- Alcuni parametri
forniscono indicazioni per capire il presente.
- Così
il debito pubblico parla di spese passate e segnala "pericolo".
Il risparmio privato dice che molti hanno risparmiato per il loro futuro.
La ricostruzione del paese, senza troppi ammodernamenti, è già
iniziata.
- La richiesta
unanime di interventi finanziari dello stato mostra che i richiedenti chiedono
l'impossibile.
- Il governo è
ricattato. O concede o perde consenso.
- La situazione
del paese è taciuta. Tuttavia un certo sviluppo è iniziato.
Si lavora per esportare e per importare. E molte imprese chiudono.
- L'importazione
alimenta circuiti che raccolgono danaro in cambio di prodotti, in percorsi
ben definiti.
- Il danaro così
circola con scarsa o nulla produzione di ricchezza reale e va verso punti
di raccolta ben stabiliti. Non esiste spazio per nuove iniziative.
- Una miriade
di soggetti politici in cerca di consenso distribuisce danaro per innovare.
- Sulle conseguenze
di quelle innovazioni sulla ricchezza, si tace.
- Si invocano
riforme. Nessuno dice se e quando avranno efficacia sul paese.
- Si insiste molto
sulla scuola. Giusto forse, per il futuro. Ma... quando mostreranno il
loro effetto?
- Le oscillazioni
della borsa continuano a spaventare risparmiatori a vantaggio di speculatori...
- Nel frattempo
invecchiamo. La mattanza chiamata pensione rallenta il rilancio.
- La convinzione
che giovani faranno meglio è follia. Intanto gli immigrati lavorano
per noi. La demografia non scherza. Ed andrà ben oltre. Ma siamo
felici.
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