- Google rende
disponibili gratuitamente a tutti le conoscenze che ottiene gratuitamente:
vetrine di idee, prodotti, conoscenze e molto altro, proposte da fornitori
di conoscenza.
- Costoro ne ottengono
in cambio una diffusione della loro presenza. Per Google la conoscenza
ricevuta gratuitamente è un filo conduttore per la pubblicità.
- Così
come la pubblicità si esercita nel tempo e nello spazio, perché
al tempo e spazio della ricerca non associare una pubblicità a pagamento?
In fondo quella pubblicità dà suggerimenti, e non in modo
invasivo.
- Oggi non tutti
abbiamo il tempo di dare dettagli nelle nostre conversazioni, e così
molti hanno sostituito ai dettagli, indirizzi di Internet, con una nuova
concezione della comunicazione porta a porta.
- L'equilibrio
economico fra Google e i suoi utenti è corretto? Si tratta di un
capitalismo di rapina o di una nuova forma di baratto collettivo che riconosce
l'esistenza di organismi di vertice che, grazie ai loro servizi, possono
permettersi di non far pagare il baratto?
- E sulla sicurezza
militare che dire? Il fatto che i moltissimi computer di Google siano distribuiti
in molti luoghi ignoti, rende Google pressocché inattaccabile.
- Gli Stati dovrebbero
così sopravvivere a momenti drammatici.
- Naturalmente
Internet non è la verità. Come da sempre, l'uomo dovrà
sapersi difendere dalla bugie in un mondo che aumenta produttività
e competizione, grazie a motori di conoscenza che diventano motori per
lo sviluppo.
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