Fonti e ricerche per una storia dell' internetworking in Italia

ARCHIVIO GIANNI DEGLI ANTONI

Le domande da farsi sono molte! La più comprensiva di tutte è: si possono immaginare civiltà virtuali?

Benvenuti nell'era della civiltà virtuale

Versione
Milano
04
Novembre
2009
1.0
  • La nozione di virtualità nasce nella letteratura. La adozione di quel termine in ambito tecnologico venne adottata da qualche industria informatica.
  • Divenne quasi il nome in cui si cercava di rendere possibili azioni fisicamente impossibili.
  • Sembrava magia.
  • Oggi gli esempi di virtualità non si contano più. Si gioca virtualmente in casa come si fosse in campi da tennis o da golf. Si vola come se si fosse in un elicottero e si guida un reale carro armato nel teatro di guerra reale stando a casa. Si va in aule inesistenti ormai migliori delle corrispondenti reali. Si costruiscono copie virtuali di artisti e personaggi con cui si discorre.
  • Verrà il giorno in cui l'epigrafe sarà spiegata dal defunto a voce, come se fosse ancora vivente. È già molto diffusa la progettazione di edifici virtuali in cui si entra virtualmente e si può modificare l'edificio stando dentro prima che l'edificio venga costruito.
  • Così come esistono versioni filmate di grandi romanzi, ci saranno versioni virtuali di quei testi ancora ci sono città virtuali ed automobili virtuali, copie di auto realmente esistenti...
  • Le domande da farsi sono molte! La più comprensiva di tutte è: si possono immaginare civiltà virtuali?
  • Sì. In fondo il famoso second life è un primo importante esempio, ma ancora perfettibile, di una civiltà in cui si lavora si gioca e si scambiano monete virtuali. Ma verrà il momento della dogana degli scambi fra le civiltà.
  • Queste saranno i regolatori degli sviluppi economici... e delle civiltà.
  • È urgente occuparsene.

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