Fonti e ricerche per una storia dell' internetworking in Italia

ARCHIVIO GIANNI DEGLI ANTONI

La ricchezza prodotta viene mangiata dalla sopravvivenza e dalla conservazione.

Quando lo sviluppo è una questione di libertà

Versione
Milano
20
Giugno
2007
1.0
  • Si dice che siamo un Paese ingessato. Nella ricerca siamo immobili o quasi: nell'industria valorizziamo entità che ci portano alla rovina (traffico e posteggi).
  • Nel resto siamo conservatori.
  • Ben inteso ci sono eccezioni. La massa di denaro circolante viene impiegata verso i soliti noti per manutenzione stipendi e poco altro. Alcuni grandi progetti tuttavia sembrano procedere.
  • La ricchezza prodotta viene mangiata dalla sopravvivenza e dalla conservazione. Il risparmio può fare ben poco: va a vantaggio di alcuni ed a svantaggio di altri. I conflitti così continuano.
  • Che fare?
  • Visto che non si produce ricchezza occorre libertà d'iniziativa per chi la può assumere senza interventi dirigistici.
  • Nessun timore... La mancanza di soldi crea immobilità nei mercati... Così la libertà non può far danni. E può essere epidemica per chi sente i vincoli e ha voglia di fare.
  • Tuttavia forse è opportuno cominciare da poco. Libertà d'iniziativa dovrebbe essere anche capacità di autosostenersi senza interventi pubblici.
  • Libertà quindi che sopravvive se ha successo. Le strade per la libertà d'iniziativa saranno scelte da chi sa fare. Gli spazi di libertà sono molti... I problemi ci sono e sono comuni con altri Paesi.
  • Affrontare i nostri problemi implica la possibilità d'internazionalizzare i nostri risultati. Serve ahimè un'indicazione di "Spazi di libertà".
  • Un "think tank" di scienziati dovrebbe indicarli.
  • I politici indicheranno le priorità. I cittadini voteranno.
  • Il tutto con la massima trasparenza.

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