- Siamo in un
periodo di rimpasto, culturale, politico, scientifico, tecnico e anche
religioso. Molti forum, molte communities, molti convegni alla luce del
sole, nazionali ed internazionali, stanno incidendo sulle coscienze.
- Inevitabile
la ricerca dell'identità nella storia e nelle culture che ci hanno
accompagnato fino ad oggi. Inevitabili analisi sviluppate anche da chi
non è del mestiere... guidato da un po' di logica, da conoscenze
settoriali, da legami storici o sentimentali con certe tesi (ideologie...).
- Come siamo arrivati
all'attuale contesto culturale? Certo l'economia! Ma un qualche meccanismo
antropologico doveva permettere la realizzazione di tutto ciò.
- Il potere per
semplificarsi la vita ha sempre distribuito una qualche dose di discrezionalità...
ricambiate spesso lautamente... oggi anche con tangenti.
- Una cultura
diffusa ha assegnato valori alla discrezionalità forse con il giusto
fine di evitare conflitti (perché a lui sì ed a me no?).
Questa cultura ha costruito nuovi poteri che hanno reso uniforme l'impiego
della discrezionalità. Etiche, morali, stili di relazione, mafie...
- Oggi si ha la
sensazione che quei poteri siano imbattibili e che la libertà dell'uomo
sia sottoposta alla forzatura di chi interpreta lo stesso libero arbitrio
divino... e lo piega alla norme imposte.
- In realtà
l'uomo aspira alla libertà, la stessa che ha permesso ad Adamo ed
Eva di mangiare la mela senza minacce o Carabinieri che impediscano l'espressione
del peccato.
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