- L'Mit, una delle
più famose Università del mondo, da alcuni anni persegue
l'obiettivo di digitalizzare tutte le fonti di didattica dei suoi insegnamenti
(lezioni, presentazioni, esercizi, laboratori interattivi).
- Il progetto,
abbondantemente finanziato da privati, è indicato come Open Course/ware
(Ocw).
- Segue cioè
la proposta di chi ha suggerito l'Open source. Questa disciplina fornisce
la possibilità di disporre gratuitamente dei prodotti, secondo un
contratto che s'estende anche ai prodotti derivati.
- Il lavoro di
trasformazione, d'installazione e di formazione all'impiego dei prodotti
rimane a pagamento. In questi ultimi tempi il progetto è stato completato
con la digitalizzazione di 1800 insegnamenti che entrano in un consorzio
che ne rende disponibili complessivamente seimila.
- Molti si chiedono
che fare di quel materiale. Che certamente deve far pensare tutti, in particolare
coloro che stanno pensando a riforme universitarie.
- È infatti
improbabile che quel materiale didattico (di primissima qualità)
non venga impiegato per distribuire insegnamenti competivi con quelli universitari
tradizionali.
- Ad esempio in
India c'è chi pensa di moltiplicare per quattro volte la produzione
annua di laureati in discipline tecniche, in pochissimi anni.
- Certamente il
materiale didattico offerto non copre tutte le esigenze per la competività.
Ma è forse un'ottima occasione per svecchiare i nostri insegnamenti.
- Anche le Associazioni
di categoria potrebbero costruirsi un'autonomia didattica.
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