- La cronaca è
uno stimolo per riflettere sulla struttura dei discorsi politici. Esperti
di sistemi, informatici e addetti all'intelligenza artificiale andrebbero
a nozze se si chiedesse loro di costruire un computer capace di rispondere
a domande del tipo: "Cosa ne pensano la corte dei conti, il Csm, il
presidente di quel partito, il ministro del tesoro... come reagiranno i
sindacati, cosa ne pensano i cittadini visti agli organi di stampa?, etc".
- Naturalmente
il computer potrà rispondere ad una infinità di domande sui
temi della politica nel dibattito attuale passato e futuro. Il computer
utilizzerà le correzioni ai propri errori per migliorare le proprie
prestazioni attraverso domande ai suoi utenti.
- Non saprà
rispondere a tutto per la mancanza di dibattito e dati che permettano di
costruire un modello di dialogo per il computer.
- La fattibilità
di quel programma è la conseguenza della natura assai ripetitiva
dei dialoghi politici di oggi.
- Le applicazioni
di quel computer sono molte: permettere ai cittadini di far domande ai
loro rappresentanti, chiedere spiegazioni, ed ai governanti di non perdere
tempo sul gioco ripetitivo del loro mondo.
- Una maggior
attenzione ad esempio sui temi dello sviluppo richiede slancio, rotture
con la tradizione, obiettivi e coraggio. Senza questi elementi il dialogo
politico potrebbe ben essere realizzato da quel computer, in toto.
- Viceversa, in
presenza di quegli elementi, lo slancio verso il futuro non sarà
prevedibile. Il computer non saprà rispondere. Ma gli uomini saranno
salvi.
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