Fonti e ricerche per una storia dell' internetworking in Italia

ARCHIVIO GIANNI DEGLI ANTONI

Certo serve una flessibilità tecnologica, legale, amministrativa, di lavoro e di obiettivi.

La flessibilità e quell'insegnamento di Allah

Versione
Milano
16
Dicembre
2009
1.0
  • La percezione dei cambiamenti oggi è molto forte. Di fronte a cambiamenti veloci c'è chi getta la spugna, altri cercano un lavoro stabile. E non pochi non vedono il futuro.
  • Coloro che erano abituati ad attività di lavoro pianificate si sentono in difficoltà. La pressione culturale alla innovazione rinforza quella percezione.
  • Ovviamente c'è chi di fronte ai cambiamenti rapidi si adegua rapidamente anche superando autentiche difficoltà reali. Costoro (persone o gruppi) sono abituati a modificare obiettivi e scelte per superare le difficoltà.
  • La frammentazione delle attività e la presenza delle piccole imprese è una prima risposta alle difficoltà per chi sa accedere ad attività frammentate.
  • Va da sé che tutti i partecipanti ai processi dovranno essere determinati a raggiungere gli obiettivi, ma non si sentano vincolati. I vincoli aumentano i rischi di difficoltà nei cambiamenti poiché abituano a non guardare ad alternative.
  • Va da sé che il termine flessibilità sta assumendo un ruolo importante. Certo serve una flessibilità tecnologica, legale, amministrativa, di lavoro e di obiettivi.
  • Ma senza una cultura della flessibilità non si andrà lontano. Il mondo della flessibilità non impedirà tuttavia che si formino percorsi stabili a dimensione umana.
  • Ma dovranno essere colti al volo.
  • Qui dobbiamo cogliere al volo un insegnamento dalla cultura Islamica, ovvero la attribuzione ad Allah degli accadimenti, evitando una attenzione alla pianificazione si rinforza la attenzione agli obiettivi.

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