- Ogni atto di
collaborazione (che è poi comunicazione) ha tre valori: uno effettivo,
uno cognitivo ed uno simbolico. Il valore effettivo sta nel contenuto degli
atti di collaborazione.
- Volti a lavorare
assieme. Il valore cognitivo raccoglie l'esperienza del collaborare. Il
valore simbolico coinvolge altri, oltre ai collaboratori, nella esperienza
di lavoro. Così, il valore simbolico ha un aspetto pedagogico, trasferibile
ad altri campi.
- Il fatto di
co-lavorare (a parte il contenuto) fa scuola: diventa così attitudine
alla collaborazione. Oggi si dice che le piccole imprese italiane debbono
collaborare per il loro successo. Vero, ma chi ha provato, sa quanto è
difficile, a parte la tendenza alla collaborazione intesa come divisione
egoistica dei vantaggi di quella collaborazione. In questo caso il valore
simbolico per una collaborazione con contenuti etici va perduto.
- Se si pensa
alla situazione italiana in presenza di moltissime piccole imprese si può
sperare che la collaborazione fra nuclei di loro diventi una scuola positiva
per tutti.
- Naturalmente
le difficoltà logistiche per la collaborazione sono molte. Le tecnologie
della collaborazione, che stanno diffondendosi, facilitano certamente la
collaborazione.
- E richiedono
personale adatto. Con qualche competenza sui sistemi e amore per la emergenza
di una etica non competitiva che sappia anche rispettare gli interessi
di parte e della qualità della vita di tutti.
- Non dei player
insomma, ma dei coach nel linguaggio sportivo.
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