- Si discute molto
di produttività. L'informatica non viene mai menzionata: come se
la produttività fosse legata solo al fattore umano. Gli aspetti
trascurati sono molti: la struttura organizzativa, la struttura di comando..
Si ha la sensazione che la organizzazione del lavoro a cui si fa riferimento
sia piatta, priva di organizzazione.
- Si ignora poi
che l'aumento di efficienza o è accompagnato dalla totale assenza
di malattie, oppure aumenta i costi. Infatti: ferie distribuite, malattie,
ferie dei sostituti, lavoro organizzativo per risolvere i complessi problemi
che ne derivano, fanno della efficienza un vicolo cieco.
- Nasce una organizzazione
di gerarchie in cui il gioco della discrezionalità dei dirigenti
viene facilmente interpretato in chiave psicologica e spesso favorisce
tendenze negative.
- Nelle imprese
private non sempre è così anche se la la pressione dei colleghi
a ridurre la produttività è osservabile facilmente. Così
i migliori abbandonano la impresa e se ne vanno altrove. Il problema dunque
è favorire la collaborazione, la intercambiabilità del personale
(assolutamente possibile con un buon uso della informatica) e il lavoro
ad isole.. che fu la conquista dei lavoratori nelle fabbriche metalmeccaniche.
- Ed è
assai probabile che una organizzazione che accetti inefficienze sia assai
più produttiva di una senza difetti. Le aziende anglosassoni insegnano.
- Tutti hanno
diritto alle opinioni. Da noi chi ne ha viene allontanato dal lavoro produttivo
e sembra da licenziare.
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