- Molti cambiamenti
sono in corso. Una crisi economica abbastanza seria. Un'evoluzione nella
politica della didattica. La presenza di nuove tecnologie. Docenti con
esperienze tradizionali. Giovani affezionati alla multimedialità.
La globalizzazione che incombe. La necessità per i governanti di
ridurre i costi. Docenti universitari che effettuano qualche lezione nelle
piazze. Studenti che chiedono fondi per la ricerca e nessuno che dice una
parola su quale ricerca, per quale società, e su chi paga.
- Oppure, se ci
si guarda bene attorno qualche fenomeno non nuovo ma valido, si vede lo
sviluppo della multimedialità e perfino delle poesie multimediali
in molte scuole. Crema, Bergamo e Melfi con le olimpiadi internazionali
di Multimedialità (non solo) si sono distinte da anni e forse stanno
gettando i germi per una nuova didattica.
- Hanno assunto
rischi.
- Hanno sviluppato
sperimentazioni di ricerca assieme agli studenti. E sono cresciuti con
loro.
- Hanno fatto
ricorso al modo d'operare degli scienziati (e dei bambini) in tutte le
loro ricerche in modo non ripetitivo esattamente con spirito esplorativo
partendo dalle conoscenze individuali di ciascun studente (o altro).
- E hanno coinvolto
famiglie intere.
- E hanno capito
che l'operare mentale con le mani o con il gesso o con altri strumenti
(computer compreso) va ben distinto dal linguaggio di descrizione.
- E il docente
sarà come Virgilio che accompagna gli studenti (Dante) nel mistero
(della loro conoscenza). Elementare o non, poco importa.
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