culturali, di interessi economici, di interessi nel tempo
libero, di stabilire dei "luoghi di discussione" ove ciascun
aderente, in qualunque parte del mondo si trovi, può dire la sua
e contribuire alla formazione del pensiero del gruppo. Questa possibilità,
gia' oggi largamente usata nell'Internet, costituisce uno degli elementi
che caratterizzano in senso "democratico" gli attuali servizi
telematici.
- Uno dei punti
sui quali oggi si insiste in modo particolare e' il fatto che la diffusione
intensiva dei servizi telematici porterà con se' in Europa un notevole
sviluppo della occupazione. Questa affermazione, se e' vera potenzialmente
per l'Europa, lo e' certamente anche per i nostri concorrenti asiatici
o del Nord America; pertanto e' essenziale che l'Europa si attrezzi nel
modo più efficace possibile per favorire l'offerta di servizi e
per fronteggiare la concorrenza; solo in questo modo le potenzialità
per l'occupazione potranno essere sfruttate appieno.
Dove siamo oggi
nel cammino verso il "villaggio globale"
- Come gia' accennato
l'Internet, con i suoi attuali 40 milioni stimati di utenti costituisce
la più vicina approssimazione esistente del "villaggio globale";
ogni utente può interagire personalmente con chiunque altro; ogni
utente può aderire a qualunque delle molte migliaia di liste di
discussione che sono aperte sulla rete, può accedere ad un notevole
numero di banche dati e servizi informativi presenti sui nodi della rete.
Certamente la probabilità che un nuovo utente generico possa trovare
sulla rete i servizi e le informazioni che risolvono i suoi problemi e'
ancora scarsa.
- Allo stato attuale
infatti l'utenza e' di un certo tipo: ambiente della ricerca, dell'università,
di certe aziende, di certe organizzazioni internazionali e di gruppi di
interesse vari ma ben lungi dal rappresentare la globalità degli
interessi possibili della società; basti pensare cosa rappresentano
40 milioni di utenti rispetto alla popolazione del globo.
- Anche in Italia
stanno fiorendo, oltre a servizi informativi per settori specialistici
di utenza, le reti civiche che, su scala locale, intendono fornire al cittadino
i servizi informativi di cui ha bisogno ed, in aggiunta, offrono anche
la "finestra" al mondo Internet.
- Per quanto riguarda
le strutture per il trasporto dei dati, queste esistono e sono accessibili
a chiunque ne faccia richiesta ma sono limitate nelle loro possibilità
trasmissive ed ancora troppo care. Gli utenti che possono avvalersi delle
reti per la ricerca, che sono le uniche ad elevate prestazioni, sono pochi
privilegiati; gli altri possono riferirsi ai fornitori di servizio Internet
ed, in tempi recentissimi anche a Telecom Italia che, con il servizio Interbusiness,
si accinge a soddisfare la domanda degli utenti commerciali.
- Le "autostrade"
dovranno realizzare grosse capacità di trasporto dei dati che facciano
si' che il costo unitario per "bit" trasmesso sia sufficientemente
basso da permettere l'accesso al cittadino comune sia da casa che quando
si sposta. Alcuni dei servizi del "villaggio globale", quando
realizzati al pieno delle loro potenzialità, richiederanno infatti
una "banda disponibile" cosi' ampia che oggi avrebbe dei costi
proibitivi per l'utente generico.
- I fornitori
di telecomunicazioni sono pertanto impegnati in piani di investimento di
larghissima prospettiva che dovrebbero permettere di rendere disponibili
agli utenti le capacità trasmissive a basso costo che permetteranno
di realizzare il "villaggio globale". Alcune realizzazioni sperimentali
sono già operative e promettono di potersi affermare commercialmente
in un futuro vicino.
L'inizio della svolta
- Chi ha dato
inizio al parlare intensamente della "società dell'informazione"
e' stata indubbiamente la coppia Clinton - Gore che, già nella campagna
elettorale, avevano dato una grossa enfasi alla "Network Information
Infrastructure" quale strumento per mantenere agli Stati Uniti il
primato tecnologico in un settore strategico come le tecnologie dell'informazione
e quale strumento per la promozione della ricerca industriale e per la
diffusione del know/how. Non mancava la consapevolezza della importanza
dei problemi citati ne' in Giappone ne' in Europa ma indubbiamente gli
USA, con il lancio del programma di finanziamento poliennale della NII,
hanno suonato la carica e fatto si' che anche i potenziali partner/concorrenti
si siano organizzati.
- Clinton e' stato
il primo capo di Stato che ha attivato un indirizzo Internet per permettere
ai cittadini degli Stati Uniti, ed a chiunque altro nel mondo, di mandargli
messaggi diretti e, per reagire alle migliaia di messaggi che riceve giornalmente,
si e' creato una organizzazione ad hoc. E' prevedibile che l'esempio verrà
seguito da altri.
Che cosa fa l'Europa?
- La Unione Europea
si e' mossa con alcuni documenti di strategia generale già largamente
noti come il "libro bianco Delors" ed il "rapporto Bangemann".
- Il primo e'
un documento che imposta le linee generali per lo sviluppo della economia
in Europa e che vede, tra l'altro, nelle tecnologie informatiche ed in
particolare nello sviluppo del software e dei servizi, uno dei punti che
possono garantire la crescita del sistema Europa e l'incremento dell'occupazione.
- Il secondo rapporto,
specificamente dedicato alle telecomunicazioni, individua chiaramente la
"società dell'informazione" e l'importanza dello sviluppo
delle attuali reti di telecomunicazione; il documento definisce anche i
settori verticali nei quali sviluppare i servizi di maggiore utilità
per la società di oggi.
- Il rapporto
pone poi particolare attenzione ai problemi della liberalizzazione del
mercato nel settore delle telecomunicazioni, quale strumento per migliorare
la competitività dell'Europa.
- La Unione Europea
sta avviando il Quarto Programma Quadro che si estenderà da quest'anno
sino alle soglie del 2000; il QPQ prevede, nel settore delle tecnologie
dell'informazione, i seguenti progetti:
- - Information
Technology Questo progetto costituisce il
seguito di ESPRIT del Terzo Programma Quadro, riguarda la scienza dell'informazione
e l'ingegneria informatica ed e' orientato all'elemento computer.
- - Telematics
Questo progetto, che nel Terzo Programma Quadro non esisteva come azione
coordinata, si prefigge di sviluppare quei servizi all'utente finale che
realizzano la "società dell'informazione".
- - Advanced
Communications Technology Systems Questo progetto
costituisce il seguito di RACE del Terzo Programma Quadro e riguarda l'aspetto
telecomunicazioni.
Le attività
dei G7
- Nel summit dei
G7 avvenuto a Napoli nel luglio 94, e' stata lanciata l'iniziativa di dedicare
un prossimo summit al tema della "società dell'informazione";
questo incontro avverrà ad Halifax, Canada, nel giugno 95.
- Le attività
preparatorie per tale evento sono iniziate a cavallo della fine dell'anno
ed hanno avuto una tappa importante nell'incontro dei ministri delle poste
e dell'industria avvenuto a Bruxelles il 25/26 febbraio scorso. In tali
date si e' tenuta la conferenza ministeriale sulla "società
dell'informazione" che si e' articolata sugli eventi seguenti:
- - la conferenza
vera e propria che ha toccato gli aspetti della struttura regolamentare
e della politica di concorrenza, lo sviluppo della infrastruttura dell'informazione,
l'accesso alla infrastruttura e le applicazioni ed infine gli aspetti sociali
e culturali;
- - la tavola
rotonda con gli industriali che ha permesso di dare voce al mondo imprenditoriale
che e' fortemente impegnato nella realizzazione della "società
dell'informazione";
- - una mostra
che ha permesso di far vedere alcuni esempi tangibili di realizzazioni
avviate.
- Il fatto che
la conferenza si sia svolta a Bruxelles ha significato un particolare impegno
da parte della Unione Europea nel promuovere i processi normativi e finanziari
che dovrebbero permettere all'Europa di attuare efficacemente la "società
dell'informazione"; questo non vuole dire che la Unione Europea rappresenta
gli stati membri che fanno parte dei G7 ma piuttosto che la Unione Europea
si e' impegnata a garantire azioni coordinate anche per conto di quegli
stati membri che non fanno parte dei G7.
- Particolarmente
importanti sono stati gli aspetti sociali discussi che hanno toccato la
necessita' di:
- - promuovere
il servizio universale in modo da garantire uguali possibilità di
partecipazione per tutti;
- - porre l'attenzione
sugli effetti per l'occupazione;
- - garantire
il pluralismo linguistico e culturale;
- - mettere a
punto un sistema di istruzione ed informazione
- Si e' promossa
la cooperazione tra i G7 per scambiare le esperienze maturate e soprattutto
per dare vita a progetti di comune interesse. Sono pertanto stati individuati
11 progetti pilota comuni con lo scopo di dimostrare le potenzialità
della "società dell'informazione", e di contribuire alla
soluzione di aspetti importanti per la sua realizzazione. I progetti sono
i seguenti:
- 1 - Inventario
globale sulla informazione multimediale accessibile
- 2 - Interoperabilità
globale per le reti a larga banda
- 3 - Istruzione
e formazione transculturale
- 4 - Biblioteche
elettroniche
- 5 - Musei e
gallerie elettroniche
- 6 - Gestione
delle risorse naturali e dell'ambiente
- 7 - Gestione
globale delle emergenze
- 8 - Applicazioni
globali nel settore della sanità
- 9 - Pubblica
amministrazione "on line"
- 10- Mercato
globale per piccole e medie imprese
- 11- Sistemi
di informazione marittima
- L'insieme di
questi progetti da una idea, ancora parziale, dei settori di utenza che
saranno interessati, in prima istanza, dalla realizzazione della "società
dell'informazione". I primi due progetti hanno natura infrastrutturale;
sono cioè relativi ad aspetti che riguardano tutte le utenze, il
primo relativo all'inventario del patrimonio informativo disponibile via
rete ed il secondo relativo alla interconnessione delle reti a larga banda
per il trasporto dei dati.
- Chi scrive svolge
la funzione di coordinatore italiano per questo ultimo progetto che, per
la sua realizzazione, vede la partecipazione degli enti di ricerca che
gestiscono la rete per la ricerca italiana GARR (CNR, INFN ed ENEA) e le
industrie di telecomunicazione, in particolare, in questa prima fase, Telecom
Italia. La rilevanza del progetto sta nel fatto che questo dovrebbe costituire
la piattaforma sulla quale sviluppare le applicazioni trattate negli altri
progetti, come mostrato nella figura seguente
- Tutti i progetti
pilota hanno uno sviluppo previsto di due o tre anni e sono pertanto finalizzati
a delle realizzazioni concretamente raggiungibili in tempi brevi.
- Da parte italiana
si e' aderito pienamente al processo di costruzione della "società
dell'informazione". L'ambiente industriale ha dimostrato un particolare
interesse, pur dovendo recuperare dei ritardi; particolarmente importante
e' la definizione degli aspetti regolamentari e dei meccanismi di tutela
della concorrenza e del mercato. Lo Stato dovrà realizzare il processo
di privatizzazione e di trasformazione dei rapporti tra Stato ed imprese
attraverso la definizione di un quadro normativo e di controllo che consenta
alle aziende del settore di operare in un quadro di certezza e trasparenza.
- In occasione
del meeting dei G7 che si terrà ad Halifax nel giugno 95, si presuppone
che i progetti pilota siano stati avviati e per questo dei comitati di
coordinamento stanno già lavorando, sia a livello nazionale che
internazionale.
Che cosa fa l'Italia?
- L'Italia e'
ben inserita sia nei progetti europei che nei progetti lanciati dai G7.
Per quanto riguarda la liberalizzazione del mercato, vi sono nazioni europee,
come il Regno Unito, che hanno già avviato il processo, mentre in
Italia si prevede di attivarlo entro il 98, come previsto dalla normativa
europea. L'interesse delle aziende per la realizzazione dei servizi della
"società dell'informazione" e' stato espresso in varie
occasioni.
- La rete per
la ricerca italiana (GARR) e' stata tra le prime in Europa ad avviare i
servizi (anno 90) alla "larga banda" di allora (2 megabit al
secondo); attualmente e' in fase di definizione con Telecom Italia un progetto
per la evoluzione della attuale struttura di trasporto dei dati, basata
su linee affittate, nella direzione delle nuove strutture di servizio di
Telecom, basate sulla tecnologia ATM. E' opportuno mettere in evidenza
il ruolo fondamentale che le reti per la ricerca potranno giuocare nella
costituzione della "società dell'informazione". Infatti
dall'ambiente della ricerca e' nata la rete ARPAnet che poi e' evoluta
nell'Internet; inoltre la ricerca scientifica e tecnologica ha rappresentato,
nelle nazioni più avanzate, un elemento trainante essenziale nel
progresso economico.
- La accelerazione
impressa alla costituzione delle "autostrade informatiche" sta
spingendo gli operatori italiani dei servizi di telecomunicazione a collaborare
con l'ambiente della ricerca per sperimentare sul campo i nuovi servizi
telematici che operano sulle reti a larga banda in fase di attivazione.
- Molto vivace,
in tempi recenti, e' stata la fioritura di una offerta di servizi Internet
commerciali sollecitata dall'interesse crescente delle aziende e delle
pubbliche amministrazioni; il mercato dei servizi di informazione deve
comunque ancora assestarsi anche attraverso meccanismi di tariffazione
che oggi sono ancora indefiniti o comunque di difficile attuazione pratica.
- La posizione
dell'Italia e' pertanto allineata con quella degli altri nostri partner
europei ma occorre che si marci speditamente per non trovarsi impreparati
di fronte alla prevedibile vivace offerta dei nostri concorrenti conseguente
alla liberalizzazione.
- Oltre ai paesi
dei G7 ed agli altri paesi europei, vi sono paesi emergenti, come ad esempio
la Corea del Sud che stanno organizzandosi per costituire la loro infrastruttura
informatica, sul modello della analoga struttura degli USA. Le ambizioni
di questi paesi sono non soltanto di farsi la loro "società
dell'informazione" nazionale ma anche di spingere le loro industrie
ad offrire dei prodotti che possano essere competitivi sul mercato mondiale.
Considerazioni conclusive
- Le "autostrade
informatiche" ed il "villaggio globale" sono delle etichette
che possono riferirsi ad obiettivi di medio o di lungo termine, a seconda
dei requisiti che si pongono sul loro livello di realizzazione. Allo stato
attuale alcune delle nazioni piu' avanzate hanno lanciato programmi a 15
anni per delle realizzazioni che sono certo significative ma che non realizzano
ancora il vero "villaggio globale".
- Molto si e'
già cominciato a fare; l'attuale considerevole successo di Internet
pone un modello di partenza sulla cui base sviluppare ed estendere le future
applicazioni.
- La realizzazione
delle "società dell'informazione" e' un fatto inevitabile
che scaturisce dalla disponibilità a basso costo di una tecnologia
che ne permette la realizzazione su vastissima scala. Pertanto occorre
cavalcare il fenomeno e controllarlo; non subirlo. Se lo si rifiuta, lo
si subirà certamente, anche e soprattutto nelle conseguenze economiche.
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