- Nel mondo della
globalità la società dell'informazione è cresciuta
nel nostro paese su molte basi volontaristiche senza un disegno complessivo.
Va riprogettata, tutta.
- L'aspetto centrale
della riprogettazione è l'infrastruttura. Cioè una rete realmente
a larga banda per tutti come era un tempo il telefono. Attorno alla rete
ruoteranno servizi per tutti.
- La presenza
di quella rete può risolvere molti problemi: risparmio energetico
(più dati, meno trasporti), integrazione di tutti i sistemi sanitari
in unico sistema, formazione a distanza distribuita su tutto il territorio,
audiovisivi per tutti, sport, intrattenimento, educazione, e supporto alle
famiglie, finanza, amministrazione realmente condivisa, democrazie e politica,
cultura, socializzazione, anche con i carcerati, arte elettronica da produrre
e fruire, rapporto con la mobilità, commercio, progettazione, sicurezza,
collaborazione e molto altro.
- Senza contare
il risparmio sulla ripetizione di attività. Insomma la rete rappresenta
il canale di tutte le attività della società. Non sarà
senza utenti, come non è senza utenti il sistema autostradale. Costruito
allora con lungimiranza.
- A chi il compito?
Sembra inevitabile una nazionalizzazione di tutti i sistemi di rete per
pianificare e progettare la successiva privatizzazione dei servizi a favore
di coloro che avranno dimostrato di saper contribuire.
- Una legge suggerirà
la presenza della rete in tutti gli edifici pubblici e privati. E nella
nuova società dell'informazione tutti lavoreranno per tutti attraverso
la rete!
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