- Esiste il buon
senso? L' oggi con le sue tecnologie sta certamente modificando il modo
di comunicare degli uomini. Un aspetto va considerato: la quantità
di comunicazione a cui l' individuo (e le organizzazioni) sono sottoposte.
Esiste una pulsione a scrivere e a leggere. Inoltre si legge e si scrive
per necessità o per altro: per notizie, informazioni, intrattenimento,
cultura, piacere, narcisismo….
- La comunicazione
si attua attraverso vari canali: libri, giornali, messaggi.. con grandi
varietà di tecnologie. Nei rapporti interpersonali la posta elettronica
fa da regina. E' giusto chiedersi: una tale massa di comunicazione ha una
qualche conseguenza sul cittadino. Beh, certamente la comunicazione è
frammentaria. Si dimentica facilmente. Si fa dimenticare volutamente, ovvero
si fa un uso politico della comunicazione: e ciò vale certamente
per chi scrive. Ma anche chi legge tende a valutare diversamente i messaggi
a seconda della impostazione personale. Ed eventualmente tende a dimenticare
alcuni messaggi in favore di altri. Il mondo mediatico certamente non esente
da influenze lobbystiche (politiche, industriali, culturali.. .) non facilita
il compito di deframmentare la granularità della comunicazione,
e questo anche nel caso di media che tentano di fornire una visione organica
dei flussi informativi.
- La intenzione
è lodevole. Ma il risultato spesso pessimo soprattutto quando per
ragioni di completezza si costruiscono rapporti rigorosi ma lunghissimi,
che vanno bene per gli specialisti. Gli è che pochi hanno il tempo
di leggere ed approfondire argomenti. Risultato: una diffusa superficialità
nella lettura.. conseguenza del tentativo di sopravvivere al flusso di
comunicazione. In alcuni settori si approfitta di questa superficialità.
Un esempio estremo è il caso delle norme legali associate all' impiego
di dati di origine telematica (INTERNET, in particolare).
- Ebbene vengono
presentati contratti lunghissimi che richiederebbero una schiera di avvocati
e molto tempo per valutarne le conseguenze. Con totale indifferenza, di
solito si accettano le condizioni, che così diventano di fatto una
chiaro esempio di spreco. Ma non è proprio solo così! Infatti
comunque siete in pericolo: una qualche clausola potrà essere usata
contro di voi. Ed il regime della ricattabilità si estende ben oltre
i limiti degli stati in cui vivete. La analisi questi aspetti diventerebbe
lunghissima ed inutile. Ma certamente il mondo della cultura dovrebbe prendere
consapevolezza che i suoi libri e le sue leggi vengono ricordati spesso
solo per il titolo o per lo scalpore che producono sui media nei pochi
istanti della loro presenza pubblica.
- Ma veniamo alla
semplice posta elettronica: Questa è sempre più farcita di
URL (www.wccetera). Indicati per inquadrare i temi in una ambito più
generale. Inutile dire che pochissimi leggono quegli URLi. Il lettore per
evitare letture, qualche volta ricorre ad enciclopedie per farsi una idea.
- Fra le enciclopedie
di consultazione ha una primato di popolarità WIKIPEDIA: Ma ahimè
anche WIKIPEDIA è il regno dei link (ovvero di URLi, sotto forma
di sottolineatura). Un conclusione estrema è d' obbligo.
- L' uso politico
della lettura e della scrittura, la superficialità nel suo impiego,
la lunghezza dei testi ha una chiara conseguenza: annullare il valore della
AUTORITAS CULTURALE (ben inteso al di fuori di ristretti circoli, dove
spesso si finge di aver letto.. ). Così ad esempio è Inutile
lamentarsi della scarsa qualità nella valutazione dei titoli scientifici
nei concorsi.
- Leggere tutti
i titoli è semplicemente impossibile, come è impossibile
leggere i documenti nei processi. Il degrado sociale e la stessa conflittualità
sono esasperati da questa situazione. Si ignora che le PAROLE andrebbero
concepite come UNIVERSI in cui ciascuno riversa la propria esperienza.
Solo la tolleranza rende possibile la comunicazione (collaborazione) fra
i comunicanti.
- Il ricorso ad
AUTORITA' che indicano norme e, subito dopo, invocano le loro interpretazioni,
è il peggio che la cultura ha prodotto. La discrezionalità
e la forzatura dei significati non danno scampo : se siete nella cerchia
corretta tutto va bene. In caso contrario se siete fuori dovrete lottare
disperatamente per sopravvivere.
- Ovviamente non
esiste una semplice soluzione a tutto ciò, anche se la cultura della
brevità può fare miracoli! E la via è: se i testi
da leggere sono brevi più persone potranno leggerli. Sarà
più difficile nascondere o alterare i contenuti dei messaggi. Anche
il controllo sulla discrezionalità, necessaria per evitare trappole
formali, sarà ricondotta al regno degli universi di parole dotate
di buon senso.
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