- Ogni uomo nel
suo ideale è un burocrate. Ogni uomo desidera comportamenti basati
su un certo ordine. Il suo ordine. Anche l' anarchia ha una sua burocrazia.
- La dimostrazione
è semplice. Gli anarchici reagiscono anche in forme non usuali alla
mancanza della loro burocrazia... Nessun potere sfugge ad un tale stato
di fatto.
- Tuttavia siamo
tutti d'accordo che non tutte le burocrazie sono uguali. Ciò era
vero in passato... ed è vero anche oggi.
- I sistemi politici
cambiano e portano con sé la burocrazia legata alla loro cultura.
Inevitabilemente arriva una certa burocrazia. Cambia politica... e quindi
cambia la burocrazia.
- Il cittadino
è nella maggioranza dei casi spettatore passivo (nel senso che patisce
i cambi di burocrazia...).
- Ovviamente talvolta
il cambio gli è favorevole... in linea di principio... In pratica
mai. Infatti ogni burocrazia tende a farsi notare... nella convinzione
della dirigenza (Politica? Burocratica?) che la politica deve farsi notare
per avere consenso... e la via più ovvia per il consenso che raggiunge
molti cittadini è la burocrazia...
- Si cambiano
modi, moduli, procedure, tempi e contenuti dei gesti burocratici... E il
cittadino soffre... per la burocrazia vecchia e per la nuova oltre che
per il cambio.
- Chi perde valore
e fiducia è la politica... che giustamente o ingiustamente finisce
con il pagare il prezzo di una forte superficialità organizzativa.
- Ma è
anche peggio... Il rispetto della burocrazia è spesso impossibile...
La complessità della stessa obbliga a violarne le regole: una volta
imparato... il gioco è fatto.
- Si ripeterà.
Il numero delle regole è altissimo. Risultato: una qualche regola
sarà violata. Quella costituirà l'esempio per tutte le altre...
- Così
nasce la illegalità...
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