- È di
giorni fa la notizia della comparsa delle comunità elettroniche
nel complesso gioco elettorale per la Presidenza degli Stati Uniti. In
particolare segnala che Barak Obama con una comunità elettronica
ha tenuto il contatto con i suoi elettori, e ha finanziato la sua campagna
elettorale grazie a moltissimi contributi di modesta entità.
- Il pubblico
italiano ben sapeva di analoghe iniziative, ad esempio ad opera di Beppe
Grillo. Tuttavia l'autorevolezza della rivelazione potrà modificare
il panorama politico del Paese. Giova quindi riprendere la discussione
sulle comunità elettroniche definite anche come comunità
di interessi.
- La coesione
e la forza delle comunità, anche nella loro presenza nella Politica,
è legata a molti fattori. L'interesse comune è fra i più
importanti. Internet rende possibile un confronto fra le azioni di chi
guida le comunità e gli interessi dei loro aderenti. Il rapporto
fra iniziative e costruzione del consenso può venire modificato
e certo dipenderà meno da messaggi mediatici.
- Questo che sembra
un punto forte per le iniziative politiche per via elettronica, può
diventare il loro punto debole. Infatti una volta fatta una comunità
questa potrà ben suddividersi in altre sotto comunità con
obiettivi ed interessi contrapposti.
- Da quelle contrapposizioni
potrà certamente scaturire una nuova dialettica ed anche un'evoluzione
di tutti i media. Inutile segnalare che su questo tema c'è lavoro
per tutti, assolutamente tutti, per la rinascita del Paese.
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