Fonti e ricerche per una storia dell' internetworking in Italia

ARCHIVIO GIANNI DEGLI ANTONI

La conoscenza si è nascosta nelle tecnologie... ...guerra fra poveri che talvolta si credono ricchi.

La crisi rivista e la rivista della crisi

Versione
Milano
11
Novmbre
2010
1.0
  • Si continua a parlare di crisi. Gli argomenti sulla sua natura vengono proposti e riproposti. Mai si tengono punti fermi. Proposte e riproposte sembrano funzionali ad obiettivi (politici)... Non alla comprensione del fenomeno.
  • Serve rianalizzare dall'inizio lo sviluppo della crisi (delle crisi).
  • Non va mai dimenticato che speranza di una vita migliore spinge l'economia. Gli investimenti danno forza a chi spera e ha volontà. Le speranze diventano promesse e impegni. Le banche alimentano i progetti. Il lavoro crea la sensazione di benessere: nuove promesse, nuovi impegni, nuovi progetti... verso lo sviluppo. Il momento della resa dei conti ahimè è arrivato. Si verifica cosa le promesse hanno prodotto. Un certo benessere si è formato. Ora dobbiamo trarne benefici.
  • Già. Ma i soldi sono andati in promesse da mantenere. Cose se ne sono fatte. Nuovi prodotti... Nuove fabbriche piccole medie e grandi. L'edilizia ha prosperato. Molte famiglie hanno vissuto e sono cresciute sulle promesse. E sugli investimenti.
  • Si cerca di vendere: ahimè. Non si vende. Le risorse sono andate nel cercare di proporre e nel produrre. Il consumo è andato in qualità di vita. Che non può continuare... Non ci sono più soldi.
  • Ecco la prima evidenza della crisi: si produce assai di più rispetto alle possibilità dei consumi. Pazienza: esportiamo.
  • Lavoriamo duramente. Il lavoro crea ricchezza. E in proporzione ne crea di più se il lavoro è retribuito con poca ricchezza. Maggior ricchezza quindi a chi sa esportare. A chi esporta poi, verso chi ha meno capacità di lavoro. Naturalmente costoro (chi sa esportare) possono ancora comprare e alimentano la produzione di ricchezza di chi esporta. Ma la produzione efficiente richiede tecnologie, conoscenza e competenza. La conoscenza si è nascosta nelle tecnologie: basta comprarle... E quindi: esportare... danaro... impoverire il paese...
  • Insomma guerra fra poveri che talvolta si credono ricchi. E quelli che credono alla loro ricchezza la ostentano. Ne creano un modello. Modello da seguire: basta lavorare di più, a meno. In fondo è bello avere un yacht!
  • Ma i debiti pubblici (e privati) aumentano. Ovunque. Gli stati sono preoccupati. I loro dirigenti assai di più. Così gli stati inventano altre promesse con i loro debiti pubblici. Questi sono interessanti: non si vedono.
  • Saranno pagati lentamente da una crescente capacità produttiva (produttività) che per molti significa lavorare più per meno... per molti decenni...
  • Le banche distribuiranno le ricchezze create dagli stati... a chi fa promesse... per impadronirsi di nuove ricchezze se le promesse non verranno mantenute... E così via di seguito... Alternative?
  • Dimenticavo:
    • un tempo (?) le guerre...
    • E la scienza?
    • E la crisalide (crisi) sociale?

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