- I conflitti
sono una strana cosa su cui ogni tanto vale la pena soffermarsi. Sono ovunque,
e superano certamente i limiti della comprensione umana.
- Filosofi matematici
fisici informatici uomini politici psicologi hanno spesso a che fare con
i conflitti. Se dovessimo cercare una formulazione assai sintetica dovremmo
affermare che i conflitti non sono razionalmente solubili. Dovremmo anche
affermare che la loro eventuale soluzione richiede razionalità.
Tutto ciò equivale ad affermare che ci sono due razionalità:
una per continuare i conflitti, l'altra per risolverli.
- E queste due
razionalità sono in conflitto profondo. In ogni caso i conflitti
sono un potente generatore di conoscenze o di guerre, che altro non sono
che un tentativo di risolvere i conflitti.
- Tutto ciò
può sembrare molto vero solo per i conflitti religiosi, che non
di rado innervano conflitti territoriali. In realtà i conflitti
sono presenti nel mondo fisico.
- L'informatica
consapevole nasconde i conflitti per proporre soluzioni apparenti. Tutti
in realtà fanno così.
- Anche la politica:
di fatto la continuazione di qualsiasi conflitto richiede risorse. E le
risorse in molti casi richiedono consenso.
- È vero
che i conflitti generano conoscenza, ma è anche vero che le razionalità
opposte nei conflitti possono impiegare la loro conoscenza per alimentare
i conflitti. Tenuti nascosti.
- Senza il perdono
o la morte dei contendenti i conflitti saranno sempre insolubili. E la
morte spesso sopravvive in nuove forme per continuare i conflitti.
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