- Sembra una follia
discutere in un breve testo delle crisi future: una follia assai più
grande è non parlarne o discuterne in numerosi volumi e documenti
che nessuno ha più tempo di leggere e capire.
- Quando le crisi
arrivano è tardi. O meglio si cerca di porre rimedio alle crisi
con altre crisi.
- Le crisi nascono,
vivono e muoiono ed ovviamente si scambiano i ruoli.
- Dalla interrelazione
fra le crisi si può tentare di costruire lo sviluppo delle crisi
sia di oggi che di domani. Veniamo al dunque: si possono osservare attualmente
almeno tre processi di crisi: la crisi finanziaria, la crisi della economia
e la cosiddetta crisi del reale.
- Gli andamenti
di quelle crisi dipendono dalle tre contraddizioni: ricchezza/povertà,
grande impresa/piccola impresa, aspettative/realtà delle genti.
- Gli equilibri
politici certamente legati alle armi nucleari determinano e determineranno
sempre di più lo sforzo dei politici verso un riequilibrio delle
tre contraddizioni.
- Così:
il gioco finanziario senza limite, è stato rallentato, la ricchezza
di alcuni è accompagnata dalla povertà di altri. Le genti
temono che le aspettative di ricchezza siano irraggiungibili.
- La tecnologia
in tutto questo ha un ruolo immenso: più automazione, più
concentrazione e più robotizzazione delle genti?
- La vera crisi
emergerà da questi equilibri: la cultura vorrà giocare un
ruolo autonomo.
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