"Le evoluzioni tecnologiche di Internet:

la ricerca come traino per la realizzazione della Societa’ dell’Informazione"

Stefano Trumpy

Note riassuntive sul tema

Il 25 gennaio 2002 si e’ tenuta al CNR la Tavola rotonda dal titolo "Le evoluzioni tecnologiche di Internet: la ricerca come traino per la realizzazione della Societa’ dell’Informazione" All’evento hanno partecipato circa 100 persone in rappresentanza degli ambienti della ricerca, del governo, delle industrie ICT ed in particolare degli Internet Service Providers.

Scopo della travola rotonda e’ stato di descrivere, con un linguaggio comune e con una visione prospettica che fosse di interesse per tutte le categorie presenti, i contenuti volti a:

  • Inquardare i progetti per lo sviluppo della "new generation Internet";
  • Illustrare la risposta europea ai programmi in corso nel Nord America e Giappone;
  • Illustrare le prospettive del Sesto Programma Quadro per la Ricerca nel settore ICT;
  • Esaminare il ruolo svolto dalla ricerca in Italia, visto nella prospettiva internazionale;
  • Incentivare le collaborazioni con il settore industriale;
  • Illustrare alcune delle attivita’ di punta nel settore ICT svolte nel settore della ricerca pubblica;
  • Valorizzare l’importanza degli enti preposti alla standardizzazioe e ruolo svolto dalla Internet Soiciety (ISOC);
  • Presentare Societa’ Internet, sezione italiana di ISOC, come strumento di diffusione della "cultura Internet";
  • Ascoltare la voce dei settori piu’ sensibili della comunita’ Internet nazionale sullo sviluppo delle tecnologie correlate.

La tavola rotonda ha visto una serie di ricchi interventi la documentazione su molti dei quali e’ visibile al sito www.ISOC.it

Alle presentazioni programmate ha fatto seguito una discussione; in queste note ho raccolto gli spunti principali emersi e li ho raggruppati per temi.

Il ruolo della ricerca

E’ tempo di infrangere dicotomie quale quella tra ricerca di base e ricerca applicata e quella tra ricerca sulle reti e reti per la ricerca e trovare delle armonizzazioni che indirizzino il potenziale della nostra ricerca verso il massimo vantaggio per l’apparato produttivo e sociale.

La ricerca di base, che qui si preferisce definire "long term", e’ essenziale per elaborare idee innovative che potranno portare a sviluppi industriali a lungo termine. Argomenti nei quali la ricerca di base e’ essenziale sono, a titolo esemplificativo: i motori di ricerca per reperire informazione in una quantita’ di informazioni in crescita esponenziale, i modelli per web distribuiti, le simulazioni e i modelli di traffico, etc. Data la scarsita’ di risorse finanziarie, e’ essenziale che la ricerca "long term" sia raccordata con il programma europeo "global computing" che gia’ assicura dei finanziamenti significativi.

La ricerca applicata guarda a nuove realizzazioni che, partendo talvolta anche dallo stato dell’arte della tecnologia, sono capaci di fonire spinte per porodotti commerciabili a breve e medio termine. In una situazione come quella italiana in cui l’industria nel settore ICT ha una visione troppo commerciale e di breve periodo, e’ evidente che la ricerca publica potrebbe svolgere un ruolo "correttivo" di assoluto rilievo.

L’altra dicotomia che deve naturalmente ricucirsi e’ quella tra la ricerca sulle reti, che tende a delineare una evoluzione delle infrastrutture verso la larga banda e la maggiore affidabilita’ dei servizi trasmissivi, e la ricerca con l’ausilio delle reti, che puo’ realizzarsi tramite lo sviluppo di nuove applicazioni telematiche rese possibili dalla banda sempre crescente a costi sempre piu’ bassi. In questo campo la ricerca sta sviluppando a getto continuo nuovi strumenti per il lavoro cooperativo, per la didattica a distanza, per la gestione di apparecchiatura scientifiche remote e distribuite, etc.

Nella direzione di conciliare le dicotomie alle quali si e’ accennato, svolgono un ruolo importante le reti per la ricerca come testbed di future architetture di rete e di applicazioni commerciali. Le reti per la ricerca, come il GARR in Italia, GEANT in Europa, Abilene negli USA sono lo strumento, sovvenzionato dai governi, che permette alla ricerca pubblica di mantenere un livello di eccellenza innovativa per la evoluzione delle architetture di rete e delle future applicazioni che si affermeranno nei diversi settori della societa’. Inoltre e’ dimostrato che l’uso di strumenti telematici avanzati ha l’effetto di accorciare il "ciclo di vita" della ricerca, tagliando quindi tempi che intercorrono dal concepimento delle idee alla seguente prototipazione ed evoluzione in prodotti industriali. L’investimento nelle reti a supporto della ricerca rende quindi piu’ efficaci gli investimenti in settori che nulla hanno a che fare con le reti poiche’ hanno l’effetto catalizzatore sopra descritto.

La sinergia con l’industria

Si e’ ribadita la nota constatazione che l’industria ICT in Italia ha un approccio troppo commerciale, poco incline a finanziare ricerca; quando questa c’e’, per lo piu’ si pone traguardi a breve termine. Si verificano casi nei quali idee sviluppate in Italia, anche da industrie, vengono poi vendute a societa’ straniere che, dopo averle integrate in prodotti a valore aggiunto, le rivendono in Italia. Di fronte a tali casi, sembra mancare una pianificazione strategica di paese.

Occorrono incentivi per incrementare la fiducia reciproca tra ricerca pubblica ed industria ICT; occorre inoltre che i due settori lavorino per un cambiamento di mentalita’ per raggiungere, anche autonomamente, una maggiore sinergia.

Si ritiene che, se la battaglia per la produzione di hardware e software di sistema e’ ormai perduta, il settore del software applicativo e dei servizi sia promettente e debba essere incentivato e sviluppato.

Si e’ discusso infine il problema della dimensione delle industrie interessate alla ricerca tecnologica. In Italia vi e’ un grandissimo numero di industrie medie e sopratutto piccole; molte delle piccole sono industrie "high tech" che coltivano settori di nicchia; per queste non e’ facile trovare sinergie con i gruppi della ricerca pubblica. Si e’ convenuto che dovrebbero avere un ruolo importante le associazioni di categoria per individuare temi aggreganti e promettenti per investimenti di ricerca; di interesse appare, in questa direzione, l’iniziativa "collective research", prevista dal Sesto Programma Quadro.

Stato ed evoluzioni della infrastruttura

E’ stato rilevato che i costi di trasmissione, in particolare quelli per le linee affittate, sono ancora decisamente troppo elevati in Italia, nonostante gli interventi (da taluni ritenuti non appropriati) della Autorita’ per le Garanzie delle Comunicazioni. Questo porta, ad esempio che, per le connessioni internazionali ad Internet, vengano spesso preferiti dei carrier stranieri. In ogni caso, per quanto riguarda i costi di connessione ad Internet, l’Europa e l’Italia in particolare, sono fortemente svantaggiate rispetto agli Stati Uniti.

Altro problema importante e’ quello dell’ "ultimo miglio" . La banda larga deve essere disponibile sul tavolo del ricecratore o del professionista, a costi moderati.

Nella prospettiva si vede collegato allo sviluppo delle tecnologie fotoniche un molto significativo salto di prestazioni e di prezzi (verso il basso); in questo settore la nostra ricerca e’ fortemente impegnata.

Come notazione generale, si e’ affermata la necessita’ che l’Internet attuale, basato sostanzialmente su criteri "best effort", migri nella direzione di poter assicurare continuita’ di servizio, robustezza e qualita’ garantita, per determinate categorie di servizi (service level agreement). Questo sforzo viene fatto a livello globale ma la ricerca e l’industria italiana devono essere preparate a partecipare alle necessarie evoluzioni.

Le applicazioni per l’ Internet di nuova generazione

La larga banda a costi accessibili rendera’ sempre piu’ diffuse applicazioni che gia’ oggi, nel settore della ricerca e non solo, si stanno utilizzando in modo sperimentale. Si sono menzionate applicazioni nel telelavoro, nella telemedicina e nel teleinsegnamento, solo per citarne alcune; queste applicazioni che oggi riguardano comunita’ ristrette, saranno sempre piu’ efficaci e conseguentemente piu’ diffuse.

Altro tema applicativo (ed anche riguardante la infrastruttura) e’ quello relativo alla sicurezza; il fatto che una delle forze di Internet e’ la connettivita’ globale e’ anche una debolezza, per quanto riguarda la sicurezza. In questo settore c’e’ moltissima strada da fare, sempre sul filo del compromesso tra liberta’ di espressione, protezione della privacy e necessita’ di prevenire e reprimere piraterie informatiche di varia natura.

Infine si e’ parlato della nuova tecnologia middleware GRID come possibile "killer application" capace di approfittare della larga banda disponibile a bassi costi. GRID permettera’, ed in parte gia’ permette, di realizzare sistemi di calcolo e di dati distribuiti sulla rete, a configurazione variabile e capaci di enormi potenzialita’ elaborative.

Necessita’ di un maggiore coordinamento

Mentre si e’ preso atto, dagli interventi nella tavola rotonda, di uno sforzo organizzativo positivo in atto nel settore delle reti per la ricerca, sia a livello nazionale che nei raccordi internazionali, si e’ evidenziato un inadeguato coordinamento nel settore piu’ vasto dello ICT.

E’ stata quindi ricordata una idea presentata nel 1999 da parte delle principali organizzazioni della ricerca pubblica nel settore ICT, di costituire un Istituto Nazionale per le Tecnologie dell’Informazione, sul modello dell’INRIA francese o del GMD tedesco. Alla luce di una situazione sempre mutevole come e’ quella del settore ICT, si avverte oggi ancora forte la necessita’ di un maggiore coordinamento la cui forma andrebbe rielaborata e concordata con il governo. Si e’ anche detto che questa idea dovrebbe essere supportata dal basso anziche’ fatta calare dall’alto.

Un settore importante nel quale la struttura in questione potrebbe agire positivamente e’ quello relativo alle partecipazioni internazionali per le quali si lamenta una insufficiente concertazione interna. Qualcuno ha ricordato che nella competizione internazionale l’importante e’ vincere, non partecipare soltanto.

Si e’ evidenziata anche la importanza di una partecipazione coordinata allo IETF (Internet Engineering Task Force) che e’ collegato all’argomento specifico della tavola rotonda. Lo IETF e’ anche maestro di democrazia basata sulla autorevolezza tecnico/scientifica, che assicura la ricerca del consenso e la voce a tutti. IETF e’ anche una efficace barriera contro la imposizione di standard di fatto e situazioni imposte dall’alto, da organismi impropri.

Per quanto riguarda le tecnologie web opera, anche in collaborazione con lo IETF, il W3C (World Wide Web Consortium) che si occupa appunto della evoluzione delle tecnologie e degli standard legati al Web.

Un organismo internazionale analogo, per il Grid Computing, e’ stato recentemente costituito: il Global Grid Forum.

A questi enti di standardizzazione e’ importante che sia assicurata una presenza nazionale qualificata e possibilmente concentrata su obiettivi utili per il nostro settore produttivo.

Messaggi al governo

  • Sussiste il problema generale degli scarsi investimenti per la ricerca in Italia.
  • Occorre elaborare un piano nazionale di azione nel settore ICT; questo deve essere collegato ad una seria programmazione della ricerca.
  • Occorre maggiore attenzione alle aziende piccole "high tech"; gli interventi governativi tendono a favorire prevalentemente le grandi.
  • Per quanto riguarda gli incentivi all’industria nel settore ICT, occorre migliorare le verifiche sui risultati ed utilizzarle come spunto per successivi finanziamenti.
  • Occorre favorire la costituzione di una struttura di riferimento degli enti di ricerca nel settore ICT che migliori la sinergia con il settore industriale.
  • Occorre maggiore attenzione alle cooperazioni internazionali ,ed europee in particolare; si ricorda che il prossimo anno l’Italia avra’ il proprio semestre di presidenza della Unione Europea e contemporaneamente avra’ inizio il Sesto Programma Quadro.
  • Occorre proseguire il supporto organizzativo e finanziario alla infrastruttra di rete per la ricerca.

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