- Si discute molto
di costo della politica. Tutte le discussioni hanno un comune denominatore.
Risparmiare riducendo sprechi.
- Non è
difficile immaginare accordi quando la decisione di risparmiare è
rivolta non a sè ma ad altri non dotati di potere contrattuale.
- Le discussioni,
quando si fanno, sono anche dirette a rendere accettabili le conseguenze
del risparmio a coloro che lo dovranno subire.
- Nelle discussioni
alcuni dettagli vengono spesso ignorati. Si trascura che anche il risparmio
ha un costo di cui non è facile prevedere l'entità.
- Inoltre si dimentica
che l'attività di risparmiare ha una durata rallentata da meccanismi
di difesa dei danneggiati (se hanno la possibilità di farlo).
- Ne segue che
costi e benefici del risparmio sono soggetti a una serie di cambiamenti
che possono trasformare il risparmio in perdite.
- Un primo suggerimento
ne consegue. Ogni risparmio ha bisogno di un serio piano di affari progettato
da chi sa fare quel tipo di attività e costui dovrà essere
identificabile.
- Ecco una proposta:
"Il mondo politico non istituzionale
venda tutte le proprietà. Con il ricavato si realizzino ambienti
virtuali per la partecipazione dei Cittadini alla politica, con Second
Life ad esempio, e si curi la transizione verso nuove attività dei
danneggiati dai risparmi. Non escludendo che alcune operazioni politiche
possano essere retribuite dagli interessati in modo trasparente".
- Ci sono leader
politici che stanno guardando al mondo del virtuale.
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