Fonti e ricerche per una storia dell' internetworking in Italia

ARCHIVIO GIANNI DEGLI ANTONI

Nella fase in cui l'Italia deve trasformarsi da impresa nazionale ad impresa globale,...

Banda larga, l'Italia non può farne a meno

Versione
Milano
11
Novembre
2009
1.0
  • Non tutti ricordano che l'introduzione del colore nella tv era osteggiata dai governi. Alcuni privati la introdussero ugualmente, con notevole successo.
  • Tuttavia danni per i ritardi, nell'introduzione del colore, ci furono. L'invasione di prodotti tv stranieri fu la conseguenza, con perdite di competenza nella produzione di prodotti televisivi e nella diffusione di culture nazionali.
  • La questione larga banda ricorda quei tempi.
  • Ma anche qui ci sarebbero conseguenze nefaste. Nella fase in cui l'Italia deve trasformarsi da impresa nazionale ad impresa globale, la larga banda è necessaria: acquisizione di nuove forme di mercato, acquisizione di competenze produttive, drammatica riduzione dei costi, e nuovi sviluppi nella formazione e collaborazione (pubblica e privata), tendenza alla riduzione del traffico.
  • E virtualizzazione dei prodotti e dei mercati.
  • Ma oggi è molto peggio. Lo sviluppo della tendenza a centralizzare la raccolta e distribuzione dei dati nelle nuvole (a la Google) verrebbe tarpata proprio nella direzione di impedire quella cultura che dovrebbe portare a nuvole nazionali.
  • Oltre ad una notevole riduzione dei risparmi energetici e di gestione del software.
  • E per i costi: non si può ignorare la notevole quantità di fibre non ancora impiegata.
  • Per finire: la competenza nel coordinamento di piccole e grandi imprese nella sviluppo di una grande infrastruttura renderebbe l'Italia ben presente nel nuovo cemento: l'elettronica.

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