- Le organizzazioni
nella società sono realizzazioni di progetti desiderati da qualcuno
e osteggiati da altri. Scelta e realizzazione delle organizzazioni vedono
cittadini in posizione attiva o passiva.
- Attivo è
chi promuove o osteggia il buon funzionamento delle organizzazioni.
- Una visione
sui ruoli nello sviluppo delle organizzazioni è problematico. Tuttavia
ciascuno di noi ha potuto farne esperienza.
- Sappiamo che
nessuna organizzazione è perfetta. Con varie conseguenze: chi si
lamenta, chi boicotta, chi spera di modificare le organizzazioni per il
proprio tornaconto e chi lo fa promettendolo ad altri.
- Esiste poi chi
non crede di poter influire e attende interventi politici.
- Questi ultimi
hanno tempi biblici. La società non si ferma.
- Le disfunzioni
si moltiplicano, le ipocrisie e le illegalità aumentano accanto
a un rigorismo di maniera che diventa oggetto della politica. Insomma la
moderna civiltà non ha saputo utilizzare proposte e lamentele dei
cittadini quali informazioni utili.
- È una
inadeguatezza cui la società dovrà porre rimedio. Ma attribuire
il compito di innovazione a coloro che detengono il potere sembra impossibile.
- La formazione
serve: ma quanto tempo richiede? Chi saranno i formatori?
- La sola possibilità
è che soggetti nuovi si assumano il problema: le donne.
- Le donne hanno
sempre avuto cura delle loro case. Ora possono assumere nuovi compiti che
colorino di rosa i percorsi del controllo. Lasciando ai circuiti azzurri
i compiti delle infrastrutture sociali.
- L'hardware agli
uomini il software alle donne.
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