Fonti e ricerche per una storia dell' internetworking in Italia

ARCHIVIO GIANNI DEGLI ANTONI

Cosa è avvenuto? Chi c'era, chi è responsabile? Quando e dov'è successo? Perché...

Le verità nascoste ovvero il perché delle cose

Versione
Milano
16
Gennaio
2008
1.0
  • Rudyar Kipling (1865-1936) aveva scritto una poesia su sei serventi: perché, cosa, come, chi, dove, quando. I miei studenti usano anche il quanto.
  • E li chiamano agenti cognitivi. Usati iterativamente permettono d'indagare su situazioni, processi e sistemi. Chiunque può utilizzare quegli agenti per una prima analisi, senza disporre di forti competenze settoriali. Ovviamente se ne dispone è meglio.
  • Il senso critico nell'analisi e il confronto con altri sono essenziali a una rigorosa indagine. Uomini politici, giornalisti e uomini di cultura ne fanno un uso abbondante. Sono poco noti fra i giovani persino nelle università.
  • Perché? Il perché è un agente assai rischioso. Usato superficialmente immette nelle analisi la tendenza ad attribuire un unico perché a una qualche entità laddove la storia o l'azione di gruppi di persone o un accidente hanno contribuito all'esistenza di quell'entità.
  • Al lettore certamente sorge una domanda: ma perché ci parla di queste cose?
  • I perché sono molti: fornire un contributo a un atteggiamento sistematico all'analisi dei problemi; ricordare che una conoscenza critica nelle analisi può basarsi sull'impiego ripetuto di agenti cognitivi.
  • Ad esempio. Cosa è avvenuto? Chi c'era, chi è responsabile? Quando e dov'è successo? Perché non è stato previsto?
  • Il lettore non avrà difficoltà ad esercitarsi nell'analisi di problemi semplici o complessi.
  • Eviterà così che un giorno o l'altro un po' di intelligenza artificiale faccia le analisi per lui.

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