- IPod, Olimpiadi,
Bill Gates. Nomi diventati mitici in poco tempo.. Cosa li accomuna? Per
tutti un cambiamento epocale.
- Cominciamo dall'iPod:
un telefonino. Già. Ma raccoglie al suo interno, molti pezzi di
informatica. Tutti pezzi ben noti. Separatamente. Il risultato è
un unico sistema che nulla ha a che fare con le sue parti. Nello stesso
senso che l'acqua ha poco a che fare con l'idrogeno e l'ossigeno da cui
è costituita. I pezzi sono stati pensati da molti in università
e in imprese.
- Tutti quei pezzi
oggi hanno un significato differente e chi li produce deve ripensare a
tutto dall'inizio. Nulla è più come prima nel mondo della
informatica.
- E nel resto
del mondo? Per capire serve più tempo. Ma quell'oggetto è
una seria rivincita dell'uomo sulla tecnologia. L'uomo non avrà
più paura della tecnologia.
- E dopo? La ricerca
del dopo la indica Bill Gates. Lascia il suo impero, va in Africa, utilizza
molti dei suoi guadagni. Per la salute di un popolo. Per trovare nuovi
spunti umani ed economici.
- A 52 anni! Sì,
il banalmente criticato Bill Gates! È la cultura globale resa possibile
dai suoi computer ad aver reso possibile l'iPod di Jobs.
- E richiede a
Gates di pensare gli strumenti del futuro. Come? Miniaturizzazione ed integrazione
(nel telefonino?) di complessi sistemi per diagnosi e terapia, iniziando
dall'Aids!
- E le Olimpiadi?
Un sistema unitario, come il telefonino composto da tante parti fuse in
una unità. Ben simboleggiata dall'abbraccio fra l'atleta Russa e
quella Georgiana.
- E noi?
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