- Sarebbe bello
dare messaggi positivi in presenza di una crisi. Un messaggio si può
dare: mal comune mezzo gaudio! Molti confronteranno chi vive bene con chi
vive assai male.
- Ma questo non
serve. Anche chi vive bene è in crisi e potrebbe trovarsi in serie
difficoltà, fra pochi anni, se la crisi insiste. In ultima analisi
le crisi sono una forma di guerra. Colpiscono duramente.
- Di solito i
più poveri vanno anche in guerra a combattere. Guerre che ahimé
sono spesso il coronamento di crisi.
- È possibile
evitare tutto ciò? Da cibernetico, qual sono, dico: il progetto
si può certamente fare.
- Ad esempio se
esiste il rischio di un disastro in auto posso pensare di frenare. Ma poi
bisogna frenare.
- Per ora pensiamo
alla origine della crisi. Non è la paura. Questa è una conseguenza
della crisi.
- La crisi deriva
da una folle sincronizzazione degli investimenti in tutto il mondo. Gli
investimenti producono lavoro e apparente ricchezza.
- Apparente poiché
basati sui debiti (danari virtuali). Quando cessano gli investimenti cessa
la domanda. Ok?
- Siamo qui. Che
cosa fanno ora? Sincronizzano aiuti pubblici ai grandi gruppi, con danaro
virtuale. E la folle sincronizzazione farà il resto. Che cosa dovremmo
fare dunque?
- Frenare. Ossia,
vivere come se una grande crisi fosse già presente.
- Aumentare i
consumi aiutando i poveri cristi a sopravvivere... questa sarà forse
utopia.
- Ma il pensiero
sul frenare è posto. Ora sta a noi.
- Tutti.
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