- Si può
tentare di trasferire al lettore l'immagine della crisi, lasciandogli il
compito di prevedere, quindi d'agire. Il percorso che può guidarci
è in fondo semplice.
- La crisi è
un termine già discusso, che proviene da crisalide. Dunque esiste
un modo di percepire la società: prima della trasformazione in corso
e dopo la trasformazione, ammesso che prima e dopo ci sia un periodo di
relativa stabilità.
- La società
tutta, nel suo mutare, impone mutamenti a tutti. L'individuo (che sia persona
o gruppo, impresa, nazione... eccetera eccetera) può opporre resistenza.
Ma dovrà essere attento per non essere travolto.
- Per dettagliare
il cambiamento si può far ricorso alle filiere delle attività
umane. La filiera dei trasporti, dello stoccaggio, della produzione, della
comunicazione, del rapporto con l'ambiente, della cultura... In queste
filiere il lettore può riconoscersi e sa bene che le risorse per
una vita equilibrata domani o si modificano o saranno inadeguate. E sa
anche bene che la crisalide abbandonerà sul terreno di domani incrostazioni
varie.
- Un utile esercizio
è quello di considerare, ad esempio, il caso dei trasporti. Nel
centro del turbinio della trasformazione, ben sapendo che ai trasporti
è legato molto di tutta la società. Alcune domande, eventualmente
da porre, sono facili.
- Come saranno
organizzati i trasporti: su rotaia, su mezzi privati, su mezzi pubblici?
Le conseguenze? Chi armonizzerà la nuova filiera?
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