- Si fanno conversazioni
e proposte su come alleggerire la crisi per i poveri e per i paesi ridotti
alla fame. Si parla di nuove regole per il mercato finanziario. Si suggerisce
di addolcire il profitto, e di rivedere alla base i modelli di vita, verso
i bassi costi.
- Il termine etica
nelle analisi è spesso presente, come una panacea capace di ridurre
la aggressività del libero mercato. Difficilmente quelle stesse
proposte vengono analizzate dal punto di vista delle conseguenze.
- Un caso emblematico
è il risparmio, che è di fatto una chiara operazione di scarica
barile. Ovvero, si migliora da una parte e si peggiora dall'altra. Lo scaricabarile
è una attitudine naturale: con la coperta stretta, se mi copro io,
scopro altri.
- Con un po' di
cinismo (realistico) si potrebbe pensare che quella è davvero l'unica
soluzione possibile.
- Ma ahimé
lo scaricabarile si attua non solo fra ricchi e poveri, ma anche fra i
ricchi. E con l'aumentare dei poveri nascono militanti per le varie fazioni
ricche.
- Ebbene sì,
l'aumento della ricchezza per tutti è la sola soluzione alla crisi.
- Ma come? Semplice,
con una forma di liberismo che riduca lo scarica barile.
- E non per ragioni
etiche. Ma per ragioni di profitto delle filiere che liberamente competono
e non attuano lo scarica barile al loro interno.
- Non è
che, per caso, il grandissimo successo cinese è dovuto alla regolazione
di queste filiere?
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