Introduzione
- Questa nota
non tratterà di affari.
- Il fenomeno
arte è forse uno dei temi che permettere di scovare aspetti profondi
della economia, ben distinti dalla economia degli affari .
- L’ arte, come
qualunque attività dell’ uomo ha i suoi produttori. Molte cose possono
essere raggruppate dalla parola arte. Le opere d’ arte vengono prodotte,
esposte, commercializzate, rubate, distrutte, scambiate, immagazzinate
,nascoste..
- Le opere dell’
artista vengono valutate da alcuni che vengono indicati come esperti di
quei mercati (talvolta limitati a certi artisti) che certamente hanno influenza
sulla compra vendita delle opere e sulla loro monetizzazione nei sistemi
finanziari correnti.
- Come tutti i
mercati, anche i mercati dell’ arte hanno i loro contraffattori. E le opere
contraffatte a loro volta vivono nei mercati dell’ arte sia come opere
“autentiche” che come opere autenticamente contraffatte.
- Gli studiosi
di opere d’ arte cercano di datare le opere, cercano di ricostruire il
contesto sociale in cui le opere sono nate. Costruiscono legami di influenze
fra gli artisti , e le loro opere. Una autentica disciplina indicata come
storia dell’ arte tende non solo a storicizzare e a contestualizzare le
opere d’ arte, ma anche a fornire una immagine della società e della
sua evoluzione come riflessa nelle opere d’ arte. In realtà ci sono
poi movimenti di artisti che tentano di influire sui movimenti sociali
attraverso le loro opere .
- Ovviamente,
esiste anche chi interpreta le opere degli artisti per scopi sociali, non
attinenti alla vita degli artisti stessi. Si aggiunga poi che esistono
critici che aiutano talvolta i mercanti talvolta gli storici e talvolta
la scienza sull’ arte.
- Scienza si',
che compare sempre più spesso accanto alla parola arte. Per molte
ragioni.
- La individuazione
delle opere d’arte richiede sofisticate tecnologie che hanno basi scientifiche
molto profonde. Scienza, che addirittura cerca di indagare sul lavoro dell’
artista (pittore o altro) durante la sua attività.
- Non va poi dimenticato
che le opere dell’ artista talvolta vengo alterate dal tempo, dall’ ambiente
e da danneggiamenti, e vengono meticolosamente restaurate, grazie sempre
di più ad una nuova scienza applicata all’ arte. Riconoscere falsi,
individuare influenze fra gli artisti, le loro opere ed i loro movimenti..
è una parte genuinamente scientifica che si costruisce sulle osservazioni
empiriche delle opere, nonché sul tentativo di descrivere quei fenomeni.
- Non solo quindi
scienza per la tecnica di conservazione e restaurazione delle opere, ma
scienza del fenomeno artistico fino al tentativo di sostenere le analisi
filosofiche sulla natura e sulla identità della realtà dell’
ARTE.
- La analisi fin
qui svolta.. riguarda solo marginalmente la archeologia dell’ arte.. anche
se le analisi possono ben riferirsi anche ad essa, se non si dimentica
che le opere, d’ arte o non, si diffondono , vengono cercate e talvolta
ritrovate..
- Nell’ archeologia,
un valore va aggiunto al fenomeno arte. Quello di fornirci elementi originali
di comprensione sulla vita dei nostri progenitori.
L’
economia dell’ arte
- A questo punto
dobbiamo tralasciare la immagine di quel mondo e dobbiamo parlare di economia….
- Ci semplifichiamo
molto il compito se attribuiamo alle opere dell’ arte una forma di RICCHEZZA,
dissociandola dai valori monetari. Chi Possiede una opera d’arte possiede
un BENE che nulla ci impedisce di considerare come autentica ricchezza
(e spesso è anche importante nel valore di mercato).
- Ed è
qui importante affermare in forma decisamente autoritaria (assiomatica)
che, come ogni produzione di ricchezza, l’ arte ha bisogno di lavoro per
essere prodotta.
- E’ il lavoro
dell’ artista che produce l’ opera d’ arte! Ma esiste anche il lavoro del
“tempo che scorre” che contribuisce in vari modi a modificare la ricchezza
considerata. Così il tempo può alterare la qualità
dell’ opera, certo.
- La nuova opera
richiederà azioni di recupero ..per portarla nel suo splendore iniziale.
Splendore iniziale che è un bene (di nuovo: ricchezza), che per
essere conosciuto suggerisce molto lavoro allo storico ed anche alo scienziato.
Lo scorrere del tempo è così alla stregua di un vero e proprio
lavoro.. come quello di chi costruisce opere della ingegneria, che poi
vengono completate.
- La stessa attività
di scambiare (o cedere per via monetaria) una opera ad altri è un
forma di lavoro, che come ogni lavoro richiede ricchezze e produce ricchezze
e non di rado consuma altre ricchezze.
- Così
il cedere una opera d’ arte ad altri che la valorizzino , attraverso una
migliore contestualizzazione dell’ opera, non sembra essere in relazione
con la economia del mondo dell’ arte. In verità la umanità,
lentamente ed attraverso molte scoperte (lavoro) ed esperienze (ancora
lavoro) ha costruito una ricchezza: il senso estetico. è quel senso
estetico che spesso rende possibile un apparente aumento dei beni (ricchezze)
dell’ arte. In realtà il senso estetico, come ogni ricchezza CHE
SERVE ad una costruzione, VIENE CONSUMATO (invecchia) .
- Ed è
quel consumo che trasforma la contestualizzazione in una nuova forma di
ricchezza. Ma la stessa contestualizzazione non potrà essere ripetuta:
Di fatto è stata, se non del tutto, in parte consumata. Ed è
comunque lavoro che parte da una ricchezza prodotta dal mondo dell’ arte.
- E’ anche qui
importante notare che le opere d’ arte hanno una vita che spesso è
distribuita nei secoli, ben oltre la vita dei singoli artisti o attori
agenti per la vita delle opere.
- Non è
banale osservare così che sono le opere d’ arte (e non gli artisti)
che vivono e attirano la attenzione a tempi opportuni di tutto quel mondo
che è in grado di osservarle e di influire sulle stesse con il suo
lavoro.
- Visto così,
il mondo dell’ arte ha un suo STATUTO, del tutto simile a quello del vivente:
la BIOLOGIA!
- Ma: il mondo
dell’ arte vive nella biologia, nella società, e oggi anche nella
nella biotecnologia.
- Certamente l’
uomo sembra essere l’ artefice centrale, ma con un minimo di coraggio,
si potrebbe affermare che il fenomeno arte ha fondamenti che superano l’
umanesimo in senso stretto e può farci riflettere sulla presenza
spirituale dell’ uomo come presente nel tempo.. lungo i secoli, ben oltre
la vita biologica, con cui forse l’ arte condivide i fondamenti..
- Una interpretazione,
poi non tanto coraggiosa, può essere tentata. La Fisica prima e
la Chimica dopo, possono darci un forte aiuto.
- La Fisica a
ha come fondamenti il fatto che tutti i sistemi fisici subiscono mutamenti.
Questi mutamente trasformano i sistemi fisici nel rispetto di pochissime
regole (leggi di conservazione). Per la Fisica , e per la Chimica Tutto
si trasforma: nulla si crea , nulla si distrugge..(Attenzione, queste affermazioni
vengono sempre più discusse.. ma per ora quelle affermazioni hanno
solide basi empiriche, pertanto noi le accettiamo!).
- A rendere il
campo ancora più interessante va aggiunto il ponderoso lavoro di
CA.Petri, che afferma una cosa assai semplice e facilmente accettabile
da chiunque nel nostro mondo: ovvero che nulla avviene senza opportune
condizioni.
- Ora si', e’
la volta del coraggio: quale che sia la nozione intesa di RICCHEZZA, è
proprio la RICCHEZZA che, rendendo possibile il lavoro (ovvero la modifica
della ricchezza artistica che nell’ arte può agire variamente) permette
di farci una immagine a la Petri del mondo dell’ arte. Infatti se si accetta
una qualsiasi interpretazione della parola ricchezza, possiamo immaginare
in una data epoca ed in una certa società i prodotti dell’ arte
come organismi che “fotografati” in quella epoca ed in quel mondo sono
dotati di una forma di ricchezza, che potremmo anche chiamare energia artistica.
- Sappiamo che
la energia può dar luogo a lavoro dalla Fisica e dalla chimica,
ed in Petri se la energia è condizione, sappiamo anche che senza
quelle opportune condizioni, non possono verificarsi mutamenti nelle ricchezze
artistiche.
- Dunque la ricchezza
artistica altro non sarebbe che una forma di ricchezza capace di indurre
lavoro (trasformazione) nel mondo dell’ arte!
- E quelle trasformazioni
che potrebbero essere ben incluse in quelle che abbiamo descritto nella
prima parte di questa nota (Nuove opere, invecchiamento, analisi critiche,
costruzioni dei estetiche, restaurazioni, commercio, valorizzazione anche
commerciale sociale politica...).
- In questa visione
, un punto del riferimento alla fisica ed alla chimica rimane oscuro: Ovvero,
in Fisica la conservazione della energia è ben accettata. Così
come in chimica la conservazione della materia (conservazione della materia
che i fisici riducono ad una forma di conservazione della energia).
- Si può
parlare di conservazione dell’ energia artistica? Ai posteri l’ ardua sentenza!
Anche qui tuttavia un pò di coraggio permette di avvicinarci ad
una affermazione positiva.
- Esiste chi afferma
che si conserva non solo la energia, ma anche la informazione.
- In pratica quella
affermazione ha scarso valore. Ma se, ad esempio, si considera che i metodi
di indagine scientifica nella analisi di eventi delittuosi diventano sempre
più capaci di ricostruire eventi avvenuti, e di cui sembrava essersi
persa qualsiasi traccia, allora la questione forse può essere posta..
- Se si considera
così che l’ ARTE ha una sua autonomia, come al Biologia, allora
possiamo ben concludere che come esiste un mistero della vita, esiste anche
un mistero dell’ arte. E forse è lo stesso mistero.
- Mistero che
moltissimi cercano di rivelare (costruire?) con le loro osservazioni delle
opere d’ arte. Qui forse Ivan Rizzi concluderebbe semplicemente così:
la ricchezza dell’ arte è la sua bellezza, ovvero quella energia
che mette in moto il mondo!
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