- I giornali sono
pieni di proposte politiche. Tutte puntano sul futuro.
- La parola valori
è sempre più impiegata. Ci si dimentica che i valori sono
un retaggio del passato.
- La paura degli
ideali impera. Si direbbe che i valori siano diventati rendite di posizione
per chi ne cura la storia e la identità.
- Tutti i gruppi
hanno i propri valori. E per la proprietà si fanno guerre.
- Acqua, terra,
accesso al mare, ai mercati, alla comunicazione, valori: sono tutti sullo
stesso piano. I valori sono nati quando alcuni hanno raggiunto la possibilità
di gestirli.
- E da qui tentano
di imporli. Gli ideali così diventano una minaccia ai valori poiché
potrebbero essercene nuovi incompatibili con le proprietà già
acquisite, non importa come.
- Anche nelle
università ci sono valori e guerre fra le discipline.
- Forse è
proprio l'università e la classe dirigente uscita dalla università
che ha iniziato la frammentazione dei valori.
- I giovani non
sperano di poter crescere senza la affiliazione ad una categoria di valori
(Cattedra, Clan, Mafia, etc.).
- Sulla base della
convinzione che l'indicazione di valori è funzionale al consenso
i politici ingessano tutto nel tentativo di imporre valori. No! I valori
non sono beni imponibili.
- Sono conquiste
che presuppongono ideali. E gli ideali presuppongono problemi.
- È ora
di guardare in faccia la realtà. I problemi sono una grande opportunità.
E sono espressi da chi li ha.
- Non da chi decide
quali sono problemi e quali no.
- Ne segue che
la libertà alla soluzione dei problemi è la sola via al cambiamento.
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