- Il sottoscritto
annunciò ben presto la esistenza del sistema di Rossi Focardi.
- Lo ha fatto
con molta prudenza e credo correttezza. In tempi più recenti ha
cercato di far conoscere lo Stato dell' arte dell' apparato ed anche qualche
idea ingenua per far comprendere a TUTTI cosa fa quell' apparto e a grandi
linee come funziona.
- Non ripeterò.
Il sito di Rossi Focardi ed alcune interviste hanno indicato chiaramente
la situazione.
- Mi limito a
ricordare che attività industriali (non di laboratorio) per produrre
un reattore da 1 megawatt sono in corso in Grecia ed in USA. Segnalo anche
che un megawatt dal punto di vista energetico può essere valutato
il circa seimila Barili di Petrolio. Una valore assai significativo.
- La stampa ne
ha dato pochissimo risalto e spesso ha associato alla sperimentazioni critiche
irrilevanti e vecchie, come la assenza di una teoria. In verità
di teorie ne esistono. E chi la ha se la tiene nella speranza di metterle
a disposizione di qualche potenza produttiva.
- Il FATTO esiste
ed ha la stessa validità teorica della caduta dei gravi. Cioè
esiste di quel fatto esiste una descrizione, come nel caso di tutti i fenomeni
fisici.
- Nessuna teoria
spiega perché le cose avvengono. Le teorie dicono solo cosa avviene
in relazione a quanto si ritiene noto. E se il noto non giustifica i fatti
sperimentali, si deve modificare la teoria, ovviamente con molta prudenza.
- E' facile sbagliare
, anche per gli scienziati più capaci. Ciò posto siamo di
fronte ad una tecnologia che può modificare radicalmente molti aspetti
della produzione energetica. E la rivelazione di questa possibilità
è quasi concomitante con molte proposte di produzione energetica
(o).
- Il problema
energetico è ben presente nelle politiche industriali ed ahimè
influenza anche i rapporti politici negli stati e fra gli stati, fino ad
avere una enorme influenza sul piano militare. Non è mio compito
di dare dettagli su questi aspetti: Lo farò come lo farebbe qualunque
dirigente di impresa in presenza di una potenziale evoluzione dei prodotti
alla cui produzione quel dirigente è preposto.
- Orbene quel
dirigente sa che se prodotti competitivi esistono o sono pensati,,e si
informa sugli aspetti che potrebbero rendere i suoi prodotti obsoleti.
- Posso giocare
la mia reputazione sul fatto che qualsiasi dirigente scienziato tecnologo
o uomo politico e industriale.. in presenza di una proposta potenzialmente
competitiva con i costi che deve affrontare per sviluppare sistemi per
l' energia, si farebbe delle domande. E dovrebbe definire una strategia
prudente ma seria che permetta di valutare la situazione. Così dovrebbe
prevedere tempi e costi di sviluppo..
- E qui forse
casca l' asino del silenzio stampa: La soluzione Rossi Focardi è
certamene assai meno costosa e quindi comporta una revisione forte delle
politiche industriali. Lo stesso dirigente tuttavia non potrà esimersi
dal valutare le conseguenze della adozione di quella tecnologia da parte
di altri paesi. Sa bene che quei paesi avranno vantaggi fortissimi sulla
produttività. Chi ha investito troppo sarà in SERIE difficoltà.
Paesi poveri come al Grecia avranno avuto la fortuna della povertà,
che sempre alla fine da risultati, come potrebbe darli il nostro SUD.
- Trascuro di
parlare degli enormi inutili costi sul tema delle conseguenze del tentativo
di ridurre l' anidride carbonica. E confesso che la scarsa trasparenza
pubblica (slogan a parte) sul modo di ottenere certificati verdi, mi lascia
seri dubbi. In fondo si tratta di grandi progetti gestiti con regolamenti
internazionali. E quei progetti (ovvero la gestione del protocollo di KIOTO),
pur in assenza di irregolarità come accade di solito, ha come conseguenza
una economia criptata (nascosta): una economia cioiè che nel caso
della massima onestà trasferisce zone verdi a chi potrebbe avere
interessi ad impiegare legno ed ad acquistare terreni. Ed è qui
un punto sul mondo del petrolifero che dovrebbe far pensare. L' impiego
del legno può ben essere sostituito dall' impiego di materie plastiche.
Che richiedono petrolio. Ma quando scarseggerà il petrolio, mancherà
anche il legno.
- Ovviamente non
è tutto. Desalinizzare l' acqua di mare costa in energia. Se questa
energia costasse assai meno, molti conflitti potrebbero essere regolati
pacificamente. Ovviamente il pensiero cinico direbbe: se diamo da bere
ai poveri i problemi aumenteranno: lasciamoli al loro destino. Ma attenzione.
il destino dei poveri è una inversione del lato della frittata.
Già i nostri figli giovani e i nostri nipoti certamente ci malediranno.
Fra costi delle guerre e le relative conseguenze nefaste delle stesse sull'
ambiente, i poveri ed i nostri nipoti assieme avranno una chiara consapevolezza
delle nostre politiche. Sapranno , ma forse lo sanno già, che al
violenza la vogliono solo alcuni. Ma noi oggi, dovremmo sapere aiutare
i potenti e tutti i poteri ad una politica di umanità: dirigano,
si, per l' uomo e contro la povertà. Li aiuteremo. Una graduale
azione verso la fusione fredda è certamente una soluzione. Anche
la loro vita migliorerà. Tocca a noi ed a voi.
- Domani è
troppo tardi. Il mio dado è tratto.
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